Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] italico della stampa, rimanendo in uso anche nella produzione tipografica successiva.
P. ebraica
Dell’originaria scrittura ebraica, di tipo fenicio, rimangono testimonianze lapidarie, su òstraka e, più tardi, su monete. A partire dal 5° sec. a.C. fu ...
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Nel termine generico rientrano tutti i varî sistemi di chiusura superiore di ambienti. Esso è quindi molto esteso, e le varie sue specificazioni si riferiranno in particolare alla configurazione della [...] ; coperture metalliche.
Materiali laterizî. - I materiali laterizî vennero impiegati per copertura fin dal periodo assiro e fenicio; gli elementi di copertura erano smaltati a varia colorazione. Essi furono poi usati sempre più largamente, date ...
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Gli ultimi quarant'anni hanno apportato dei cambiamenti profondi alle nostre conoscenze delle l. a.; scoperte di nuovi documenti, decifrazione di scritture, nuovi studi si sono succeduti con tale rapidità [...] 'accadico (v. V, p. 742), né di accennare alle altre lingue semitiche che più tardi (1° millennio a. C.) vennero usate in Anatolia (fenicio; v. XIV, p. 1001; aramaico; v. III, p. 952), ma per il 2° millennio vanno almeno citati il proto-hattico e il ...
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Nome di quattro sofisti dell'età imperiale, tutti originarî di Lemno. L'omonimia ha portato confusioni nella tradizione a loro riguardo, sicché anche ora riesce difficile attribuire all'uno o all'altro [...] che aveva ispiiato a F. Ateniese la vita di Apollonio di Tiana. Sulla riva dell'Ellesponto, un vignaiolo accoglie un mercante fenicio: seduto con lo straniero nella sua vigna, sotto i grandi alberi, non lungi dalla tomba di Protesilao, gli narra come ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] del pendio del colle, con un muro di terrazzamento in cui sono inseriti due supporti con statue di leone di epoca fenicia, una rampa porta a una struttura templare, assai mal conservata, in cui si riconosce un tempio pseudo-periptero sine postico. Lo ...
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Vedi GRAVISCA dell'anno: 1973 - 1994
GRAVISCA (v. S 1970, p. 360)
F. Boitani
Gli scavi, iniziati nel 1969 dalla Soprintendenza Archeologica per 1Έtruria Meridionale nel sito della colonia romana, sono [...] altre produzioni rappresentate sono quella corinzia, laconica, attica del tipo à la brosse, ionico-occidentale, marsigliese, fenicio-punica ed etrusca). Una menzione particolare meritano anche i prodotti laconici, giunti, come nel resto dell'Etruria ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il mito, cioè il racconto delle origini, che affonda le sue radici in epoche preistoriche, [...] . Troviamo per esempio un accenno alla morte per acqua, e in una sezione del racconto si parla del marinaio fenicio, Phlebas (un personaggio desunto, secondo quanto dice l’autore, da Sant’Agostino), il cui cadavere viene modificato dalle acque ...
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MONTE ADRANONE
G. Fiorentini
Località del territorio agrigentino, posta a Ν del moderno abitato di Sambuca di Sicilia nella Valle del Belice, al confine tra il territorio provinciale di Trapani e di [...] rettangolare allungata (31 x 10 m), orientato con gli angoli in senso E-O secondo la tradizione dell'architettura sacra fenicio-punica. La pianta originaria - distinguibile nel settore centrale dell'edificio (26,50 x 10 m) - è composta da tre vani ...
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BARÙMINI
G. Lilliu
Il comune di B. (in Sardegna, regione della Marmilla, provincia di Cagliari), è noto, da tempo, per la presenza di monumenti antichi e per scoperte archeologiche riferibili a varie [...] che rivela un gusto locale, mostrano d'essere il risultato di contatti con civiltà più progredite della stessa isola (fenicio-punica) e del continente italiano (Etruria settentrionale). Si allude, in particolare, a oggetti di bronzo e a vasi decorati ...
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BRACCIALETTO
P. Sticcotti
R. Pulinas
L'uso del b. è documentato fin dai tempi più remoti con l'introduzione dei metalli. Nel mondo egiziano e mesopotamico era portato tanto dagli uomini quanto dalle [...] diffuso nel VII sec., la leggerezza e la trasparenza della trina di un merletto. Altro modello di arte orientalizzante fenicio-punica è quello a lamine riunite, decorate a sbalzo con scarabei di tipo egittizzante, con animali fantastici ed elementi ...
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fenicio
fenìcio agg. [dal lat. Phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος] (pl. f. -cie). – Dei Fenici (lat. Phoenices, gr. Φοίνικες), popolazione di stirpe semitica che abitava anticamente la Fenicia (zona costiera del Mediterraneo orient. corrispondente...
fenicato
agg. [der. di fenico1]. – Di preparato contenente acido fenico (ossia fenolo): aceto f., miscela antisettica a base di acido fenico, aceto e acqua di colonia; cotone f., cotone imbevuto di acido fenico.