SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] segno corrispondeva a un determinato suono, contemporaneamente però a ideogrammi e a segni di tipo pittografico. Nell'area occupata dai Fenici e in particolare nel Sinai, si vennero affermando, a partire dalla metà circa del 2° millennio a.C., forme ...
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MESSAPÎ
Francesco RIBEZZO
Arnaldo MOMIGLIANO
. Col nome di 'Ιήπυψες Μεσσάπιοι la geografia ionica, o per lo meno un logografo anteriore a Erodoto (VII, 170), indicò la popolazione della regione che [...] della regione, ci aiuta a rappresentarcelo in questa forma.
Il primo dei due segni usati per h (v. l'alfabeto), il fenicio cheth, ricorre in Italia solo nell'alfabeto etrusco di Marsigliana d'Albegna, giudicato del sec. VIII a. C. Del pari che ...
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TRASMISSIONE DELLE ICONOGRAFIE (v. vol. iv, p. 84, s.v. Iconografia)
G. Pisano
E. F. Ghedini
Egitto e Vicino Oriente. - L'iconografia, prescindendo dalla definizione di E. Panofsky, viene qui intesa [...] del giovane in lotta con il grifone, che tanta parte ha nella documentazione mediterranea di ambito egeo-cipriota e fenicio. Indipendentemente dal fatto che alla base della raffigurazione vi siano una o più narrazioni mitologiche, che l'eroe sia ...
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Vedi LIXUS dell'anno: 1961 - 1995
LIXUS (v. vol. IV, p. 668)
M. Lenoir
Anche se le ultime ricerche archeologiche a L. risalgono all'anno 1967, i risultati sono stati pubblicati, in forma sommaria, solo [...] con blocchi irregolari di pietra. Malgrado la presenza negli strati di fondazione di frammenti di ceramica a vernice rossa di tipo fenicio e di vasi a decorazione geometrica incisa, la costruzione non si può datare prima del III sec. a.C. Dubbia è ...
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PALMIRA (Παλμύρα, Palmyra; arabo Tadmur)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Renato BARTOCCINI
Oasi situata nel deserto siro-arabo a metà strada circa tra il Mediterraneo e l'Eufrate, a circa 300 km. da questo [...] il carattere composito della civiltà palmirena ha introdotto altre divinità d'origine diversa: così il dio del cielo Ba‛alsamēn, siro-fenicio, la dea madre sira Atar‛atē (Atargatis), la dea araba Allāt e il dio arabo Arṣū (questo, associato col dio ...
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Le fonti per la ricerca archeologica
Mario Liverani
Domenico Musti
Maria Letizia Lazzarini
Francesca Romana Stasolla
Maria Isabella Marchetti
Paolo Delogu
Maria Adelaide Lala Comneno
Anna Filigenzi
Pia [...] del mondo antico, il ruolo del tornio ad Atene. Meno di un secolo dopo, un geografo può informarci dell'attività commerciale dei Fenici vettori di keramos attico e non a caso proprio in iscrizioni attiche (IG II/III² 463, 1668, 1672, ecc.) si ha ...
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Vedi AION dell'anno: 1958 - 1994
AION
L. Musso
(v. vol. I, p. 175). - Non divinità, ma concetto subordinato a quello di Chronos secondo la definizione datane in età classica da Euripide (Heracl., V. [...] neue Weltherrscher der vierten Ekloge Vergils, in Hermes, LXV, 1930, pp. 369-384, in part. p. 376 ss. - Monete alessandrine con fenice e leggenda Α.: J Vogt, Die alexandrinischen Münzen, I, Stoccarda 1924, p. 115; LIMC, I, p. 404, n. 23. ― Monete di ...
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IBERICA, Arte
P. Bosch-Gimpera
IBERICA, Arte. - L'arte dei popoli iberotartessiani, detta per brevità "iberica", si sviluppò a partire dal VI sec. a. C., soprattutto dal V al II, sopravvivendo durante [...] e dell'E della Spagna e la loro partecipazione alla civiltà mediterranea. Ciò fu dovuto non solo ai contatti con i colonizzatori fenici e greci, ma anche ai mercenari iberici che servirono nelle armate cartaginesi di Sicilia e perfino di Grecia. Ed è ...
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I Fenici nel Mediterraneo centro-occidentale. Gli inizi della colonizzazione
Federico Mazza
Gli inizi della colonizzazione: caratteri e problemi
La colonizzazione fenicia è fenomeno complesso che si [...] at Kition, IV. The Non-Cypriote Pottery, Nicosia 1981, pp. 23-35.
G. Maass-Lindemann, La primera fase de la colonización fenicia en España según los hallazgos del Morro de Mezquitilla, in M.E. Aubet (ed.), Los Fenicios en Málaga, Málaga 1997, pp. 47 ...
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BABINI (Babbini), Matteo Antonio Luigi
Anna Mario Monterosso Vacchelli
Nacque a Bologna il 19 febbr. 1754, da Filippo e Catterina Conti. Fu indirizzato agli studi letterari e filosofici dal padre, parrucchiere [...] nell'Achille in Sciro (1778), Valerio ne Lo sposo burlato e Fenicio ne Il Demetrio (1779), Alcide nell'Alcide al bivio e Gelino libretto di S. A. Sografi) in prima esecuzione al teatro La Fenice di Venezia nel carnevale 1796-97, parte che il B. volle ...
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fenicio
fenìcio agg. [dal lat. Phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος] (pl. f. -cie). – Dei Fenici (lat. Phoenices, gr. Φοίνικες), popolazione di stirpe semitica che abitava anticamente la Fenicia (zona costiera del Mediterraneo orient. corrispondente...
fenicato
agg. [der. di fenico1]. – Di preparato contenente acido fenico (ossia fenolo): aceto f., miscela antisettica a base di acido fenico, aceto e acqua di colonia; cotone f., cotone imbevuto di acido fenico.