(fenicio Qart Ḥadasht) Colonia fenicia nell’Africa settentrionale. Fu fondata nell’814 a.C., secondo la tradizione da Elissa (Didone). Per la sua posizione favorevole (tra il lago di Tunisi e il mare), [...] si spinse subito sulla via dei traffici e della colonizzazione (7° sec. a.C.) e divenne presto la più importante città fenicia. Il controllo della Sicilia diede origine alle lotte con i Greci. Sconfitti i Focesi nella battaglia navale di Alalia in ...
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Sidone
Città fenicia (od. Saida, in Libano). Fiorente già nel sec. 14° a.C., col ritrarsi del dominio egiziano (1100 ca.) divenne egemone in Fenicia (i fenici sono talvolta detti sidoni). Indipendente [...] fino alla conquista assira (677), fu poi potenziata dai persiani (a età persiana risale il santuario del dio Eshmun), ma capeggiò la rivolta del 351. Accolse Alessandro, passò dai Tolomei ai Seleucidi ...
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Arwad
Città fenicia, sull’isoletta omonima (od. Ruad) di fronte alla costa siriana. Nel 14° sec. a.C. gravitava sul regno di Amurru. Fu poi regno autonomo; nel 743 a.C. la terraferma prospiciente divenne [...] provincia assira, ma A. rimase sempre indipendente. Mantenne una certa autonomia anche sotto babilonesi e persiani, fornendo navi alla flotta imperiale ...
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Tiro
Città fenicia, originariamente situata su un’isola prospiciente la costa libanese, a S di Beirut. Già insediata sin dal 3° millennio a.C., raggiunse ampia fioritura nell’età di Tell al-‛Amarna (ca. [...] dai re assiri, strinse un trattato con Esarhaddon (677 a.C.). Fu la madrepatria della maggior parte delle colonie fenicie nel Mediterraneo. Crollato l’impero assiro, T. cercò di ampliare la sua influenza (un quadro del suo commercio è inserito ...
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(lat. Caesarēa) Antica città costiera fenicia (od. Cherchell, Algeria), chiamata Iol, fu sotto i re numidi nel 2° sec. a.C., poi sede dei re mauri. Giuba II le diede il nome di C. in onore di Augusto. [...] Sotto Caligola fu capoluogo della Mauretania Cesariense, da Claudio ebbe il diritto di colonia. Notevoli i resti della città antica: il grandioso tumulo sepolcrale preromano, chiamato tomba della cristiana, ...
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Ávila Città della Spagna, nella Castiglia-León.
Storia
Di origine fenicia, colonia romana, fu sede vescovile dal 4° sec. e centro del movimento priscillianista (➔ Priscilliano); passata agli Arabi nel [...] sec. 8°, fu riconquistata dai Cristiani nel sec. 11°. Nel Medioevo ebbe un ruolo militare e strategico perché posta a dominio di una delle vie di transito fra Nuova e Vecchia Castiglia. Lo sviluppo economico, ...
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SAN GIOVANNI d'Acri (XXX, p. 657)
Arnaldo MOMIGLIANO
La fenicia Akka, in età ellenistica, dopo essere appartenuta ad Antigono Monoftalmo e a Demetrio Poliorcete e avere subito una distruzione da parte [...] di Tolomeo nel 312, passò al principio del sec. III ai Tolemei. Circa il 262, sembra, fu trasformata in colonia da Tolomeo Filadelfo col nome di Ptolemais (Tolemaide). Circa il 200 a. C. fu occupata da ...
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Antica città dell’isola di Cipro, presso l’odierna Larnaca. Forse di origine fenicia, dipese poi dai re d’Assiria. Nel 5° e 4° sec. a.C. fu retta da piccoli dinasti tributari della Persia, poi passò con [...] tutta l’isola sotto i Tolomei ellenizzandosi completamente ...
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Cagliari
Città della Sardegna meridionale. Il primo nucleo urbano di C., di fondazione fenicia, risale almeno al 6° sec. a.C. La città fiorì specialmente con l’occupazione romana dal 238 a.C. Dall’età [...] di Cesare fu sede del pretore di Sardegna e Corsica, e all’inizio dell’età imperiale divenne municipio di cittadini romani dove si fondevano elementi indigeni sardi e punici. Sede vescovile nel 4° sec. ...
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fenicato
agg. [der. di fenico1]. – Di preparato contenente acido fenico (ossia fenolo): aceto f., miscela antisettica a base di acido fenico, aceto e acqua di colonia; cotone f., cotone imbevuto di acido fenico.
fenice1
fenice1 s. f. [dal lat. phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος s. m.]. – 1. Uccello sacro e favoloso degli antichi Egiziani, che lo rappresentavano in figura di airone (mentre Erodoto lo descrive simile a una grossa aquila, con piumaggio...