UTICA (Utica)
J. W. Salomonson
Città antica dell'Africa settentrionale, di origine punica. La forma semitica ed il significato del nome latinizzato in U. non si conoscono con certezza. Le rovine si trovano [...] parti più antiche delle quali, a giudicare dalle forme delle tombe e dai corredi sepolcrali (fra l'altro, con importazione greca e fenicia) risalgono alla prima metà del VII sec. a. C. Fra i resti dell'epoca romana venuti alla luce durante gli scavi ...
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MARINA
Romeo BERNOTTI
Plinio FRACCARO
Giulio INGIANNI
Pino FORTINI
. Questo vocabolo indica genericamente il complesso delle navi di uno stato e dei servizî ad esse inerenti. Si distinguerà in questo [...] ebbe una parte limitata; egli sciolse la flotta greco-macedone dopo la presa di Mileto e ne ricostituì più tardi un'altra con elementi fenici per l'assedio di Tiro e una infine nell'Oceano Indiano per la spedizione in India. Ma nelle lotte fra i suoi ...
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SALAMINA
Doro Levi
Città greca situata in una piatta baia sulla costa orientale dell'Isola di Cipro, chiamata Salamina di Cipro per distinguerla dalla precedente, per lungo tempo la più importante e [...] dal fratello minore Onesilo. Verso la metà del secolo V delle monete ci fanno conoscere Nicodamo, Lacharida, Euante, e il fenicio Abdemone. Il massimo splendore della città fu raggiunto sotto il regno di Evagora che verso il 410 riconquistò il trono ...
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È il nome di due monarchi della dinastia degli Achemenidi. Del primo si sa solo dalle iscrizioni di Ciro in babilonese che fu padre di Ciro il grande e fu re di Anzan fino al 559 a. C. Il secondo, figlio [...] sull'Egitto, sottomise la Nubia e si volse contro le stirpi libiche; dovette rinunciare alla conquista di Cartagine perché i Fenici rifiutarono di fornire per questo le navi.
Prima di cominciare la spedizione contro l'Egitto, C. aveva fatto uccidere ...
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Vedi THAPSOS dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
THAPSOS (Θάψος)
P. Vianello
Piccola penisola (attuale Magnisi) sulle coste orientali della Sicilia, tra i golfi di Siracusa e di Augusta allungata in direzione [...] . Tra gli oggetti importati vi sono anche poche perle invetriate e d'ambra e un pettine d'avorio probabilmente d'origine fenicia. Rapporti con la cultura maltese di Borgin Nadur sono attestati dai vasi a clessidra, decorati con fasci di sottili linee ...
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Sfax Città della Tunisia (265.131 ab. nel 2004), la più popolosa dopo la capitale, con un attivissimo porto peschereccio e commerciale (esportazione di fosfati), sulla costa settentrionale del Golfo di [...] uliveti (esportazione di olio). È capoluogo dell’omonimo governatorato (7545 km2 con 904.800 ab. nel 2008).
Colonia fenicia (Taphura), poi romana, fu nell’antichità e nell’Alto Medioevo notevole centro commerciale. Dopo 5 secoli di dominio islamico ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] del pendio del colle, con un muro di terrazzamento in cui sono inseriti due supporti con statue di leone di epoca fenicia, una rampa porta a una struttura templare, assai mal conservata, in cui si riconosce un tempio pseudo-periptero sine postico. Lo ...
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La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo orientalizzante
Antonio Giuliano
Il periodo orientalizzante
Il periodo orientalizzante rappresenta il momento di acquisizione, da parte delle popolazioni [...] teneva e per bellezza vinceva ogni altro su tutta la terra / e molto, perché l’avevan fatto con arte gli esperti Sidoni; / genti fenice l’avevan portato sul mare nebbioso, / l’avevan esposto nei porti...”.
Padroni del mare tra l’825 e il 750 a.C., i ...
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ELIODORO di Emesa (῾Ηλιόδωρος ᾿Εμισηνός)
A. Pertusi
Scrittore greco. Al termine del suo romanzo, Le Etiopiche o Storia etiopica, l'autore si dichiara "fenicio di Emesa, della stirpe di Helios, Eliodoro, [...] ii, p. 634 Hussey) e qualche altra fonte tarda, appare piuttosto dubbia. Sembra accertato comunque che fu veramente della Siria fenicia (Emesa), di famiglia sacerdotale legata al culto solare. Il fatto di trovare esaltati nel suo romanzo il culto di ...
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Vescovo monofisita (n. in Georgia 409 - m. Iamnia 491). Nabarnugi, figlio di Bosmyrios re di Iberia (parte dell'od. Georgia), inviato come ostaggio a Costantinopoli all'età di dodici anni, nel 437-38 fuggì [...] Timoteo Eluro (457). Tornato in Palestina, si rifiutò di sottoscrivere l'Enotico e per questo dovette riparare in Fenicia. Nell'ambito del monofisismo si tenne su posizioni moderate, ed esercitò una grande influenza sugli ambienti più colti ...
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fenicato
agg. [der. di fenico1]. – Di preparato contenente acido fenico (ossia fenolo): aceto f., miscela antisettica a base di acido fenico, aceto e acqua di colonia; cotone f., cotone imbevuto di acido fenico.
fenice1
fenice1 s. f. [dal lat. phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος s. m.]. – 1. Uccello sacro e favoloso degli antichi Egiziani, che lo rappresentavano in figura di airone (mentre Erodoto lo descrive simile a una grossa aquila, con piumaggio...