Vedi OREFICERIA dell'anno: 1963 - 1996
OREFICERIA (v. vol. V, p. 730)
E. Formigli
F. Tiradritti
G. Pisano
I. Pini
E. Lippolis
G. Bordenache Battaglia
G. A. Ko¿elenko
G. A. Ko¿elenko ¿ Red.
F. [...] risultato di contatti diretti tra l'Egitto e gli artigiani assiri ovvero indiretti e in tal caso mediati attraverso la costa fenicia e il Nord della Siria. Nei secoli successivi gli annali assiri, da Tiglatpileser I (1115-1077) fino a Sargon II (721 ...
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Detto Sidete (ὁ Σιδητής) dalla città di Side in Panfilia, dov'era nato da Demetrio I e Laodice (164 a. C.). Caduto Demetrio prigioniero dei Parti (138 a. C.), A. ando a Seleucia, si fece proclamare re [...] e occupò forse anche Antiochia. Tosto si volse contro Diodoto Trifone che aveva usurpato il trono, e, respintolo dalla Siria nella Fenicia, lo assediò prima in Dora e poi in Apamea, dove Trifone fu ucciso. Allora prese a risottomettere le città che ...
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I Greci in Asia
Laura Buccino
Poul Pedersen
Marcello Spanu
Roberta Belli Pasqua
Klaus Tuchelt
Alessandra Bravi
La colonizzazione greca in asia
di Laura Buccino
Profilo storico
Periodo minoico [...] si trattasse di mercenari della Ionia. Nel 694 a.C. il re Sennacherib accolse alle sue dipendenze a Ninive naviganti "ionici" e fenici.
Nell'Iliade i Frigi sono annoverati tra gli alleati di Priamo, mentre Xanto di Sardi datava il loro arrivo in Asia ...
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MADAURA
A. Bonanni
(lat. Madauros; arabo 'Mdaourouch)
Città dell'Algeria nordoccidentale, posta a km. 24 a S di Souk Ahras.M. si costituì come centro indigeno e appartenne, nella prima metà del sec. [...] , a seguito della battaglia di Tapso (46 a.C.). La città, il cui nome latino non pare derivare da una denominazione fenicia, fu interessata alla fine del sec. 1° d.C. dalla deduzione di una colonia di veterani; conobbe ampio sviluppo urbanistico e ...
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MENTORE
Paola Zancan
. Condottiero del sec. IV a. C., nato a Rodi. La sua carriera si può dividere in tre periodi: 1. al servizio del cognato Artabazo, satrapo di Dascilio: gli è collega il fratello [...] fuga d'Artabazo. A capo di 4000 mercenarî greci, vince i satrapi di Cilicia e di Siria e li costringe a ritirarsi dalla Fenicia; mandato in aiuto di Sidone ribelle alla Persia, ne patteggia a tradimento la resa (344); 3. al servizio del re di Persia ...
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LIBIFENICI (gr. Λιβυϕοίνικες; lat. Libyphoenices)
Francesco BEGUINOT
Nome che si trova in parecchie fonti classiche (Ecateo, Polibio, Strabone, Diodoro Siculo, Tito Livio, Plinio il Vecchio, Tolomeo, [...] popolazioni dell'Africa del nord, che si ritenevano, in base alle indicazioni di qualcuno dei detti scrittori, mescolanze di coloni fenici e d'indigeni libici, cioè dei meticci. Ma un più attento esame delle fonti ha dimostrato che in epoca anteriore ...
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(arabo Bairūt) Città capitale del Libano (2.385.271 ab. nel 2017), capoluogo dell’omonima provincia (18 km2). Giace sulla costa levantina, su un promontorio con il quale termina un contrafforte del monte [...] varie leggende, il suo nome era Berito. Ebbe qualche importanza in epoca ellenistica, quando si chiamò anche Laodicea di Fenicia. Distrutta verso il 140 a.C. da Diodoto Trifone, fu riedificata dai Romani e divenne colonia romana con diritto ...
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V
- Ventesima lettera dell'alfabeto italiano e dell'alfabeto latino. Come le altre lettere u, w e y, essa è derivata dal segno che i Greci avevano adottato per indicare la vocale v e che, anche nella [...] area, compare nelle iscrizioni sotto le due forme Y e V. La lettera greca a sua volta risale alla sesta lettera dell'alfabeto fenicio, in cui aveva però la forma Ϥ e indicava il suono di u semivocale. La storia della letterattura greca è però oscura ...
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Feste che si celebravano a Corinto in onore di Atena ‛Ελλωτίς e a Creta in onore di Europa ‛Ελλωτις. A Corinto la festa assumeva carattere di purificazione e culminava in una corsa con le fiaccole (ἀγὼν [...] le ossa della dea. Forse le feste corinzie sono derivate da quelle cretesi, e queste secondo alcuni sono di provenienza fenicia.
Bibl.: Wilisch, in Roscher, Lexikon d. gr. u. röm. Myth., I, pp. 2031-2032; P. Nillson, Griech. Feste von religiöser ...
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CRISOELEFANTINA, Tecnica
¿ C. Albizzati*
Fu usata e sviluppata in particolare da scultori greci: di una figura si eseguivano in avorio le carni e il resto in lamina d'oro.
L'uso di materiali di colori [...] in the British Museum, tav. 42), mentre del IX sec. a. C. sono alcune opere di piccole dimensioni, di produzione fenicia, realizzate in avorio e oro, provenienti da Nimrud, tra cui notevoli sono le due tavolette identiche, di forma irregolare (forse ...
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fenicato
agg. [der. di fenico1]. – Di preparato contenente acido fenico (ossia fenolo): aceto f., miscela antisettica a base di acido fenico, aceto e acqua di colonia; cotone f., cotone imbevuto di acido fenico.
fenice1
fenice1 s. f. [dal lat. phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος s. m.]. – 1. Uccello sacro e favoloso degli antichi Egiziani, che lo rappresentavano in figura di airone (mentre Erodoto lo descrive simile a una grossa aquila, con piumaggio...