Attore e autore drammatico (Napoli 1806 - ivi 1875); recitò a lungo (dal 1834) nel teatro S. Carlino le parti di "carattere sciocco" con comicità realistica, aliena da istrionismi; nel 1864 passò in altri [...] teatri napoletani, al Sebeto, alla Partenone, alla Fenice e poi al Nuovo. Scrisse una sessantina di commedie in dialetto, ispirate a fatti della cronaca quotidiana, che per la spontanea comicità e un istinto sicuro degli effetti più graditi al ...
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BUZZOLLA, Antonio
Giovanna Piscitelli Gonnelli
Nacque ad Adria il 2 marzo 1815. Dal padre, Angelo, direttore della cappella del duomo di Adria e della locale Società filarmonica, apprese le prime nozioni [...] membri del governo provvisorio. Nell'agosto 1849, cessato il blocco di Venezia, egli accettò di comporre, ancora per il teatro La Fenice, l'opera Elisabetta di Valois (libretto di F. M. Piave), che vi fu rappresentata il 16 febbr. 1850. Iniziò poi la ...
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Nome d'arte dell'attrice Rossella Falzacappa (Roma 1926 - ivi 2013). Attrice attiva soprattutto in teatro, istintiva e intelligente, è stata interprete di personaggi inquieti e talvolta sottilmente ambigui.
Vita [...] e attività
Proveniente dall'Accademia nazionale d'arte drammatica, ha esordito nel 1948 alla Fenice di Venezia come figliastra in Sei personaggi in cerca d'autore. Dal 1949 al 1951 col Piccolo Teatro di Roma, nel 1954 ha formato con De Lullo, ...
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Masur, Kurt. – Direttore d’orchestra tedesco (Brzeg 1927 – Greenwich, Connecticut, 2015). M. dopo gli studi a Breslavia e aver seguito i corsi della "Hochschule für Musik" di Lipsia, ha diretto esecuzioni [...] musicali in diversi teatri tra cui quelli di Halle, di Erfurt, di Lipsia, della Fenice di Venezia e della Scala di Milano. Nel 1970 è stato nominato Kappelmeister dell’orchestra del Gewandhaus di Lipsia, ruolo che ha ricoperto per ventisei anni. È ...
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Architetto e ingegnere (Trieste 1823 - ivi 1892), apprezzato per la sua vivacità e originalità (villa Stern, casa Ruzzier, casa Mauser) che diffusero a Trieste forme nuove, non più rigidamente classiche. [...] Architetti furono anche il figlio Ruggero (Trieste 1854 - ivi 1920), autore, a Trieste, del teatro della Fenice e della sinagoga, e il nipote Arduino (Trieste 1880 - Udine 1946), autore, a Trieste, del faro della Vittoria (1927). ...
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Poeta iraniano (Teheran 1925 - ivi 2000), appartenente alla corrente letteraria Shi῾r-i nau. Negli anni Settanta lasciò l'Iran, disgustato dall'oppressione esercitata dal governo, per tornarvi nel 1979 [...] durante la rivoluzione, che però deluse le sue aspettative. Poeta impegnato, le sue poesie (Qoqnūs dar bārān "Fenice nella pioggia", 1966; Ibrāhīm dar ātesh "Ibrahim nel fuoco", 1974; Tarāne-hā-i kūcek-i ghorbat "Piccole canzoni dell'esilio", 1980) ...
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FASOLO, Giovan Antonio
Stefano Marconi
Figlio di Cristoforo, fabbro, di famiglia lombarda di Mandello del Lario (Como), nacque nel 1530. Visse e operò come pittore a Vicenza, dove era giunto presumibilmente [...] in giovane età. Sposò Canzenua Trissino, da cui ebbe tre figli, Isabella, Belisario e Fenice. Si tramanda che era stato educato in casa del prelato Girolamo dei conti Gualdo, famiglia che fu in seguito tra i principali committenti dell'artista ...
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Editore italiano (Modena 1905 - Parma 1971); nel 1932 fondò a Modena una casa editrice (trasferita a Parma nel 1936), che per il suo programma culturale fu avversata dal regime fascista. Nella collezione [...] , G. Renzi, G. A. Borgese, J. Maritain, ecc. Particolare attenzione ha sempre dedicato alla poesia con le collane La Fenice e La piccola Fenice. Si deve a G. la scoperta di alcuni lirici italiani e la traduzione di molti poeti stranieri del Novecento ...
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BARILLI, Luigi
Enrico Carone
Nacque secondo alcuni a Modena verso il 1767, secondo altri nel Reame di Napoli verso il 1764S'ignora dove e da chi il B. apprendesse l'arte del canto. Pochissime sono le [...] notizie della sua attività anteriore al 1805: nel 1800 al Teatro La Fenice di Venezia egli sostenne la parte di Tianeo ne La morte di Cleopatra di S. Nasolini e G. Marinelli, e nel carnevale 1802 cantò alcune opere giocose di G. Farinelli [G. Finco], ...
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Poeta ungherese (Radváncz 1624 - Rozsnyó 1704). È la figura più caratteristica, per esuberanza di elementi mitologici, allegorici e decorativi, della letteratura barocca ungherese. Le sue opere principali [...] i due panegirici: Márssal társalkodó Murányi Vénus ("La conversazione di Marte con la Venere di Murány", 1664) e Poraibul megéledett Phoenix avagy Kemény János emlékezete ("La Fenice risorta dalle proprie ceneri ovverosia la memoria di J. K.", 1693). ...
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fenice1
fenice1 s. f. [dal lat. phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος s. m.]. – 1. Uccello sacro e favoloso degli antichi Egiziani, che lo rappresentavano in figura di airone (mentre Erodoto lo descrive simile a una grossa aquila, con piumaggio...
fenice2
fenice2 s. f. [italianizzazione (rara) del lat. scient. Phoenix, che è dal gr. ϕοῖνιξ «palma»]. – Nella classificazione botanica, genere di palme delle regioni calde dell’Asia e dell’Africa, di cui la palma da datteri (Phoenix dactylifera)...