GAVAZZENI, Gianandrea
Federico Fornoni
Nacque il 25 luglio 1909 a Bergamo, nel palazzo appartenuto alla famiglia Tasso dove aveva soggiornato il poeta Torquato. I genitori, Giuseppe e Pierina Monzini, [...] ripristinò l’aria di Raimondo e il duetto tenore-baritono, tagliati nelle consuetudini esecutive dell’epoca. L’ultima volta fu alla Fenice nel 1992.L’elisir d’amore accompagnò per trent’anni la sua carriera (dal 1950 a Napoli al 1980 al Regio di ...
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STABILE, Mariano
Giancarlo Landini
STABILE, Mariano. – Nacque a Palermo, il 18 maggio 1888, da famiglia di alto lignaggio; gli fu imposto il nome dello zio, Mariano, figura di spicco nella storia del [...] La fanciulla del West al Verdi di Trieste, Manon Lescaut e Otello al Dal Verme di Milano; e comparve alla Fenice di Venezia, nella Carmen, iniziando una lunghissima collaborazione: vi cantò La fanciulla del West (1913, 1920, 1939), Tosca (1920, 1939 ...
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FABBRI, Flora
Roberto Staccioli
Nacque a Firenze in data ignota ma presumibilmente nel primo quarto del sec. XIX, da Giovanni di nobile famiglia e noto coreografo, il cui padre Alessandro era stato [...] Luigi Bretin, che sposò poco tempo dopo e con cui fece coppia fissa lungo quasi tutta la sua carriera.
Tornò quindi alla Fenice di Venezia nel ballo I figli del conte Olival di autore ignoto e nel giugno 1840 danzò alla Fiera di Padova nel balletto ...
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LUISE, Melchiorre
Daniela Macchione
Nacque a Napoli il 21 dic. 1898 da Gioacchino, negoziante, e Maria Michela Calvino. Nella città natale il L. prese lezioni di canto dal tenore Fernando De Lucia. [...] del L. si svolse principalmente in Italia, tra Firenze, Milano (La Scala), Napoli (S. Carlo), Roma (Opera), Venezia (La Fenice) e Verona (Arena), ma nel corso della sua carriera fu ingaggiato anche da teatri europei e statunitensi: Vienna, Amsterdam ...
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Vedi AETERNITAS dell'anno: 1958 - 1994
AETERNITAS
G. Bermond Montanari
Concetto astratto, personificato nel culto e nell'arte romani. Una iscrizione con la parola Ae. appare per la prima volta sulle [...] un vaso per l'incenso, il timone (simbolo dell'ordine del mondo), o una tazza. Sulle monete di Faustina seniore Ae. ha la fenice, simbolo di resurrezione e quindi di immortalità; a volte è raffigurata sotto un velo coperto di stelle e con il globo in ...
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Soprano turco (Istanbul 1928 - Milano 2008). Studiò ad Ankara con Giannina Arangi-Lombardi e Apollo Granforte. Debuttò nel 1950 interpretando Santuzza nella Cavalleria rusticana. Nel 1953 si trasferì in [...] ´ev e ha contribuito alla riscoperta di diverse opere poco conosciute. Ha concluso la propria carriera nel 1985 interpretando, al teatro La Fenice, La prova di un'opera seria di Francesco Gnecco, ma ha continuato a calcare le scene fino al 1992. A ...
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OCULISTICA (dal lat. oculus "occhio")
Giuseppe Ovio
È lo studio che ha per obiettivo la consenazione e la cura dell'occhio; o, con più larga comprensione, col nome di oculistica s'intende lo studio di [...] d'occhi. Apollodoro (150 a. C.) tramanda che il centauro Chirone ridonò per preghiera d'Achille la vista a Fenice accecato dal padre Amintore, famosa guarigione perché è fama che Amintore gli avesse fatto strappare gli occhi. Papiri antichissimi ...
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BRAMBILLA, Marietta
Angelo Mattera
Nacque a Cassano d'Adda il 6 giugno 1807, primogenita di cinque sorelle, tutte cantanti. Dal 1821 all'agosto 1826 studiò al conservatorio di Milano con il maestro [...] a Novara, poi, nell'aprile e nel maggio 1829, al Teatro Carcano di Milano; nel carnevale 1829-30 fu al Teatro La Fenice di Venezia, dove partecipò alle "prime" della Francesca da Rimini di P. Generali (26 dic. 1829) e della Rosmunda di C. Coccia ...
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CUCCOLI, Filippo
Roberta Ascarelli
Nato a Bologna il 2 dic. 1806 da Domenico e Rosa Ghedini, dopo aver frequentato le scuole dell'Archiginnasio, entrò all'età di quattordici anni nell'azienda tessile [...] , spingeva tutte le domeniche il C. a frequentare gli spettacoli dell'arena del Sole e dell'arena della Fenice dove, uscite dai palazzi, le maschere petroniane andavano riacquistando la loro fisionomia vemacola tradizionale; nel 1834, infine, egli ...
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Figlio (n. 237 circa - m. 179 a. C.) di Demetrio II l'Etolico: mortogli il padre (229) e poi il tutore Antigono Dosone (221), giovanissimo e inesperto, commise inizialmente una serie di gravi errori politici [...] di Etoli, Spartani, Elei e Pergameni, che tuttavia si sfasciò appena i Romani lasciarono la Grecia (207), e il trattato di Fenice (205) fu relativamente favorevole a Filippo. Questi costruì poi una flotta tentando, anche con l'aiuto di Antioco III di ...
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fenice1
fenice1 s. f. [dal lat. phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος s. m.]. – 1. Uccello sacro e favoloso degli antichi Egiziani, che lo rappresentavano in figura di airone (mentre Erodoto lo descrive simile a una grossa aquila, con piumaggio...
fenice2
fenice2 s. f. [italianizzazione (rara) del lat. scient. Phoenix, che è dal gr. ϕοῖνιξ «palma»]. – Nella classificazione botanica, genere di palme delle regioni calde dell’Asia e dell’Africa, di cui la palma da datteri (Phoenix dactylifera)...