ZANDOMENEGHI, Federico
Enrico Piceni
Pittore, nato a Venezia nel giugno 1841, morto a Parigi il 31 dicembre 1917; figlio dello scultore Pietro (morto nel 1866) e nipote dello scultore Luigi (1778-1850), [...] il monumento a Tiziano nella chiesa dei Frari a Venezia. (Di Luigi è anche il monumento a Goldoni nel teatro La Fenice). Apprese giovanissimo dai suoi i rudimenti dell'arte, ma la scultura non parlava al suo spirito ansioso e curioso di movimento ...
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LANARI, Alessandro
Antonio Rostagno
Nacque a San Marcello presso Jesi il 25 genn. 1787. Le prime notizie riguardano il suo matrimonio con il mezzosoprano Clementina Domeniconi, avvenuto intorno al 1810, [...] Cosselli, G. Roppa, C. Porto, G. ed Erminia Frezzolini, Giuseppina Strepponi.
In questi anni il L. riservò le maggiori attenzioni alla Fenice veneziana, dove l'11 marzo 1830 andò in scena la prima assoluta de ICapuleti e i Montecchi di V. Bellini, di ...
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GIRALDONI, Leone
Carla Di Lena
Nato a Parigi nel 1824, studiò canto a Firenze con L. Ronzi, ed esordì a Lodi nel 1847 nella Saffo di G. Pacini. Si esibì quindi in teatri italiani ed esteri (Firenze, [...] di A. Basso, Torino 1988, pp. 155 s., 206, 228, 236, 250, 256, 259 (per Eugenio); M. Girardi - F. Rossi, Il teatro La Fenice, Venezia 1989, pp. 219 ss., 266; pp. 325, 332, 334 (per Eugenio); R. Celletti, Le grandi voci, Roma 1964, coll. 348 s. (per ...
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CATTOZZO (Catozzo), Luigi (Nino)
Claudio M. Strinati
Nato ad Adria (Rovigo) il 22 luglio 1886 da Antonio e da Anna Biasioli, dimostrò fin da giovanissimo, una spiccata tendenza per la musica, tanto [...] , 6 giugno; poi replicato a Parigi, Opéra-Comique, marzo 1927). Nel 1929 il C. compose I misteri dolorosi (Venezia, teatro La Fenice, 7 sett. 1929), nel 1934 L’alba della rinascita (Milano, teatro alla Scala, 24 genn. 1934), nel 1952 infine I misteri ...
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Poeta mistico persiano, nato a Nīsābūr nella prima metà del sec. XII d. C., e ivi morto probabilmente nel 627 ègira (1229-1230 d. C.). Nella sua copiosissima produzione poetica, consistente in poemi mistici, [...] (La lingua degli uccelli), descrivente sotto le immagini d'un avventuroso viaggio di uccelli verso il mitico Sīmurgh (una specie di Fenice) la progressiva ascesa dell'anima a Dio attraverso le tappe della via mistica (ed. Garcin de Tassy, Parigi 1857 ...
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GRISI
Roberto Staccioli
Famiglia di cantanti e ballerine.
Carlotta nacque a Visinada, in Istria, il 28 giugno 1819. Mostrata una precoce attitudine per la danza, entrò nella scuola del teatro alla Scala [...] . Astolfi; fu poi scritturata da A. Lanari per i teatri di Venezia, Firenze, Roma e Napoli.
A Venezia apparve al teatro La Fenice nei divertissements del Carlo di Borgogna di G. Pacini (stagione 1833-34); il 26 ott. 1834 debuttò al teatro S. Carlo di ...
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La Scuola Superiore di Commercio
Danilo Bano
Premessa
Venezia austriaca, Venezia italiana. Era il 7 novembre 1866 quando re Vittorio Emanuele II giungeva in città dopo che un plebiscito pressoché unanime [...] ovazioni del popolo, dal suono delle campane. Un’immagine emblematica dell’evento: la fastosa serata di gala al Teatro la Fenice finalmente riaperto dopo la chiusura attuata contro gli austriaci nel ’59. Re Vittorio ripartiva il 14 novembre dopo aver ...
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COPPINI
Dario Ascarelli
Famiglia di ballerini e coreografi i cui componenti si sono avvicendati per diverse generazioni, dalla seconda metà del Settecento in poi, dapprima sulle scene dei teatri veneziani [...] di J. B. Martin; eseguito con l'opera Tamerlano di P. Guglielmi: Sonneck, II, p. 1409); nel 1794 la ritroviamo alla Fenice come interprete, di nuovo con la comPagnia di G. Onorati, dei balletti Ati e Il selvaggio generoso. Entrata (1797) a far parte ...
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GIOLITO DE' FERRARI, Gabriele
Massimo Ceresa
Nacque, probabilmente nel primo decennio del XVI secolo a Trino, nel Vercellese, da Giovanni senior e Guglielmina Borgominieri. Doveva essere il primogenito, [...] dalla quale ebbe dodici figli, la metà dei quali morirono in tenera età (una delle figlie, dal nome singolare di Fenice, si fece suora intorno al 1570). Parte dei 2500 scudi portati in dote dalla moglie furono utilizzati per potenziare la tipografia ...
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AIACE Telamonio
G. Cressedi
Eroe omerico, figlio di Telamone.
L'Iliade ne ignora la patria, ma una tradizione posteriore, di cui è l'eco anche in due interpolazioni nel poema, lo dice di Salamina, dove, [...] terra, A. sedeva al consiglio dei principi e godeva particolarmente la stima sia di Agamennone, che lo mandò con Ulisse e Fenice ambasciatore alla tenda di Achille, sia degli altri Greci che lo ritenevano il più forte dopo lo stesso Achille. Omero lo ...
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fenice1
fenice1 s. f. [dal lat. phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος s. m.]. – 1. Uccello sacro e favoloso degli antichi Egiziani, che lo rappresentavano in figura di airone (mentre Erodoto lo descrive simile a una grossa aquila, con piumaggio...
fenice2
fenice2 s. f. [italianizzazione (rara) del lat. scient. Phoenix, che è dal gr. ϕοῖνιξ «palma»]. – Nella classificazione botanica, genere di palme delle regioni calde dell’Asia e dell’Africa, di cui la palma da datteri (Phoenix dactylifera)...