Scrittrice e attivista politica tedesca (n. 1814 - m. 1871). Figlia di un pastore protestante, all’età di diciassette anni fu costretta ad accettare un matrimonio combinato (con un industriale inglese), [...] secondo marito, che l’ha sempre sostenuta). Controllata (se non perseguitata) dalle autorità e criticata anche dai primi movimenti femministi dell’epoca, riuscì comunque a fare la differenza; oggi i critici concordano nell’affermare che l’opera di A ...
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Inglese, letterature di lingua
Valerio Massimo De Angelisi
Gran Bretagna
A cavallo tra secondo e terzo millennio la cultura letteraria britannica presenta una gamma assai ampia di soluzioni formali [...] of hell (2005) di S. Shepard (n. 1943). Il teatro delle donne, cui è appena venuta a mancare la 'cronista' del femminismo americano, ossia W. Wasserstein (1950-2006: Third, 2005), conta tra le sue file P. Vogel (n. 1951), sardonica osservatrice delle ...
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Scrittrice austriaca (n. Mürzzuschlag 1946), premio Nobel per la letteratura nel 2004. L'uso della citazione e la combinazione, in un sapiente montaggio, del linguaggio dei fumetti, della pubblicità e [...] ; nel dramma Was geschah, nachdem Nora ihren Mann verlassen hatte, 1977). Ha assunto poi un aggressivo atteggiamento femminista di matrice marxista, approdando agli stilemi dell'esplicita sperimentazione; è stata più volte tacciata di pornografia in ...
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MAILER, Norman (App. III, ii, p. 13)
Valerio Massimo De Angelis
Scrittore statunitense. La prima fase della carriera di M. si chiuse con il celebre Advertisements for myself (1959; trad. it. 1978), raccolta [...] the moon (1970; trad. it. 1971), sulla conquista della Luna; The prisoner of sex (1971; trad. it. 1971), sul movimento femminista; Marilyn (1973; trad. it. 1974), biografia del più famoso mito femminile di Hollywood; The fight (1975; trad. it. 1976 ...
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Poeta inglese (Somersby, Lincolnshire, 1809 - Aldworth, Surrey, 1892). Autore precoce e fecondo, fu largamente apprezzato dai suoi contemporanei, per la grazia elegiaca emanata dai suoi versi melodiosi; [...] e altri versi divenuti famosi. Pubblicò poi (1847) un racconto fantastico in versi inteso a satireggiare il movimento femminista, The princess, a medley. Nominato poeta laureato (1850) in successione di W. Wordsworth, nel 1855 pubblicò Maud and ...
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FOJANESI, Giselda
Riccardo D'Anna
Nacque il 28 ag. 1851 presso Foiano della Chiana (Arezzo), da Pietro, patriota, piccolo proprietario terriero, e da Teresa Fossi. Nel 1861, al fine di avviare le figlie [...] (1992), 6, novembre-dicembre; G. Sbardellati, La "Jemminista" amata da Verga, in La Nazione, 26 marzo 1992; S. Zadnich, Una femminista prigioniera della gelosia, in Più bella, n. 50, 10 dic. 1992, pp. 112-114; N. Borsellino, Marta, ovvero Giselda, in ...
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Stato dell’America Settentrionale. Secondo Stato del mondo per estensione dopo la Russia, occupa poco meno della metà del Nordamerica, all’incirca tra i 41° e gli 83° latitudine N e tra i 52° e i 141° [...] era mai imposto con la forza del teatro borghese europeo. È il caso della produzione comico-grottesca di E. Nicol, della drammaturgia femminista di S. Pollock, M. Hollingsworth, C. Bolt ed E. Ritter, del teatro impegnato di D. French, D. Freeman e D ...
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Scrittrice e drammaturga di lingua francese, nata a Orano (Algeria) il 5 giugno 1937 da genitori ebrei. Ha studiato ad Algeri e quindi si è trasferita in Francia, a Sceaux. Insegna letteratura inglese [...] du secret (1991), Déluge (1992), OR, les lettres de mon père (1997), tutti pubblicati per i tipi della casa editrice femminista Des Femmes, fondata nel 1974 da un gruppo di donne del MLF (Mouvement de Libération des Femmes). Importante, nel percorso ...
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Nell'ambito degli studi umanistici la c. è fra i campi che hanno subito negli ultimi decenni le trasformazioni più radicali. Questo è avvenuto soprattutto grazie a un allargamento dei suoi confini, che [...] of a discipline (2003, titolo che sfrutta uno stilema per certi versi abusato; trad. it. 2003), G.Ch. Spivak - teorica femminista e postcoloniale molto ispirata, fra l'altro, da A. Gramsci - propugna una nuova c., che dovrebbe nascere dalle ceneri di ...
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Ozick, Cynthia
Giovanna Ferrara
Scrittrice statunitense, nata a New York il 17 aprile 1928. Cresciuta nella comunità ebraica della città natale, nel 1966 ha pubblicato Trust, scritto in gran parte sotto [...] questo l'altro topos della sua riflessione intellettuale - al processo di omologazione delle scrittrici al contesto femminista, dalla O. giudicato discriminante, riduttivo e soprattutto lontano dall'arte nella sua valenza più propriamente universale ...
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femminista
s. m. e f. e agg. [der. di femmina] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del femminismo: le rivendicazioni delle f.; proclamarsi femminista. Come agg., del femminismo, delle femministe: il movimento f.; i comitati f. per il suffragio...
femmina
fémmina (ant. e poet. fémina) s. f. e agg. [lat. femĭna, della stessa radice di fecundus, quindi propr. «fruttifera»]. – 1. Dal punto di vista biologico si definisce femmina, e si indica col simbolo ♀ l’individuo che produce solo gameti...