Ivory, James
Monica Trecca
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Berkeley (California) il 7 giugno 1928, da padre di origine irlandese e madre discendente da una famiglia [...] e sofferti di James, quello di Odile (Vanessa Redgrave), espressione della cultura puritana, delle rivendicazioni del movimento femminista e delle tensioni che percorrevano a fine Ottocento la società americana. Ma dopo la realizzazione di Quartet ...
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Jeanne Dielman, 23 Quai du Commerce, 1080 Bruxelles
Eric De Kuyper
(Belgio/Francia 1975, colore, 212m); regia: Chantal Akerman; produzione: Évelyne Paul, Corinne Jénart per Paradise Films/Unité Trois; [...] uscita del film e poi per molti anni, ha fatto di Chantal Akerman una sorta di ninfa Egeria del cinema femminista possiede una grande evidenza, tanto più sorprendente e forte proprio perché semplice. In seguito il suo cinema, soprattutto sul versante ...
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Seriale, film
Monica Dall'Asta
L'espressione film seriale designa un'opera composta da più parti o episodi distribuiti a cadenza più o meno regolare. Esso può assumere la forma della serie (ciclo di [...] che stava cominciando ad affermarsi nella società americana degli anni Dieci, in concomitanza con le lotte del movimento femminista. Le decine di titoli che in questo periodo le videro protagoniste appaiono come una trasfigurazione ludica della nuova ...
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Filippine
Grazia Paganelli
Cinematografia
Nelle F. il cinema ha sempre rappresentato una parte importante della vita quotidiana e della cultura dei suoi abitanti, e il suo sviluppo ha proceduto costantemente [...] ka ginawa? (Bambino, bambino, come sei stato concepito?) diretta da Chito Rono e ispirata a un noto racconto femminista.
Bibliografia
V. Salumbides, Motion pictures in the Philippines, Manila 1952.
E.A. Reyes, Notes on Philippine cinema, Manila ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] di G. Greene. Modesty Blaise (1966; Modesty Blaise, la bellissima che uccide) di Joseph Losey è una versione femminista che precorre la cultura postmoderna. A Fred Zinnemann si deve l'appassionante e minuziosa descrizione del controspionaggio di The ...
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Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] ' di panni carnevalescamente boccacceschi.
Nel cinema francese, Jean-Luc Godard con Masculin, féminin (1966; Il maschio e la femmina), o prima ancora L. Malle con Les amants (1958), avevano spinto la rappresentazione del desiderio e del piacere ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] di un certo rilievo anche senza la genialità di autori come Lubitsch o Clair: si ricordino, per es., Male and female (1919; Maschio e femmina) di Cecil B. DeMille, derivato da The admirable Crichton di J.M. Barrie, o The taming of the shrew (1929; La ...
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Canada
Bruno Roberti
Cinematografia
di Bruno Roberti
Il carattere composito della cinematografia canadese, soprattutto nelle sue due componenti linguistico-culturali francofona e anglofona, ha rispecchiato, [...] filmato da Brault durante la rivolta dell'ottobre 1970 a Montréal. Anche la creatività femminile, e la militanza femminista, hanno giocato un ruolo importante nel documentarismo canadese: Kathleen Shannon diresse negli anni Settanta lo studio D dell ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] dibattito sul c., innestandovi la problematicità di una prospettiva arricchita dall'attività di riflessione del movimento femminista, dalla diffusione nell'ambito del c. indipendente della presenza di registe, dall'attenzione sulla posizione delle ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] dibattito sul c., innestandovi la problematicità di una prospettiva arricchita dall'attività di riflessione del movimento femminista, dalla diffusione nell'ambito del c. indipendente della presenza di registe, dall'attenzione sulla posizione delle ...
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femminista
s. m. e f. e agg. [der. di femmina] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del femminismo: le rivendicazioni delle f.; proclamarsi femminista. Come agg., del femminismo, delle femministe: il movimento f.; i comitati f. per il suffragio...
femmina
fémmina (ant. e poet. fémina) s. f. e agg. [lat. femĭna, della stessa radice di fecundus, quindi propr. «fruttifera»]. – 1. Dal punto di vista biologico si definisce femmina, e si indica col simbolo ♀ l’individuo che produce solo gameti...