Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] ogni anno in primavera tra gli Zulu, la cui caratteristica saliente era il sovvertimento dei ruoli maschili e femminili. J.G. Frazer - che al pari di Tylor adottava un'interpretazione intellettualistica della religione - aveva ricondotto questo tipo ...
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9 maggio 1978: lo schiaffo a Paolo VI. Storia e fallimento della mediazione vaticana per la liberazione di Aldo Moro
Miguel Gotor
Le tre cerimonie, i due corpi del re
Il modo migliore per raccontare [...] aprile.
«Si può fare qualche cosa presso: Partiti specie D.C., la più debole e cattiva, i movimenti femminili e giovanili, i movimenti culturali e religiosi. Bisogna vedere varie persone, “Leone” più Zaccagnini, Galloni, Piccoli, Bartolomei, Fanfani ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] fondata una comunità monastica da Rufino e Melania la Vecchia, mentre attorno al 386 a Betlemme sorgono due monasteri, uno maschile e uno femminile: il primo, dove vive Girolamo, si trova in campagna, con vista sulla tomba di Rachele, mentre quello ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] generale patina ellenizzatrice) di divinità titolari di capacità generatrici. È il caso di una serie di figure femminili dai nomi assolutamente epicorii, note attraverso la documentazione iconografica, che sembrano presiedere a funzioni connesse con ...
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La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] donna e famiglia a tener banco. Già gli anni precedenti al fascismo presentano una società italiana in cui l’emancipazione femminile inizia a contrapporsi alla figura della donna cattolica, all’insegna di proclami del tipo «e non pretenderete che noi ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] il simbolo non fu inciso ma vissuto e consistette in un sacrificio, per poi articolarsi, attorno al 40000 a.C., in simboli femminili, di nascita, e maschili, di morte, cui s'aggiunse col Paleolitico il simbolo del ritorno ciclico, la spirale (v. Kühn ...
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Onorio III
Sandro Carocci
Marco Vendittelli
L'origine familiare di O. costituisce un tema complesso, da affrontare in dettaglio. Se infatti appare certa la nascita romana, testimoniata dai legami di [...] termine un progetto già caldeggiato dal suo predecessore, affidò allo stesso Domenico la cura di una nuova comunità monastica femminile romana stabilita presso l'antica basilica di S. Sisto, che doveva riunire in un unico cenobio, secondo un modello ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] per lo più nelle sacrestie e nei refettori (L'Epau nel Maine; Villelongue in Linguadoca; Seligental, fondazione femminile, in Baden-Württemberg), arrivando poi a interessare tutti gli ambienti del complesso abbaziale, compresi gli edifici di culto ...
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femminile
(ant. e poet. feminile) agg. [der. di femmina]. – 1. a. Di femmina, di donna: sesso f.; corpo, animo, psicologia f.; una grazia squisitamente f.; gusti tipicamente f.; abito f.; arti f.; un’intelligenza tutta f.; linea f., la discendenza...
femminilismo
s. m. [der. di femminile]. – Nel linguaggio medico, presenza di caratteri sessuali secondarî femminili nel maschio, che può dipendere da lesioni, da insufficienza funzionale dell’ipofisi (f. ipopituitarico) o dei testicoli (f....