Compositore italiano di musica per il cinema (n. Roma 1946). Dai primi anni Settanta ha collaborato con numerosi registi italiani, radicando il proprio linguaggio nella tradizione nazionale e tuttavia [...] : Canti di scena (1993), concerto di musica e parole; La pietà (1998), Stabat mater per voce recitante, due voci femminili e orchestra e Lettere al metronomo (2004), epistolario in versi concepito per lo spazio teatrale. Tra le altre opere concepite ...
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(App. IV, I, p. 765)
Drammaturgo e regista teatrale e cinematografico tedesco, morto a Monaco di Baviera il 10 giugno 1982. Come regista e autore cinematografico proseguì il suo cammino personalissimo [...] tortura; Die bitteren Tränen der Petra von Kant (1971; del 1972 è la versione cinematografica), con personaggi esclusivamente femminili, denuda gli equivoci d'una egoistica aspirazione all'affettività; Bremer Freiheit (1971), lavoro fra tutti il più ...
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LOSEY, Joseph
Lorenzo Quaglietti
(pseud. di Walton, Joseph)
Regista cinematografico statunitense, nato a La Crosse (Wisconsin) il 14 gennaio 1909, morto a Londra il 22 giugno 1984. Laureatosi ad Harvard [...] ; nel 1982 sigla l'amaro e angosciante La truite e nel 1984 Steaming (Steaming-Il bagno turco), una vicenda di nevrosi femminili.
Bibl.: M. Porro, J. Losey, Milano 1978; M. Ciment, Le livre de Losey, Parigi 1979 (trad. it., Roma 1983); G. Cremonini ...
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Genina, Augusto
Alessandra Cimmino
Regista cinematografico, nato a Roma il 28 gennaio 1892 e morto ivi il 28 settembre 1957. Entrato in contatto con il mondo del cinema nei primi anni Dieci capì subito [...] 'avventura al dramma e al melodramma, dal racconto corale alla commedia) mostrando una propensione particolare per l'universo femminile. Nato in una famiglia altoborghese e iscritto, con ben poco interesse, alla facoltà di ingegneria dell'Università ...
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Divismo
Samuel Thomas
Il fenomeno del d. è direttamente legato alla cultura di massa del Novecento e, in origine, al medium per eccellenza di questa cultura, il cinema. Nel 19° sec. erano già emerse [...] Asta Nielsen divenne la donna più famosa del mondo.
Negli Stati Uniti si affermava intanto un diverso modello di femminilità: un regista della Biograph (una società del Trust Edison), David W. Griffith, lanciò nel 1909 Mary Pickford, considerata la ...
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Cuba
Francesco Salina
Cinematografia
Il periodo del muto, 1897-1930
Nel gennaio 1897 un rappresentante e operatore dei Lumière, Gabriel Veyre, effettuò all'Avana le prime proiezioni, e in febbraio realizzò [...] con Hello, Hemingway (1990) e Madagascar (1994) propose un cinema di poesia e di forte introspezione, i cui personaggi femminili mettono in discussione la propria realtà e i propri obiettivi e li confrontano con il desiderio e la disillusione. J.C ...
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Schlöndorff, Volker
Giovanni Spagnoletti
Regista cinematografico tedesco, nato a Wiesbaden il 31 marzo 1939. È stato una personalità di punta dello Junger Deutscher Film e, tra tutti i registi del rinnovamento [...] delle atmosfere dell'Heimatfilm in Der plötzliche Reichtum der armen Leute von Kombach (1971) nacquero successivamente due intensi ritratti femminili, Die Moral der Ruth Halbfass (1972) e Strohfeuer (1972; Fuoco di paglia) in cui non è difficile ...
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Gösta Berlings saga
Peter von Bagh
(Svezia 1923-24, 1924, La leggenda di Gösta Berling o I cavalieri di Ekebù, colorato, 164m a 22 fps); regia: Mauritz Stiller; produzione: Svensk Filmindustri; soggetto: [...] , perduti ancor prima di essere consumati dal grottesco gioco della vita.
Pur ricco di straordinari e regali personaggi femminili, il film è dominato dal suo protagonista maschile: Gösta Berling è la personificazione delle esistenze fallite a metà ...
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Sandrelli, Stefania
Anton Giulio Mancino
Attrice cinematografica e televisiva, nata a Viareggio (Lucca) il 5 giugno 1946. Grazie a una bellezza semplice, ma sensuale, un'apparenza ingenua dai risvolti [...] , vittima della fabbrica in cui tuttavia ha conosciuto l'amore. La conferma di questa capacità di aderire con schiettezza a figure femminili tutt'altro che convenzionali arrivò con C'eravamo tanto amati (1974) di Scola dove la S., che divide e unisce ...
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Allyson, June
Francesco Costa
Nome d'arte di Ella Geisman, attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 7 ottobre 1917. Ottimista e spigliata, raggiunse una grande popolarità negli anni [...] (James Stewart), mise a punto alcune caratteristiche del suo personaggio che le consentirono di delineare una serie di figure femminili particolarmente devote e sincere, in opere comunque di buon livello: accanto a Humphrey Bogart, in una storia d ...
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femminile
(ant. e poet. feminile) agg. [der. di femmina]. – 1. a. Di femmina, di donna: sesso f.; corpo, animo, psicologia f.; una grazia squisitamente f.; gusti tipicamente f.; abito f.; arti f.; un’intelligenza tutta f.; linea f., la discendenza...
femminilismo
s. m. [der. di femminile]. – Nel linguaggio medico, presenza di caratteri sessuali secondarî femminili nel maschio, che può dipendere da lesioni, da insufficienza funzionale dell’ipofisi (f. ipopituitarico) o dei testicoli (f....