Pittore statunitense (n. Boulder 1962). Diplomatosi alla scuola d’arte della Yale University nel 1986, si ispira ai maestri del Rinascimento europeo e del primo manierismo, rivisti con l’occhio della cultura [...] nell’estetizzazione forzata e nell’ostentazione di ricchezza. L'abbigliamento costoso e le acconciature alla moda delle figure femminili sono manifesto del potere vuoto delle donne americane. Tra le opere: Park city grill, Stamford after brunch, Bra ...
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Nacque a Bologna, il 15 febbr. 1696 (Bologna, Archivio gener. arcivesc., Registro battesimale della cattedrale), da Antonio e Maddalena Cremaschi; suo padrino di battesimo fu il senatore della città Francesco [...] di canto a Bologna, frequentata anche da Giovanni Battista Martini, il F. nel 1711, ancora adolescente, eseguì parti femminili in due opere di A. Caldara, rappresentate a Roma, in palazzo Ruspoli, in occasione del carnevale.
Debuttò come tenore ...
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Mészáros, Márta
Silvana Silvestri
Regista cinematografica ungherese, nata a Kispest il 19 settembre 1931. Con il suo stile limpido e profondo, basato su dialoghi ridotti al minimo e su un uso ardito [...] legati a valori feudali. Per molti anni ha avuto problemi nel suo Paese proprio a causa dei suoi personaggi femminili, considerati troppo aggressivi, e dell'immagine critica che ha dato della realtà ungherese. All'estero è stata invece apprezzata ...
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Pittore (Sudbury, Suffolk, 1727 - Londra 1788). Allievo a Londra dell'incisore H. Grave lot, si formò studiando Rubens, Van Dyck e i paesisti olandesi e le opere di Fr. Boucher e di H. Fragonard. Ritrattista [...] sua attività coincide con la permanenza a Bath (1759-74) dove acquistò gran fama, come ritrattista (notevoli i ritratti femminili), presso la migliore società britannica. Di questo periodo sono il Ragazzo in blu, forse il suo capolavoro (1770, H ...
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ENGELBERGA (Enghelberga, Angelberga), imperatrice
François Bougard
Figlia del conte di Parma Adalgiso, consorte dell'imperatore Ludovico II, E. fu una delle sovrane più rappresentative dell'epoca carolingia. [...] John H. Mundy, a cura di J. Kirshner-S. F. Wemple, Oxford 1985, pp. 85-102; A. Veronese, Monasteri femminili in Italia settentrionale nell'alto Medioevo. Confronto con i monasteri maschili attraverso un tentativo di analisi statistica, in Benedictina ...
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CRESCENTINI, Girolamo
Maria Borgato
Nato in Urbania (prov. di Pesaro) il 2 febbr. 1762, vi apprese i primi elementi musicali (si ignora chi siano stati i suoi maestri), trasferendosi all'età di dodici [...] il teatro Argentina di Roma, dove il C. grazie alla sua straordinaria voce di sopranista debuttava nel 1778, interpretando ruoli femminili nell'Olimpiade di P. Anfossi e nell'Enea nel Lazio di A. Borroni.
Da questo momento cominciò la rapida ascesa ...
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LUDOVICO (Luigi) d'Aragona, re di Sicilia (Trinacria)
Salvatore Fodale
Nacque a Catania, il 4 febbr. 1338, dal re di Sicilia Pietro II e dalla regina Elisabetta, figlia del duca Enrico (II) di Carinzia.
Lo [...] al trono, giacché, dopo la morte nel 1325 del primogenito Federico, il re aveva avuto fino ad allora solo discendenti femminili. Come scrisse in un documento del 12 febbraio, che esonerava i Catanesi dal pagamento dell'ospitalità ai sovrani e alla ...
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Maura, Carmen
Karel Thein
Attrice cinematografica spagnola, nata a Madrid il 15 settembre 1945. Ha investito nella sua arte le risorse di un vitalismo fiducioso e spregiudicato, ricco di passione, raggiungendo [...] a Pedro Almodóvar, che ha trovato in lei l'interprete perfetta dei suoi più scatenati e irresistibili personaggi femminili.
Cresciuta in una famiglia dell'alta borghesia, compì studi umanistici, laureandosi in lingua e letteratura francese presso l ...
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Arzner, Dorothy
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica statunitense, nata a San Francisco (California) il 3 gennaio 1900 e morta a Palm Desert (California) il 1° ottobre 1979. Fu una [...] of America, di cui era stata la prima donna a far parte. La A. realizzò opere spesso focalizzate su figure femminili che emergono per forza e indipendenza; non è quindi inopportuna una lettura in chiave femminista della sua produzione. A partire dal ...
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Lattuada, Alberto
Stefano Della Casa
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Milano il 13 novembre 1914. Dotato di un robusto e plastico senso della costruzione visiva e di una raffinata cultura [...] (1960), L'amica (1969), Le farò da padre (1974), Così come sei (1978), La cicala (1980), allineando sullo schermo bellezze femminili diversamente acerbe o mature (da Pascale Petit a Clio Goldsmith a Therese Anne Savoy, da Lisa Gastoni a Virna Lisi ...
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femminile
(ant. e poet. feminile) agg. [der. di femmina]. – 1. a. Di femmina, di donna: sesso f.; corpo, animo, psicologia f.; una grazia squisitamente f.; gusti tipicamente f.; abito f.; arti f.; un’intelligenza tutta f.; linea f., la discendenza...
femminilismo
s. m. [der. di femminile]. – Nel linguaggio medico, presenza di caratteri sessuali secondarî femminili nel maschio, che può dipendere da lesioni, da insufficienza funzionale dell’ipofisi (f. ipopituitarico) o dei testicoli (f....