principio dell’handicap Si tratta di un’ipotesi formulata per la prima volta dal biologo Amotz Zahavi per cercare di chiarire in quale modo il processo evolutivo intervenga nella selezione di comportamenti [...] da parassiti) e lo stotting delle gazzelle. Mentre nel primo caso il meccanismo di selezione sessuale è piuttosto evidente (la femmina sceglierà per l’accoppiamento il pavone con la coda più integra e bella), nel secondo caso il comportamento è meno ...
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parassiti
Gabriella D’Ettorre
Giulio Levi
Organismi ‘scrocconi’ causa di molte malattie
I parassiti sono esseri che vivono a spese di altri organismi animali o vegetali, detti ospiti, che ne garantiscono [...] si sviluppa il verme che poi si dirige verso le parti più basse dell’intestino da cui infine esce con le feci. La femmina adulta depone le uova vicino all’orifizio anale, soprattutto di notte, causando un prurito a volte assai fastidioso, ed è facile ...
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Metodi comparativi per lo studio del comportamento
John L. Gittleman
(Department of Ecology and Evolutionary Biology, University of Tennessee Knoxville, Tennessee, USA)
II metodo comparativo, utilizzato [...] colore, alle condizioni di allevamento o alle affinità comportamentali. L'osservazione ha mostrato in modo chiaro che le femmine, fondamentalmente, scelgono in base al colore del corpo più che ai modelli di cura parentale o alle interazioni maschio ...
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Pulci
Giuseppe M. Carpaneto
Vampiri saltatori
L’ordine dei Sifonatteri comprende circa 2.300 specie di piccoli Insetti ematofagi, cioè che si nutrono di sangue. Le pulci, per svolgere questo mestiere, [...]
La vita di una pulce comincia nel buio di una cavità naturale o di una tana scavata in precedenza da un animale. La femmina depone le uova sul fondo della cavità, dove si accumulano detriti, escrementi e resti di cibo a formare un suolo soffice e ...
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Orecchio
Patrizia Vernole
Marco Fusetti
L'orecchio (dal latino auricola, diminutivo di auris, "orecchio") svolge due distinte funzioni: raccoglie e trasmette energia meccanica vibratoria e la trasforma [...] zanzare presenta sulle antenne sottili peli in grado di percepire il ronzio prodotto dal battito delle ali della femmina, riuscendo così a localizzarla; alcuni bruchi, forme larvali di Imenotteri, percepiscono il ronzio delle ali di vespe predatrici ...
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Anatomia
Nome generico di vari orifizi e fori, di dimensioni variabili ma per lo più microscopici, che si aprono sulla superficie di un organo o attraverso cui organi e sistemi comunicano con l’esterno.
In [...] atriale negli Ascidiacei, e nei Taliacei. P. femorali (o inguinali o organi femorali) Formazioni cutanee del maschio e della femmina dei Sauri, situati sulla faccia ventrale delle cosce e nella regione inguinale. Se ne conoscono due tipi: gli organi ...
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Evoluzione culturale
John Tyler Bonner
Introduzione
Con l'espressione 'evoluzione culturale' si intendono comunemente i mutamenti nelle attività culturali, il patrimonio culturale delle società umane. [...] assai elaborato. Seguendo l'ipotesi di Darwin (v., 1871) viene universalmente accettata la tesi secondo la quale è la femmina che sceglie il maschio col piumaggio vistoso, e ciò ha portato in ultimo alle forme straordinariamente elaborate dei maschi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'embriologia sperimentale alla biologia dello sviluppo
Jane Maienschein
Dall'embriologia sperimentale alla biologia dello sviluppo
L'embriologia [...] nascere un figlio maschio per mezzo di una dieta appropriata, o una femmina tenendosi al caldo. La scoperta che, in alcune specie, tutti i il sopravvento e in gran parte sopprime quello della femmina, la quale non sviluppa i normali organi sessuali e ...
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La stima degli intervalli temporali
Melissa Bateson
(Department of Psychology, University of Newcastle, Newcastle upon Tyne, Gran Bretagna)
La stima degli intervalli temporali si riferisce alla capacità [...] sulla quantità di tempo che ha impiegato per manipolare e ingerire due diversi tipi di preda. Facendo un altro esempio, una femmina che dovesse scegliere un partner sessuale all'interno di un lek (o arena nuziale, cioè il luogo dove si aggregano ...
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Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata [...] di animali e in alcuni vegetali a sessi separati si osserva una coppia di c. che differiscono nel maschio e nella femmina, e che sono appunto chiamati c. sessuali (o eterocromosomi), mentre gli altri c. del corredo prendono il nome di autosomi. Si ...
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femmina
fémmina (ant. e poet. fémina) s. f. e agg. [lat. femĭna, della stessa radice di fecundus, quindi propr. «fruttifera»]. – 1. Dal punto di vista biologico si definisce femmina, e si indica col simbolo ♀ l’individuo che produce solo gameti...