FANTUZZI, Giovanni
Alfeo Giacomelli
Nacque a Bologna il 2 dic. 1718 da Scipione e da Orsina del conte Prospero Castelli, quinto di tredici fratelli, ma primo dei maschi effettivamente sopravvissuti: [...] 'episodio del tentato omicidio da parte del marchese C. Bevilacqua di Olimpia Pepoli Grassi, moglie di Carlo, da cui giansenistizzante-gallicano" dell'arcivescovo Malvezzi. È il momento più felice dell'attività pubblica del F. che nel 1769, emarginato ...
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FRUGONI, Carlo Innocenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Genova il 21 nov. 1692 da Giovan Stefano e da Camilla Isola, entrambi patrizi genovesi.
La famiglia, come era peraltro consentito alla nobiltà [...] , il 20 genn. 1731, se pose fine a un periodo felice per il F., generò una fra le più incredibili farse della storia dame (la contessa D. Del Bono, la marchesa M. Bevilacqua), ai quali tutti dedicò un numero sterminato di componimenti poetici. Nel ...
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CASCIOTTI (Casciotto, Casotti, Caciotti, Cagiotti), Bartolomeo
Giancarlo Schizzerotto
Nacque agli inizi del sec. XV in Firenze. Nulla sappiamo della sua infanzia e della sua giovinezza, fino al momento [...] "Saturninus", si riferisce all'Estense, equiparato, per la felicità del suo governo, al mitico reggitore dell'età dell'oro 1442 (ibid., f. 50r; Modena, Bibl. Estense, cod. Bevilacqua 1080, f. 169v; Berlino, Deutsche Staatsbibliothek, cod. Hamilton 495 ...
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DOMENICO da Pistoia
Paola Scarcia Piacentini
Le sole notizie che attualmente si hanno su questo domenicano figlio di Daniello o Daniele da Pistoia sono strettamente legate con la storia della tipografia [...] e Monte di Giovanni, ser Francesco di Piero di S. Felicita, i fratelli Varnucci (M. Levi D'Ancona, Miniatura e stampa nel Quattrocento, Milano 1942, pp. 159-184; M. Bevilacqua, Tipografi ecclesiastici nel Quattrocento, in La Bibliofilia, XI-V ( ...
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DIAMANTINI, Giuseppe
Paolo Bellini
Figlio primogenito di Vincenzo e di Vittoria Amici, nacque a Fossombrone (Pesaro-Urbino) nel 1621. Giunto in età di apprendere l'arte, fu inviato a Bologna ove, stando [...] teste di filosofi, che il D. realizzò per la famiglia Bevilacqua a Verona, opere che il Lanzi (1795-96) definisce sorprendente trascuratezza nei particolari, quasi mai avvertibile per la felicità dell'insieme. È del resto probabile, come ipotizza il ...
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DE STEFANI, Vincenzo
Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Verona il 6 marzo 1859 da Stefano e da Caterina Brizio. Compiuti gli studi classici, fu poi allievo di Napoleone Nani, all'accademia Cignaroli [...] Il racconto, Le buone parole, Questa è la mia felicità) racconta in forme piane, in una sintassi quasi elementare, del 1922, 1924, 1932; oltre che nel 1930 alla Fondazione Bevilacqua La Masa, nel 1935 alla Mostra dei quarant'anni della Biennale ...
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DOTTO (Dotti), Vincenzo
Alessandro Bevilacqua
Nacque a Padova nel 1572 da Ettore e da Samaritana Papafava (Brandolese, 1795, p. 275); di nobile famiglia, ricevette un'istruzione universitaria ed ebbe [...] e a quella più nota dei Giganti (un tempo degli Eroi); lo scalone rappresenta, si può dire, la sintesi più felice tra rispetto della tradizione palladiana-scamozziana e libera sensibilità dell'artista, per cui ab antiquo ebbe lodi e riconoscimenti ...
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Scrittore e regista italiano (Parma 1934 - Roma 2013). Ha pubblicato racconti (La polvere sull'erba, 1955), poesie (L'amicizia perduta, 1961), una cronaca-romanzo (Una città in amore, 1962, su figure ed [...] con l'ambizione di rappresentare una società in crisi. Da segnalare inoltre le singolari opere di narrativa Lettera alla madre sulla felicità (1995) eTu che mi ascolti (2004), incentrate sul tema del rapporto fra madre e figlio, e Il Gengis (2005 ...
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