GIACHERY, Carlo (Carlo Napoleone Luca)
Fabio Cosentino
Figlio di Luigi e di Paola Cerchi, nacque a Padova il 28 giugno 1812. Nel 1818 la famiglia si trasferì a Palermo dove prese in gestione l'hôtel [...] diparte l'arco centrale, si può notare un chiaro riferimento alle opere romane di R. Stern e di L. Canina e a quelle inglesi il 1850 e il 1851, riordinò la casa presso porta Felice, mantenendo lo stile classico preesistente. Inoltre, nel 1853 progettò ...
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Vedi CAPITELLO dell'anno: 1959 - 1994
CAPITELLO
G. Matthiae
S. Donadoni
G. Garbini
Red.
Red.
G. Matthiae
S. Donadoni
G. Garbini
G. Matthiae
È l'elemento sovrapposto alla colonna, all'anta o [...]
(G. Matthiae)
Egitto. - In Egitto può forse non esser felice parlare di "capitello" per indicare quel che in realtà è solo è da aggiungere anche un esempio di Pompei.
L'architettura romana accolse integralmente gli ordini greci e con essi i diversi ...
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PIZZINATO, Armando
Davide Lacagnina
– Nacque a Maniago (Pordenone) il 7 ottobre 1910 da Giovanni Battista e da Andremonda Astolfo. Tutte le biografie dell’artista raccontano di una precoce passione [...] dell’Opera Bevilacqua La Masa) nella sala Napoleonica del Palazzo reale di Venezia. Negli anni romani divise casa per un breve periodo con lo scultore Aurelio De Felice e quindi con Guttuso, che lo ospitò nel proprio studio di piazza Melozzo da Forlì ...
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GIOCCHI (Ciocchi), Ulisse
Sabina Brevaglieri
Figlio di Bastiano, di famiglia benestante, nacque a Monte San Savino fra il 1560 e il 1570. La sua intensa attività per chiese e confraternite della città [...] in un pesante panneggio, si richiama alla cultura figurativa romana di stampo raffaellesco.
Se la presenza dell'abate Silvano 1616 e il 1619, rappresenta uno degli esiti più felici del suo iter artistico.
Fortemente danneggiati durante l'alluvione ...
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PANICONI, Mario
Alessandra Capanna
PANICONI, Mario. – Nacque a Roma il 1° maggio 1904, da Enrico e da Angela Nazzari.
Discendeva da una famiglia di architetti: il nonno, Giacomo, che aveva lavorato [...] fu a carattere religioso. La chiesa di S. Felice da Cantalice a Roma, una delle prime architetture secondo dopoguerra, Roma 2007, p.159; R. Quattrini, Il disegno di scuola romana negli anni Trenta. I progetti di concorso dello studio P. e Pediconi, in ...
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LEOPARDI, Marcello
Susanne Adina Meyer
Non si hanno notizie certe su luogo e data di nascita del L., databile intorno al 1753, come risulta in particolare dall'indicazione presente negli Stati delle [...] cioè al 1786, il L. abitava nella casa romana dello stesso Miselli e del fratello monsignore, estimatori entrambi - C. Fratini, Todi 1999, pp. 80-84; A. Ottani Cavina, Felice Giani 1758-1823 e la cultura di fine secolo, Milano 1999, pp. 35, ...
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Vedi VERONA dell'anno: 1966 - 1997
VERONA (Verona)
L. Beschi
Una tra le più significative città romane della Venetia (Strab., v, 213; Martial., xiv, 195, 1) nell'antichità e tra le più considerevoli, [...] presto dovettero formarsi scuole locali alimentate, per la felice centralità di una posizione dove si incrociavano la vecchia che non esca da limiti ipotetici. Già in età romana il primitivo ponte repubblicano dovette subire un notevole restauro la ...
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PIRANDELLO, Fausto Calogero
Francesco Santaniello
PIRANDELLO, Fausto Calogero. – Nacque a Roma il 17 giugno 1899, terzogenito del drammaturgo premio Nobel per la letteratura Luigi e di Maria Antonietta [...] Nel 1922 si iscrisse alla Scuola d’arte fondata a Roma da Felice Carena e Attilio Selva. Nel 1925 si presentò per la prima volta in pubblico partecipando alla III Biennale romana. L’anno successivo fu ammesso alla XV Esposizione internazionale d’arte ...
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CARAGLIO (Caralio, Caral, de Caraliis), Giovanni Iacopo
Fabia Borroni
Helena Kozakiewicz
Incisore, medaglista, intagliatore di gemme e orefice, nacque nella città di Verona verso l'anno 1505.
La città [...] disegni e di chiaroscuri e nella interpretazione, spesso felice, sia delle opere di Raffaello e dei . 200), è provata anche dal passaggio dei suoi rami ad editori romani per tirature posteriori (le Fatiche d'Ercole, tirate con l'excudit di ...
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GIOVANNI di Bartolo da Siena
Elisabetta Campolongo
Non si conosce la data di nascita di questo orafo senese documentato dal 1364 al 1404.
Si deve a Müntz (1888, al quale si rimanda per i documenti citati [...] orafa senese cui G. diede un suo personale, felice e innovativo contributo di matrice limosina nella realizzazione dei volti vederla spoglia: essa appare vicina ai due esemplari romani, soprattutto per la presenza di smalti traslucidi che ne ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
auspicare
v. intr. e tr. [dal lat. auspicare e auspicari, der. di auspex -pĭcis «auspice»] (io àuspico, tu àuspichi, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Esercitare l’ufficio di àuspice, trarre gli auspìci (con riferimento agli àuspici romani)....