CARAGLIO (Caralio, Caral, de Caraliis), Giovanni Iacopo
Fabia Borroni
Helena Kozakiewicz
Incisore, medaglista, intagliatore di gemme e orefice, nacque nella città di Verona verso l'anno 1505.
La città [...] disegni e di chiaroscuri e nella interpretazione, spesso felice, sia delle opere di Raffaello e dei . 200), è provata anche dal passaggio dei suoi rami ad editori romani per tirature posteriori (le Fatiche d'Ercole, tirate con l'excudit di ...
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GIOVANNI di Bartolo da Siena
Elisabetta Campolongo
Non si conosce la data di nascita di questo orafo senese documentato dal 1364 al 1404.
Si deve a Müntz (1888, al quale si rimanda per i documenti citati [...] orafa senese cui G. diede un suo personale, felice e innovativo contributo di matrice limosina nella realizzazione dei volti vederla spoglia: essa appare vicina ai due esemplari romani, soprattutto per la presenza di smalti traslucidi che ne ...
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BARONI CAVALCABÒ, Gasparo Antonio
Claudio Leonardi
Nacque l'8 genn. 1682 a Sacco, nel Trentino, da Felice e da Antonia Balisti .
La famiglia del B. è la stessa cui appartenne anche, una generazione [...] 1705. Tornato allora in Trentino, fu proprio il Balestra a consigliare Felice B. ad inviare suo figlio a Roma, alla scuola di Carlo l'Assunta.
In quest'opera sono certo presenti i ricordi romani (come sono evidenti in altri lavori, tra i quali ...
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GIOVENALE, Giovanni Battista
Raffaella Catini
Nacque a Roma l'11 nov. 1849 da Benedetto, avvocato, e da Maria Valenziani.
Architetto, ingegnere, restauratore e storico dell'architettura, costituì per [...] il G. attinse con mano particolarmente felice al repertorio formale tardobarocco, sorprendente omaggio 31 s.; G. Giovannoni, Commemorazione di G., in Rendiconti della Pontificia Accademia romana di archeologia, X (1934), pp. 155-163; G. De Angelis D ...
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DELLA GRECA, Felice
Maria Pedroli Bertoni
Nacque a Roma nel 1625 dall'architetto "panormitano" Vincenzo e dalla romana Doralice Ridolfi. Venne battezzato il 16 nov. 1625 in S. Marco, sebbene la famiglia [...] casata: nel settembre 1669 assisteva il Bernini nell'immissione dell'acqua Felice in una casa (C. D'Onofrio, Le fontane di a piazza Colonna, Roma 1964, ad Indicem; V. Golzio, Palazzi romani dalla Rinascita al neoclassico, Roma 1971, pp. 81 s., 151- ...
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FORTI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio del rigattiere Marco Giulio e di Lucrezia Mauri, nacque a Roma nel 1714. La sua formazione di architetto avvenne presso Nicola Michetti, uno dei massimi esponenti [...] chiesa e creò uno dei suoi lavori più felici: il palazzetto di gusto rocaille in via Giulia pp. 77, 89; C.M. Mancini, La stamperia di G.M. Salvioni, in Strenna dei romanisti, XXX (1969), p. 271; L. Salerno - G. Spagnesi, La chiesa di S. Rocco all ...
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CATTANEO, Gaetano
Nicola Parise
Nato a Soncino Cremonese il 20 sett. 1771, compì i propri studi a Milano, dove si era stabilito sin dall'infanzia. Studiò prima lettere e poi pittura, e come pittore [...] le raccolte del duca di Corigliano Saluzzo (già di Felice Caronni), di James Millingen e del marchese Anguissola, ed tunica "allacciata da una larga fascia" che "imita il costume degli Aurighi Romani" (pp. 42-43)e con in capo "quella specie di celata ...
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GREUTER, Matthäus
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Figlio dell'orafo Konrad di Kempten, nacque intorno al 1565-66 probabilmente a Strasburgo, dove il padre è documentato dal 1564 al 1594, anno della morte. [...] Innocenza Grandoni dalla quale ebbe un figlio, Carlo Felice, nato nel 1606 e battezzato nella parrocchia di , Roma 2000, pp. 36, 102; A. Pampalone, in S. Filippo Neri nella realtà romana del XVI secolo. Atti… 1995, a cura di M.T. Bonadonna - N. Del Re ...
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PACCHIAROTTI, Giacomo
Serena Vicenzi
– Nacque a Siena nel 1474 da Bartolomeo di Giovanni e da Elisabetta di maestro Niccolò.
La fama di Pacchiarotti, come dimostrano i numerosi documenti conservati [...] di Giovanni (el Pachia), orbitando nella bottega romana del Pinturicchio, avrebbe preso parte alla decorazione della 47-51).
Furono quelli gli anni della fase artistica più felice di Pacchiarotti che, grazie alle sue collaborazioni, diventò una ...
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CONTI, Vincenzo
Giovanni Romano
Tra le fonti più autorevoli per il tardo manierismo romano il solo Baglione (1642) ricorda il C., con una breve biografia in coda a quella del fratello più anziano Cesare. [...] non è perfetta e non si può decifrare che una felice agilità di mano., non troppo diversa da quella dispiegata Roma. Arte, storia, documenti, Roma 1979, pp. 61 s.; C. Strinati, Quadri romani tra '500 e '600... (catal.), Roma 1979, pp. 20, 24; Storia ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
auspicare
v. intr. e tr. [dal lat. auspicare e auspicari, der. di auspex -pĭcis «auspice»] (io àuspico, tu àuspichi, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Esercitare l’ufficio di àuspice, trarre gli auspìci (con riferimento agli àuspici romani)....