LISIPPO (Λύσιππος, Lysippus)
Pericle Ducati
Scultore greco, nato a Sicione, fiorito all'età di Alessandro Magno. Egli, per età, è il terzo della gloriosa triade di scultori del sec. IV a. C., costituita [...] di questi gruppi sono forse da percepire in rilievi di sarcofagi romani; inoltre è probabile che il gruppo bronzeo di Eracle imberbe fu sempre un artista celebrato, ma certo il periodo felice della sua età dovette essere troncato dalla morte di ...
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La letteratura classica. - Naturale ed essenziale strumento d'arte per ogni forma letteraria dei Greci - almeno del buon tempo, che ogni loro intuizione traducevano in mimesi drammatica, in vita sensibile, [...] con impronte sue. Il dialogo ciceroniano ridà l'humanitas romanamente concepita in idea e in atto, quale venne fuori notata - se ne eccettui il mirabile Ottavio di Minucio Felice, cronologicamente forse il primo scritto cristiano latino, in cui il ...
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Antichissimo è l'uso delle scritture segrete. Erodoto (VII, 139) narra che Demarato riuscì a informare i Lacedemoni del progetto di Serse d'invadere la Grecia facendo pervenire loro un messaggio inciso [...] circostanza favorevole o soccorra un'intuizione particolarmente felice.
Per la decrittazione dei repertorî sopracifrati occorre i segni convenzionali speciali.
Bibl.: C. F. Vesin de' Romani, La cryptographie dévoilée, Parigi 1857; F. W. Kasiski, Die ...
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. La parola greca ἀχρωτήριον è di significato generale e indica ogni parte prominente, come la cima di una montagna, un capo o promontorio, l'estremità di un naviglio, e le stesse estremità di un corpo [...] metà del timpano, e venivano ad essere un felice richiamo della linea orizzontale. L'acroterio centrale LI, p. 320). Il Colini nel suo studio sui frontoni dei templi romani distingue due tipi di acroterî (dato l'uso moderno del nome acroterio, diremo ...
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Strumento costituito da una serie di corde d'ineguale lunghezza, tese secondo una regolare intonazione, contenute fra una cassa di risonanza e una mensola, e destinate ad essere toccate a vuoto col pizzico [...] uso della lira e della cetra tanto presso i Greci quanto presso i Romani rese quasi nulla, o almeno assai rara, la pratica dell'arpa. America; Carlo Bochsa e i due fratelli Giulio e Felice Godefroid, oltre che esecutori famosi, furono rinomati autori ...
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Antico collegio sacerdotale romano, di dodici membri, che secondo una remotissima tradizione rappresentavano i dodici figli di Acca Larentia, e in cui i mitografi riconoscevano una raffigurazione dei dodici [...] capitoline per la salute dell'imperatore e per la felicità ed incolumità dello stato. In caso di morte 2023-2119, 32338-32398; W. Warde Fowler, The religious experience of the Roman people, Londra 1911, p. 489 segg.; G. Howe, Fasti sacerdotum, Lipsia ...
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. Come dice il nome stesso, abbazia (o badia) è un monastero governato da un abate (v.), abitato da monaci o canonici regolari (ordinariamente in numero di almeno dodici, secondo l'esempio di S. Benedetto) [...] per effetto anche di condizioni naturali favorevoli e della felice positura geografica, crebbero a città, alcune di grande , sotto la direzione di monaci; come i maestri romani che Benedetto Biscop, fondatore di Wearmouth, e Wilfrido chiamarono ...
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UNNI (Hiun, Hunni, Chuni)
Giovanni Battista PICOTTI
La storia degli Unni è abbastanza sicura soltanto per meno d'un secolo, da quando, intormo al 370 d. C., apparvero nelle steppe del Don fino al disciogliersi [...] e devasta la Mesia; finché, abbandonato per le accorte promesse dei Romani da gran parte dei suoi, è costretto a ritirarsi con gravi perdite trono a Valentiniano III. E, se il magister militum Felice ha tolto agli Unni la Pannonia (427), Aezio la ...
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Figlio di Clinia da Sicione nel Peloponneso. Nato circa il 275, morto il 213 a. C.
Il primo atto d'importanza storica compiuto da Arato fu l'accessione della sua città, Sicione, alla lega degli Achei. [...] Egina, Ermione e Fliunte (in tutto kmq. 1900). Ma il felice successo fu infirmato dal fatto che i comuni arcadici (Tegea, Pavia 1914; A. Ferrabino, Arato di Sicione e l'Idea federale, Firenze 1921; G. De Sanctis, Storia dei Romani, IV, Torino 1923. ...
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MARCIONE
Mario Niccoli
. Una delle personalità più interessanti del cristianesimo nel sec. I alla quale si . riporta un movimento, il più vasto e pericoloso, prima delle controversie ariane, che abbia [...] Harnack. La rottura definitiva fra M. e la comunità romana (data che i marcioniti celebreranno poi come quella della fondazione Il Harnack ha fatto anche un tentativo (certo meno felice degli altri già ricordati) di ricostruzione raccogliendo tutti i ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
auspicare
v. intr. e tr. [dal lat. auspicare e auspicari, der. di auspex -pĭcis «auspice»] (io àuspico, tu àuspichi, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Esercitare l’ufficio di àuspice, trarre gli auspìci (con riferimento agli àuspici romani)....