Musicista (Arezzo 1623 - Firenze 1669). Studiò a Roma, con A. M. Abbatini e forse anche con A. Carissimi. Frate minore, fu maestro a Volterra, Lucca, Firenze. Fin dall'Orontea (1649) e dal Cesare amante [...] (1651), il C. sentì l'attrazione degli stili operistici romani e veneziani, e più ancora nell'Argia data a Inns bruck unità. Al decennio 1655-65 seguono i due anni "viennesi" di felice creazione. Il C. lavora per quella corte, offrendole tra l'altro ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] , secondo alcuni, anche il Fiore, libera riduzione del Roman de la Rose in 232 sonetti, fatta con abilità , 92). Fu un sogno del poeta quell'era di pace e di felicità che Roma avrebbe procurato alla terra coi due soli che avrebbero illuminato l'uno ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] il G. Ghārib (m. 1750), il G. ed-Dukhān (il Porphyrites mons dei Romani; m. 1670), il G. esh-Shāyib che è la più alta montagna dell'Egitto ( anche Rîe-Harahte-Atûm o Atûm-Rîe-Harahte. Più felice fu forse la risoluzione di stimare queste divinità come ...
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ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] varate nel 1913-14 a Fiume e Trieste e assegnate dal trattato di pace alla Romania. Sono unità da 260 tonn. e 24 nodi, armate con 2/66 e con Ion Slavici (1848-1925), osservatore attento e felice descrittore del piccolo mondo primitivo, laborioso e ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] dello stato che si spiega in ordine al bene e alla felicità comune. E questo è solo possibile se l'uguaglianza tra et iure, 6 pr.; ibid.,1,2) e in particolare della civitas romana, o, contrapposto a ius naturale, quei principî che sono proprî di una ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] del Seicento, sulle rive dell'Arno la fastosa grandiosità delle costruzioni principesche romane.
Ma sullo scorcio del Settecento Gaspare Maria Paoletti armonizzò felicemente le tendenze neoclassiche con la tradizione locale, tanto nel cortile del ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] di direzione e di responsabilità politica e sociale, e respinsero i Romani verso uno stato di soggezione e di povertà, dove la vita , che si sostituisce al latino più o meno felicemente classicheggiante dell'età carolina e ottoniana. Lingua viva; ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Federico CHABOD
Di media statura, magro, "bianco come la neve", ma col capo "che pare veluto nero"; "savio et prudente" nell'estimazione dei colleghi d'ufficio, commendato dai superiori [...] e la realtà presente ("E se il giudizio dei Romani merita di essere commendato, tanto il vostro merita di tener accese le lampade alla Madonna. Proprio per questo la figura meno felice è, forse, quella di Lucrezia: la quale da castissima e onestissima ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] era una forza sociale e politica in divenire.
Francia per gli scrittori romani del sec. III e IV era stata la zona sulla destra del ch'è la prolissità e la sciatteria, ma animato da scene felici di artigiani e di pastori, sì da evocare un largo sfondo ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] Di fronte a un papa che desidera il suo aiuto contro Romani e Normanni, ma si sente superiore a lui, il Barbarossa Basilea e dal breve scisma provocato da questo con l'elezione di Felice V, di cui approfittarono le fazioni nobiliari per una ripresa di ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
auspicare
v. intr. e tr. [dal lat. auspicare e auspicari, der. di auspex -pĭcis «auspice»] (io àuspico, tu àuspichi, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Esercitare l’ufficio di àuspice, trarre gli auspìci (con riferimento agli àuspici romani)....