MATEMATICA
Federico Enriques
Matematica, o matematiche (gr. τὰ μαϑηματικά da μάϑημα "insegnamento") significa originariamente "disciplina" o "scienza razionale". Questo significato conferirono alla [...] ulteriori e decadenza nel periodo ellenistico (p. 547); 6. Trasmissione attraverso i Romani (p. 548); 7. Alto Medioevo (p. 548); 8. Le matematiche , per verità, porge uno sviluppo non troppo felice), sì anche la scienza naturale, in specie la ...
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Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] tracce sostanziali delle sue origini sincretiche greco-romane-egizie.
Sebbene il calendario giuliano fosse mondo di Hveen era un'azienda efficiente, anche se non sempre felice per tutti coloro che in essa vivevano. Tycho acquisì rapidamente la ...
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Razionalità
Jon Elster
Introduzione
Il concetto di razionalità è, assieme a quello di giustizia sociale, uno dei concetti normativi fondamentali impiegati nelle scienze sociali. Intuitivamente, essere [...] perché sia l'una che l'altra tendono a rendere meno felice la vita di un individuo nel suo complesso.
Per lo più fenomeno già descritto da Paolo di Tarso, allorché scrive nella Epistola ai Romani (7,19): "perché io non faccio quello che voglio, ma al ...
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Scienza greco-romana. Archimede
Reviel Netz
Archimede
Archimede è l’unico dei matematici greci di cui abbiamo notizie storiche; questa eccezionalità è dovuta in parte ai risultati da lui ottenuti, [...] al di fuori della matematica risale all’assedio da parte dei Romani della sua città natale, Siracusa, durante la Seconda guerra punica, nella loro semplicità, e per l’organizzazione particolarmente felice da lui ideata, Spirali si può considerare la ...
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PACIOLI, Luca
Francesco Paolo Di Teodoro
PACIOLI, Luca. – Nacque a Sansepolcro (allora Borgo Sansepolcro), presso Arezzo, attorno al 1446-48, da Bartolomeo, piccolo allevatore e coltivatore, e da Maddalena [...] Fra Luca non dovette aver visto gli edifici bramanteschi romani (il tempietto di S. Pietro in Montorio, scienze, 1989, pp. 72-79; A. Rossi, Omaggio all’alfabeto. FeliceFeliciano, L.P., Giovannino de’ Grassi, Giuseppe Maria Mitelli, presentazione di ...
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Scienza greco-romana. Scienza e istituzioni nella Tarda Antichita
Ilsetraut Hadot
Scienza e istituzioni
La matematica
Le quattro scienze matematiche ‒ aritmetica, geometria, astronomia e musica, riunite [...] Tolomeo, non ce ne sono stati né fra i Greci né fra i Romani. Del I sec. d.C. possediamo una Chorographia, scritta sotto forma di tradusse in latino. Anche un altro medico africano, Cassio Felice (V sec.), lavorò a traduzioni di opere mediche greche ...
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L'Ottocento: matematica. Babbage e le origini del calcolo automatico
John Fauvel
Babbage e le origini del calcolo automatico
Il calcolatore elettronico programmabile, nella sua forma attuale, è figlio [...] della macchina alle differenze non ebbe tuttavia un esito felice. A parte le difficoltà intrinseche, sia intellettuali sia meccaniche come quelle che Erone o altri ingegneri greci e romani costruivano come giochi o meraviglie. Concentrarsi in maniera ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
auspicare
v. intr. e tr. [dal lat. auspicare e auspicari, der. di auspex -pĭcis «auspice»] (io àuspico, tu àuspichi, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Esercitare l’ufficio di àuspice, trarre gli auspìci (con riferimento agli àuspici romani)....