BOVIO, Giovanni
Alfonso Scirocco
Nacque a Trani il 6 febbr. 1837, quinto dei sei figli di Nicola. e Chiara Pasquino. Non seguì un corso regolare di studi, non tanto per le disagiate condizioni economiche [...] il 5 maggio 1883 nel congresso di Bologna il Fascio della democrazia, il B. nell'agosto, con Andrea Costa e FeliceCavallotti, fu eletto a formarne il comitato centrale, che durò in carica fino al congresso di Firenze del novembre 1885, quando ...
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GALANTE GARRONE, Alessandro
Paolo Borgna
Gli anni della formazione, la famiglia, l'interventismo democratico
Nacque a Vercelli il 1° ottobre 1909, secondogenito di Luigi Galante e di Margherita Garrone.
Insieme [...] , Milano 1973; G. Garrone - E. Garrone, Lettere e diari di guerra, con introduzione di A. Galante Garrone, Milano 1974; FeliceCavallotti, Torino 1976; G. Salvemini, Scritti vari. 1900-1957, a cura di G. Agosti - A. Galante Garrone, Milano 1978 ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] nel 1910 a Castelfranco, la cui fama è interamente legata al duello nel corso del quale nel 1898 uccise FeliceCavallotti, manca ancora un lavoro d'insieme che ne analizzi l'attività in campo giornalistico, pubblicistico e politico. Una buona ...
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L’Italia al femminile
Simonetta Soldani
Le molte incisioni e stampe popolari dedicate ai cortei festanti che tra il marzo e il novembre del 1860 mossero verso i luoghi deputati a sancire, con la forza [...] ’approvazione che fece scalpore soprattutto per la prontezza con cui uomini-simbolo della democrazia come Aurelio Saffi e FeliceCavallotti, Alberto Mario e Giovanni Bovio si preoccuparono di esplicitare il loro dissenso. È vero invece che nel corso ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] del Grande Oriente d’Italia del 1864), ma anche l’evoluzione del repubblicanesimo e il nuovo radicalismo di FeliceCavallotti. Si moltiplicarono le società del libero pensiero, nel cui ambito prese piede addirittura l’idea di un «anticoncilio ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] e dell’azione diretta continuarono ad essere all’ordine del giorno. In una lettera a Marcora del 2 maggio 1860, FeliceCavallotti affermava che l’unificazione non avrebbe dovuto essere tutta opera del governo costituzionale, «anzi, se la nazione si ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] così la prima grande prova del nuovo regno fu affrontata in modo non felice. Oltre il Mincio, a Custoza, il 24 luglio 1866 in un partito e nel gruppo parlamentare; qualche democratico alla Cavallotti restò isolato. Il popolo sentì che la guerra ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] dove di Crispi si affigurava un ritratto non moralistico alla Cavallotti (quindi, senza retroscena di corte e d'alcova, la giovinezza torinese e radical-socialista del F., A. Cavaglion, Felice Momigliano,Bologna 1988, pp. 62 ss.; A. Casali, Claudio ...
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GRIPPO, Pasquale
Giulia Caravale
Nacque a Potenza il 12 dic. 1845 da Gerardo e Angela Biscione. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Napoli, si laureò a soli 17 anni (Cilibrizzi) [...] sulla richiesta di autorizzazione a procedere contro G. De Felice Giuffrida per la rivolta dei Fasci siciliani; la commissione, cinque nominata per giudicare le accuse mosse da F. Cavallotti a Crispi: la commissione escluse che si dovesse procedere ...
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bardo
s. m. [dal lat. bardus, d’origine celtica]. – 1. Nome che designa gli antichi poeti cantori dei popoli celti, simili agli aedi dei Greci; scomparsi dalla Gallia dopo la conquista romana, sopravvissero fino al sec. 17° nell’Irlanda, e...