OSTETRICIA (XXV, p. 737; App. II, 11, p. 470; III, 11, p. 334)
Adriano Bompiani
Nel decennio trascorso, l'o. si è sviluppata lungo vari filoni di ricerca e clinico-assistenziali, qui schematicamente [...] . McDonald, 1963; E. Diczfalusy e S. Mancuso, 1969); d) conversione di aliquote del deidroepiandrosterone da parte del fegato fetale (E. Bolte e coll., 1969); conversione del 16α - deidroepiandrosterone in estriolo a livello placentare (K. Ryan, 1959 ...
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IPOFISI (XIX, p. 485)
Ettore CUBONI
Fisiologia. - Ognuna delle tre parti dell'ipofisi o ghiandola pituitaria (lobo anteriore, intermedio e posteriore) elabora ormoni suoi proprî; dei 28 complessivamente [...] abnome, è causa delle "iperglicemie preipofisarie", caratterizzate da insulinoresistenza e da livelli relativamente alti del glicogeno nel fegato e nei muscoli.
b) Ormoni del lobo intermedio: 1) Intermedina o melanoforormone, che provoca l'espansione ...
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Vicino Oriente antico. La cura del corpo
Marten Stol
Danielle Cadelli
Lucio Milano
La cura del corpo
La medicina: il trattamento terapeutico
di Marten Stol
L'espressione 'medicina babilonese' è comunemente [...] e muscoli. Organi interni considerati importanti erano i polmoni, la bile, l'intestino, i reni e la milza (mai il fegato).
I Babilonesi non avevano le nostre categorie nosologiche e le loro "mani" comprendevano problemi fisici e mentali molto diversi ...
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Fisiologia
Bernardino Fantini
La fisiologia è la scienza che indaga le funzioni degli organismi viventi, animali e vegetali, e mira a conoscere le cause, le condizioni e le leggi che determinano e regolano [...] e assicurare le possibilità di sviluppo, di nutrizione e di resistenza ai fattori nocivi alla salute. Secondo Galeno, il fegato ha la funzione di assorbire il nutrimento, trasformato attraverso la 'cozione' in sangue che, trasportato nel cuore, passa ...
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Siero
Daniela Caporossi
Il termine siero (derivato del latino serum, "parte acquosa del latte") indica la parte di un liquido organico che rimane fluida dopo la coagulazione. In anatomia viene chiamata [...] sierico, il fibrinogeno e le immunoglobuline IgG, IgA, IgM. Per quanto riguarda il sito di produzione di tali proteine, il fegato è presumibilmente l'unico produttore del fibrinogeno e delle albumine. Anche gran parte delle α- e β-globuline sono di ...
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Uso patologico di bevande alcoliche con conseguenze mediche e sociali. Dal punto di vista medico si distinguono: a. acuto (intossicazione alcolica), e a. cronico. In quest’ultimo caso, va fatta un’ulteriore [...] la mucosa gastrica e intestinale, l’alcol raggiunge il torrente circolatorio, dove per il 90% è metabolizzato nel fegato, che appare anche il principale bersaglio dei danni indotti dal consumo cronico (steatosi, epatite e cirrosi); altre patologie ...
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Altro nome della vitamina B6, detta anche adermina e in passato piridossina (2-metil-3-ossi-4,5-diossimetilpiridina). Abbonda nel lievito e nella pula di riso insieme con i suoi derivati piridossale, piridossammina [...] a 1-2 mg il suo fabbisogno giornaliero (alimenti ricchi di p. sono i lieviti, il nasello, il fegato di bue). Acido piridossalfosforico Derivato monofosforico del piridossale, di cui rappresenta la forma biologicamente attiva. Costituisce il coenzima ...
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Tomografia
Roberto Passariello
Bruno Beomonte Zobel
Massimo Gallucci
Carlo Masciocchi
Alberto Del Guerra
Tomografia a risonanza magnetica nucleare di Roberto Passariello, Bruno Beomonte Zobel, Massimo [...] tempo di rilassamento spin-reticolo) e T2 estremamente lunghi e perciò molto diversi da altre lesioni occupanti spazio nel fegato. Caratteristicamente appaiono come zone di netta ipointensità nelle sequenze a TR e TE brevi, mentre nelle sequenze a TR ...
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Piccole molecole appartenenti alla classe delle citochine, in grado di influenzare eventi biologici che avvengono localmente o a distanza.
Durante lo sviluppo del sistema immunitario, le cellule T e i [...] di progenitori midollari, agendo sul centro di regolazione della febbre e stimolando il rilascio di proteine di fase acuta dal fegato e locale favorendo l’attivazione di cellule effettrici dell’immunità; l’IL-2, che è il più potente fattore di ...
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Fisiologo (Saint-Julien 1813 - Parigi 1878). Nato da famiglia di modesti agricoltori, frequentò scuole religiose a indirizzo prevalentemente umanistico. Diciannovenne lavorò come apprendista in una farmacia; [...] , come le piante, hanno capacità di formare polisaccaridi indipendentemente dalla natura dell'alimento; nel 1857 estrasse dal fegato il glicogeno, completando le sue osservazioni. Altre ricerche degne di particolare ricordo furono gli studî sui nervi ...
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fegato
fégato s. m. [lat. ficātum, in origine termine di cucina, propr. iecur ficatum, calco del gr. ἧπαρ συκωτόν «fegato (d’animale) ingrassato coi fichi»; il passaggio da ficātum piano a fégato sdrucciolo è un caso tipico di ritrazione dell’accento]....
epatico
epàtico agg. [dal lat. hepatĭcus, e questo dal gr. ἡπατικός, der. di ἧπαρ -ατος «fegato»] (pl. m. -ci). – 1. a. Del fegato, pertinente al fegato: malattie e.; insufficienza e.; cirrosi e.; ascesso e., lo stesso che epatite suppurativa;...