urea Composto chimico, H2NCO−NH2, che si può considerare come l’ammide dell’acido carbammico o la diammide dell’acido carbonico.
Caratteri generali
L’u. rappresenta una delle forme a bassa tossicità [...] e Teleostei) si proteggono dall’azione tossica dell’ammoniaca trasformandola, nel fegato, in u. (ureotelismo). L’u. viene sintetizzata enzimaticamente all’interno del fegato, e poi secreta nel sangue e sequestrata dai reni per essere escreta ...
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Medico e botanico (L'Aia 1638 - Amsterdam 1731). Conseguito il dottorato in medicina a Leida nel 1664 e pubblicato uno studio sulle valvole dei vasi linfatici (1665), divenne lettore di chirurgia [...] 1696-1701). Polemizzò con R. de Vieussens, J. J. Rau e G. Bidloo. A M. Malpighi, che aveva descritto la struttura ghiandolare di fegato e cervello, contestò il valore delle sue osservazioni, forse perché ingannato dalle proprie tecniche preparatorie. ...
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Biochimico e farmacologo statunitense, nato a Shangai il 6 aprile 1920. Nel 1992 gli è stato conferito il premio Nobel per la medicina o la fisiologia insieme a E.G. Krebs, per gli studi sul ruolo svolto [...] ; la fonte energetica necessaria a tale meccanismo è fornita dal glucosio, rilasciato dal glicogeno. Il glicogeno si accumula nel fegato, dove è utilizzato per mantenere al livello normale la glicemia, e nei muscoli per l'espletamento del lavoro ...
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SPONDILITE (XXXII, p. 408)
Francesco Delitala
Le odierne statistiche consentono di confermare che trattasi della più frequente fra tutte le localizzazioni ossee della tubercolosi. È probabile che a causa [...] che trovano nei tramiti fistolosi la via d'ingresso nell'organismo e portano rapidamente alterazioni del rene e del fegato, vengono dominate con una certa sicurezza mediante le medicature alla penicillina. Occorre iniettare tutti i giorni una certa ...
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ghiandole
Maurizio Imperiali
Laboratori dell'organismo per la produzione di sostanze utili
Le ghiandole sono un po' come laboratori chimici, perché hanno il compito di produrre sostanze necessarie al [...] ipofisi, posta alla base del cranio, o grandi come il fegato. Però non è in base alle dimensioni che vengono classificate cavità corporea o direttamente all'esterno: per esempio, il fegato versa la bile nell'intestino, le ghiandole salivari versano la ...
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Il corpo e le età della vita
Giulio Seganti
Gabriella Marrocco
Antonio Capurso
Dalla nascita all'età adulta
di Giulio Seganti, Gabriella Marrocco
L'età adulta viene raggiunta al compimento dello [...] settimana di gestazione e termina verso la fine del terzo mese; la seconda inizia verso il 2°-3° mese a livello del fegato e della milza, raggiunge il massimo sviluppo verso il 4° mese e si riduce gradualmente nei mesi successivi fino a cessare dopo ...
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Le civilta precolombiane. La medicina azteca
Bernard Ortiz de Montellano
La medicina azteca
Chiamiamo azteca quella civiltà di lingua nahuatl che, stanziata nel bacino messicano con il suo centro a [...] colpe in modo sufficientemente adeguato.
La terza forza animista, l'ihiyotl ('il soffio, la respirazione'), era situata nel fegato ed era collegata alle passioni, alle sensazioni e al vigore. La moderazione e una vita virtuosa conducevano al cemelli ...
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BERTRANDI, Giovanni Ambrogio
Domenico Celestino
Nato a Torino il 17 ott. 1723 da Giuseppe, chirurgo flebotomo, frequentò le lezioni di fisica sperimentale che il padre Garo dei utinimi svolgeva all'università [...] Taurinorum 1748.
Nella prima parte delle opera descrisse,tra l'altro, il legamento sospensore e la capsula del fegato, e affermò chele scarse conoscenze che allora si avevano sulla struttura di questo viscere non consentivano di considerarlo un ...
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cellule staminali
Margherita Fronte
Cellule aperte a ogni destino
Le cellule staminali potrebbero guarire molte malattie per le quali oggi non c'è ancora una cura, in particolare le malattie degenerative. [...] , le cellule potrebbero essere 'convinte' a diventare neuroni; se servono cellule del fegato, invece, si farà in modo che diventino epatociti, ossia cellule del fegato e così via. Trapiantate in un organo danneggiato, le cellule staminali potrebbero ...
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Medico, fisico (Dieppe 1622 - Parigi 1674). Trasferitosi a Parigi nel 1642, entrò in contatto con i circoli scientifici pascaliani che avrebbero dato vita all'Accademia delle scienze (1666). Osteggiato [...] nel tratto superiore della vena cava, P. diede un decisivo contributo alla demolizione dell'idea secolare dell'assorbimento epatico del chilo e al pregiudizio scientifico che attribuiva al fegato un ruolo centrale nella circolazione sanguigna. ...
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fegato
fégato s. m. [lat. ficātum, in origine termine di cucina, propr. iecur ficatum, calco del gr. ἧπαρ συκωτόν «fegato (d’animale) ingrassato coi fichi»; il passaggio da ficātum piano a fégato sdrucciolo è un caso tipico di ritrazione dell’accento]....
epatico
epàtico agg. [dal lat. hepatĭcus, e questo dal gr. ἡπατικός, der. di ἧπαρ -ατος «fegato»] (pl. m. -ci). – 1. a. Del fegato, pertinente al fegato: malattie e.; insufficienza e.; cirrosi e.; ascesso e., lo stesso che epatite suppurativa;...