LORETA, Pietro
Stefano Arieti
Nacque a Ravenna il 10 luglio 1831 dal nobile Nicola e da Teresa Masolini di Imola. Frequentò le scuole secondarie a Bologna, ove la famiglia si era trasferita. Attratto [...] 26 ag. 1887, con l'aiuto di B. Nigrisoli, effettuò la prima asportazione di una cisti da echinococco del fegato, praticando una resezione del lobo sinistro dell'organo seguita da una complessa sutura per evitare possibili emorragie e procedendo poi ...
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vena anatomia e medicina Vaso sanguigno in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore. Il sistema venoso ha origine dai capillari arteriosi per mezzo di esili vasi [...] resezione di tronchi venosi, l’asportazione di grossi trombi, la sclerotizzazione del lume venoso. Malattia venoocclusiva del fegato Grave forma di sofferenza epatica, con necrosi degli epatociti e fibrosi evolvente spesso in cirrosi, determinata da ...
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medicina Quadro morboso determinato fondamentalmente da 2 tipologie di agenti infettivi: Salmonella typhi e taluni microrganismi del genere Rickettsia. T addominale Malattia infettiva e contagiosa acuta [...] tale tramite il torrente circolatorio, invadendo tutto l’organismo, fissandosi e moltiplicandosi in vari tessuti (linfonodi, milza, fegato ecc.). Segue una seconda batteriemia che coincide con l’inizio clinico della malattia e precede l’eliminazione ...
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Ormone ipoglicemizzante secreto dalle cellule delle isole di Langerhans del pancreas, isolato da F.G. Banting e C.H. Best nel 1921. Nel 1954 F. Sanger definì la struttura molecolare dell’i. di bue. L’i. [...] l’i. influenza la glicogenogenesi, la sintesi lipidica nel fegato e nel tessuto adiposo. Nel diabete mellito funge da scomparsa della glicosuria, favorisce l’accumulo del glicogeno nel fegato e completa la combustione dei grassi, eliminando lo stato ...
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Cellule che costituiscono una componente fissa del tessuto connettivo lasso ed esplicano funzioni di natura fagocitaria nei confronti di numerosi antigeni, insieme con i macrofagi (cellule migranti), che [...] . Nell’ambito delle istiocitosi, figurano anche una forma ‘maligna’ (a carattere marcatamente neoplastico, coinvolgente midollo osseo, fegato e milza e con i. ad azione eritrofagocitaria) e una ‘polmonare’, assai rara e a evoluzione fibrotica ...
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Anatomopatologo, nato a Verona il 2 agosto 1866, morto a Pisa il 18 marzo 1938. Laureatosi all'università di Torino, vi fu assistente e aiuto nell'istituto di anatomia patologica diretto da P. Foà. Libero [...] ghiandole sudorifere in rapporto alle alterazioni renali, sull'anafilassi, sull'encefalite postvaccinica, sull'infarto adiposo del fegato, ecc. Nel campo della patologia sperimentale: sulla rapida comparsa del grasso negl'infarti renali, sui sieri ...
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OLEANDOMICINA
Franco SCANGA
È un antibiotico isolato da B. A. Sabin e collaboratori da un ceppo di Streptomyces antibioticus, coltivato in anaerobiosi; per la struttura chimica e per il comportamento [...] , raggiungendo in 2-3 ore la massima concentrazione nel sangue; si distribuisce elettivamente in alcuni organi come fegato, polmone e milza; passa anche nel liquido pleurico ed ascitico, mentre attraversa scarsamente la barriera emato-encefalica ...
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Dal concepimento alla nascita
Claudio Giorlandino
Il concepimento L'uomo, come gli altri animali, garantisce la continuità della sua specie nel tempo e la trasmissione delle sue caratteristiche alle [...] a partire dalla decima settimana di sviluppo, il fegato svolge un'importante funzione emopoietica, producendo i globuli rossi del cieco, che si colloca sotto il lobo destro del fegato. Da questa sede il cieco nei giorni successivi raggiunge la ...
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DOGLIOTTI, Giulio Cesare
Ermanno Ferrario
Nato ad Alba (Cuneo) il 14 marzo 1906 da Luigi, medico, e Clotilde Ferrara Bardile, si laureò in medicina e chirurgia presso l'università di Torino nel 1929.
Frequentò [...] cuore e tra polmone e cuore, che costituirono l'argomento di due importanti relazioni: Correlazioni fisiopatologiche e cliniche tra fegato e circolo nello scompenso cardiaco, all'XI congr. naz. della Soc. ital di gastroenterol. tenuto a Roma nel 1954 ...
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CLEMENTI, Gesualdo
Bruno Brundisini
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Nacque a Caltagirone (prov. di Catania) il 25 apr. 1848 da Pasquale e da Silvia Criscimone.
Nel 1871si laureò in medicina e chirurgia presso l'università di Napoli, [...] uno studio sulla possibilità di realizzare l'emostasi epatica, al quale era stato indotto dalla necessità di operare la resezione di un tratto di fegato nel corso di un intervento sull'intestino (Importanza della emorragia nella resezione diretta del ...
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fegato
fégato s. m. [lat. ficātum, in origine termine di cucina, propr. iecur ficatum, calco del gr. ἧπαρ συκωτόν «fegato (d’animale) ingrassato coi fichi»; il passaggio da ficātum piano a fégato sdrucciolo è un caso tipico di ritrazione dell’accento]....
epatico
epàtico agg. [dal lat. hepatĭcus, e questo dal gr. ἡπατικός, der. di ἧπαρ -ατος «fegato»] (pl. m. -ci). – 1. a. Del fegato, pertinente al fegato: malattie e.; insufficienza e.; cirrosi e.; ascesso e., lo stesso che epatite suppurativa;...