sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] dal naso-faringe, laringe-trachea, polmoni; il s. digerente comprende bocca, faringe, esofago, stomaco, intestino e ghiandole annesse (fegato, pancreas ecc.); al s. circolatorio appartengono il cuore, le arterie, i capillari, le vene; il s. nervoso è ...
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Gruppo di enzimi, appartenente alla classe delle ossidoreduttasi, che catalizzano reazioni di ossidazione specializzata nelle quali solo uno degli atomi della molecola biatomica di ossigeno viene incorporato [...] m. presente nel cervello e nel midollo surrenale dei mammiferi, le m. di fenoli presenti in batteri, piante, insetti, fegato e pelle dei mammiferi.
Nell’uomo, la più importante m. è la cosiddetta m. contenente citocromo P450, presente soprattutto nei ...
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(o diamine) Composti chimici, alifatici o aromatici, contenenti due gruppi amminici −NH2. Le d. alifatiche si preparano in modo analogo alle monoammine; hanno l’odore caratteristico delle ammine superiori, [...] organismi animali vengono sintetizzate in misura rilevante in tutti quei tessuti in fase di crescita (per es., nel fegato rigenerante) e nelle cellule con elevata velocità di proliferazione (cellule tumorali), per le quali costituiscono un fattore ...
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Chimica
Prodotto ottenuto trattando cellulosa con acido solforico piuttosto concentrato; è sostanza colloidale che per diluizione con acqua diviene gelatinosa. Se al trattamento precedente si sottopone [...] a volte un condizionamento ereditario. Le più frequenti localizzazioni dell’amiloidosi si presentano nella milza, nel fegato, nei reni, nelle linfoghiandole, nelle capsule surrenali. Le parti colpite appaiono variamente aumentate di volume, indurite ...
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Ormone ipoglicemizzante secreto dalle cellule delle isole di Langerhans del pancreas, isolato da F.G. Banting e C.H. Best nel 1921. Nel 1954 F. Sanger definì la struttura molecolare dell’i. di bue. L’i. [...] l’i. influenza la glicogenogenesi, la sintesi lipidica nel fegato e nel tessuto adiposo. Nel diabete mellito funge da scomparsa della glicosuria, favorisce l’accumulo del glicogeno nel fegato e completa la combustione dei grassi, eliminando lo stato ...
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Derivato principale della cobalammina o vitamina B12; non è la forma che si trova in natura, ma quella ottenuta dai processi di estrazione e la più usata in terapia. È costituita da un anello corrinico, [...] agli agenti riducenti e ossidanti, all’alcalinità o all’eccessiva acidità dell’ambiente, e a numerosi fattori chimici. Si estrae dal fegato (l’organo che ne è più ricco) o da colture di microrganismi che ne operano le sintesi. Il suo assorbimento ...
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Processo di decomposizione cui vanno soggette, in determinate condizioni, le sostanze organiche. Nel quadro della degradazione della materia organica, la p. svolge una funzione fondamentale, in quanto [...] secreti ecc.; i prodotti della p. non superano la barriera intestinale: solo alcuni sono assorbiti e sono trasformati dal fegato in prodotti poco tossici (indacano ecc.) e poi eliminati con le urine. Putrescina Composto chimico, di formula NH2(CH2 ...
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Introduzione di uno o più radicali acetile in un composto organico, al posto di un atomo di idrogeno unito a uno di ossigeno, di azoto o di carbonio. Si compie di solito riscaldando il composto con acido [...] , per cui la reazione di a. costituisce un processo di disintossicazione. Le reazioni di a. avvengono prevalentemente nel fegato secondo un meccanismo comune: l’agente acetilante è l’acetato attivo (acetilcoenzima A) e il trasferimento dell’acetile ...
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Chimica
Trattamento di decomposizione che si fa subire a sostanze naturali a opera di reattivi chimici, del calore, della pressione (come, per es., al legno quando lo si tratta con bisolfito di calcio [...] , trasverso, discendente o sigmoideo, intestino retto) e l’ano. Ghiandole annesse al d. sono: le ghiandole salivari, il fegato e il pancreas.
Il processo digestivo
La masticazione e la concomitante insalivazione, che trasformano il cibo in bolo ...
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Anatomia e medicina
Robusta membrana muscolare e tendinea che separa nei Mammiferi la cavità toracica da quella addominale. Prende origine dal sistema dei muscoli retti addominali ed è ritenuto di natura [...] ). Gli organi che più frequentemente si erniano sono, in ordine di frequenza, lo stomaco, il colon, l’ileo, l’omento, il fegato, la milza, il pancreas. I disturbi che ne derivano variano moltissimo per entità e per caratteri secondo i casi: accanto a ...
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fegato
fégato s. m. [lat. ficātum, in origine termine di cucina, propr. iecur ficatum, calco del gr. ἧπαρ συκωτόν «fegato (d’animale) ingrassato coi fichi»; il passaggio da ficātum piano a fégato sdrucciolo è un caso tipico di ritrazione dell’accento]....
epatico
epàtico agg. [dal lat. hepatĭcus, e questo dal gr. ἡπατικός, der. di ἧπαρ -ατος «fegato»] (pl. m. -ci). – 1. a. Del fegato, pertinente al fegato: malattie e.; insufficienza e.; cirrosi e.; ascesso e., lo stesso che epatite suppurativa;...