Gruppo eterogeneo di sostanze riunite dalla caratteristica comune di essere insolubili in acqua e solubili nei solventi organici (cloroformio, benzolo, etere ecc.). A seconda della loro struttura vengono [...] eccessiva metabolizzazione dei l., quale si verifica nel digiuno prolungato e nel diabete, l’acetil-CoA viene trasformato nel fegato in acetoacetato e 3-idrossibutirrato, cioè nei cosiddetti ‘corpi chetonici’. La biosintesi dei l., a differenza della ...
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zinco Elemento chimico, metallo di colore bianco azzurrastro, che all’aria si ricopre di uno strato sottile di carbonato basico.
Chimica
Caratteri generali
Lo z. appartiene al gruppo II B del sistema [...] rame e piombo.
Biologia
Lo z. è un normale costituente dei tessuti animali (nei Mammiferi abbonda soprattutto nel cervelletto, fegato, milza, ovaia, timo e tessuto adiposo) e vegetali, nei quali è rinvenibile particolarmente nei nuclei cellulari. Fa ...
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(o nichelio) Elemento chimico (simbolo Ni; numero atomico 28, peso atomico 58,69).
Caratteristiche
Si trova in natura in diversi minerali come solfuro (nella millerite), solfuro doppio con ferro (pentlandite), [...] ) e l’intossicazione da nichelcarbonile. Quest’ultima provoca edema nei polmoni ed emorragie negli organi parenchimatosi (fegato, milza ecc.); si manifesta con dispnea, cefalea, perdita della coscienza, talvolta coma. Si combatte con inalazioni ...
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Elemento chimico di simbolo C, numero atomico 6, peso atomico 12,01, di cui sono noti in natura gli isotopi stabili 126C, 136C (che ne costituiscono rispettivamente il 98,892% e l’1,108%), e 146C radioattivo [...] fumigante ecc.
Tetracloruro di c. Composto, CCl4; liquido incolore, denso, di odore etereo, velenoso (produce lesioni dell’apparato respiratorio, del fegato, dei reni ecc.), non infiammabile; bolle a 76,7 °C e fonde a −22,95 °C. È miscibile con alcol ...
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VELENI (fr. poisons, vénins; sp. venenos; ted. Gifte; ingl. poisons, venoms)
Efisio MAMELI
Antonio MORDINI
In senso esteso, si comprendono tra i veleni quelle sostanze che, per la composizione chimica, [...] digerente. Agiscono di solito per estensione di un'azione tossica generale o per fatti da essa derivanti. Il fegato può soggiacere alla degenerazione grassa per azione dell'arsenico, dell'antimonio, del fosforo, del cloroformio, del solfuro di ...
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L'ultimo quindicennio ha visto per molti popoli un aumento generalizzato del tenore di vita, e la c. è stata una delle principali, se non la principale causa di questo miglioramento.
È migliorato il grado [...] e triazidi per eliminare l'eccesso di liquido nel trattamento di malattie dei reni, del cuore e del fegato;
- la cloropromazina e altri tranquillanti per malattie mentali, depressioni, stati ansiosi;
- gli antistaminici tipo difenidramina per il ...
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Struttura degli odori e sistemi olfattivi
John J. Hopfield
(California Institute of Technology Pasadena, California, USA)
L'olfatto e il gusto sono i due sensi chimici. Sebbene la differenza sia piuttosto [...] ; alcuni hanno un sito di legame così specializzato da legarsi fortemente solo a un certo tipo di molecole. Le cellule del fegato, per esempio, hanno chemiosensori che si legano all'insulina. Il legame tra le due molecole attiva la via biochimica che ...
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Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le p. costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano [...] a svolgere la funzione di trasportatori di ossigeno. Il plasma sanguigno contiene lipoproteine che trasportano i lipidi fra intestino, fegato e tessuti adiposi, mentre gli acidi grassi liberi si legano all’albumina sierica che li veicola dal tessuto ...
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Fenomeno per cui l’ampiezza delle oscillazioni indotte in un sistema oscillante (meccanico o elettrico) tende, in particolari condizioni, a esaltarsi. Per analogia, ogni fenomeno in cui una grandezza assume [...] midollo spinale (malformazioni, processi morbosi di natura vascolare, tumorale, traumatica ecc.); a livello del mediastino, del fegato, del pancreas, dei reni e dei surreni, della pelvi, dell’apparato muscoloscheletrico. A livello del tronco, grazie ...
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L'Ottocento: chimica. La chimica della vita
Noel G. Coley
La chimica della vita
La chimica animale e vegetale
Lo studio degli esseri viventi e di ciò che si riusciva a produrre da essi ha giocato un [...] di intraprendere in questo campo ricerche personali che nel 1848 culminarono nella scoperta della funzione glicogenica del fegato. Successivamente egli propose il concetto di 'ambiente interno' dipendente dal sangue che bagna tutte le cellule del ...
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fegato
fégato s. m. [lat. ficātum, in origine termine di cucina, propr. iecur ficatum, calco del gr. ἧπαρ συκωτόν «fegato (d’animale) ingrassato coi fichi»; il passaggio da ficātum piano a fégato sdrucciolo è un caso tipico di ritrazione dell’accento]....
epatico
epàtico agg. [dal lat. hepatĭcus, e questo dal gr. ἡπατικός, der. di ἧπαρ -ατος «fegato»] (pl. m. -ci). – 1. a. Del fegato, pertinente al fegato: malattie e.; insufficienza e.; cirrosi e.; ascesso e., lo stesso che epatite suppurativa;...