ISTOLOGIA (dal gr. ἱστός "tessuto" e λόγος "dottrina"; tedesco Gewebelehre)
Giuseppe LEVI
Antornio CESARIS-DEMEI
Enrico CARANO
È la disciplina che s'occupa degli attributi dei materiali costitutivi [...] di lana o di cotone, si diede il nome di tessuti ai materiali costitutivi degli organi.
Riferiamoci a un esempio: il fegato è un organo ghiandolare che riversa il suo secreto nel canale digerente e ha molte altre complesse funzioni; il suo componente ...
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Famiglia di molluschi della classe dei Gasteropodi, dell'ordine degli Opistobranchi, sottordine dei Nudibranchi. Questi molluschi hanno il corpo privo di conchiglia e di branchia vera (ctenidio), e presentano [...] dorso una doppia serie laterale di papille cave (cerata), in ciascuna delle quali penetra un lobo canaliculato del cosiddetto fegato o epatopancreas, organo che in questi animali è ramificato. Il cuore si trova nella linea mediana-dorsale. Esistono ...
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acromegalia
Francesco Romanelli
Giorgio Fattorini
Disordine endocrino raro, lentamente progressivo, di natura insidiosa, esclusivo dell’età post-puberale. Le manifestazioni della a. sono legate all’ipersecrezione [...] al concomitante incremento dei livelli circolanti di somatomedina C (Insulin-like Growth Factor-1, IGF-1), prodotta nel fegato e principale mediatore periferico del GH. Il quadro clinico è conseguenza dei fenomeni di proliferazione a livello di osso ...
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rosiglitazone
Farmaco antidiabetico utilizzato per aumentare la sensibilità dei tessuti periferici all’insulina. Il r. appartiene alla classe dei tiazolidinedioni o glitazoni; è in grado di ridurre i [...] e la degenerazione delle cellule insulari pancreatiche. Il r. infatti aumenta la sensibilità all’insulina a livello del fegato, del tessuto adiposo e del muscolo, migliorando l’impiego del glucosio: in tal modo decresce l’insulinoresistenza. In ...
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valva botanica Ciascuna delle divisioni più o meno profonde delle capsule e dei legumi; ogni v. corrisponde di solito a un carpello. Nelle Diatomee, ognuna delle due metà del guscio siliceo. medicina Strumento [...] ; si usa per divaricare orifizi naturali o artificiali, ampie ferite chirurgiche, per spostare organi parenchimatosi (polmoni, fegato) ecc. zoologia Ciascuno dei pezzi che costituiscono la conchiglia dei Molluschi Bivalvi, dei Brachiopodi, il guscio ...
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nicotinammide
Ammide dell’acido nicotinico o niacina; è anche detta niacinammide. L’acido nicotinico e la n. sono anche chiamati vitamina PP (Pellagra Preventive). La n. è un componente dei coenzimi [...] . Nell’organismo, la n. deriva dall’acido nicotinico; la n. in eccesso è irreversibilmente metilata dal fegato, con formazione di N-metilnicotinammide, successivamente eliminata nell’urina come principale metabolita. Il fabbisogno giornaliero di n ...
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telbivudina
Farmaco antivirale appartenente alla classe degli analoghi nucleosidici. La t. interferisce con l’azione di un enzima virale, la DNA polimerasi, che è implicato nella formazione del DNA del [...] virus stesso. Bloccando la produzione di DNA, impedisce al virus di moltiplicarsi e di diffondersi. Si usano in epatite virale B quando è dimostrata la produzione di particelle virali ma il fegato, benchè danneggiato, funziona ancora regolarmente. ...
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Sterolo presente solo negli organismi eucariotici, in cui si trova allo stato libero o combinato con acidi grassi sotto forma di estere. La sua molecola è costituita da 4 anelli condensati indicati con [...] , ma è stato anche dimostrato in numerosi altri organi (polmone, surrene, testicolo, ovaio, arterie ecc.). La cessione del c. dal fegato avviene in due direzioni: nel sangue e nella bile. Data la sua scarsa idrosolubilità, il c. deve essere legato in ...
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Cerebroside, C43H98O8N. Polvere bianca amorfa insolubile in acqua e in etere, solubile in alcol a caldo, deriva dalla combinazione di una molecola di sfingosina con una di galattosio e una di acido lignocerico. [...] È presente nella sostanza bianca del sistema nervoso e anche in altri organi. Nella malattia di Gaucher (➔ Gaucher, Philippe - Charles - Ernest), si ritrovano importanti quantità di c. nella milza, nel fegato e nelle ghiandole linfatiche. ...
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PICK, Friedel
Agostino PALMERINI
Angelo CECONI
Medico, nato a Praga il 26 settembre 1867, ivi morto il 7 aprile 1926. Laureatosi a Heidelberg nel 1890, ottenne la libera docenza in medicina interna [...] periepatite, cioè un'infiammazione cronica del peritoneo che involge il fegato, con la conseguenza di un forte ispessimento e di una e quindi di un notevole impicciolimento dell'organo. Il fegato è come chiuso in una cotenna spessa che presenta un ...
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fegato
fégato s. m. [lat. ficātum, in origine termine di cucina, propr. iecur ficatum, calco del gr. ἧπαρ συκωτόν «fegato (d’animale) ingrassato coi fichi»; il passaggio da ficātum piano a fégato sdrucciolo è un caso tipico di ritrazione dell’accento]....
epatico
epàtico agg. [dal lat. hepatĭcus, e questo dal gr. ἡπατικός, der. di ἧπαρ -ατος «fegato»] (pl. m. -ci). – 1. a. Del fegato, pertinente al fegato: malattie e.; insufficienza e.; cirrosi e.; ascesso e., lo stesso che epatite suppurativa;...