idatide
Forma larvata cistica di alcuni Platelminti Cestodi, come la tenia echinococco: ha forma varia, ora uniloculare, ora pluriloculare; dalle sue pareti, per proliferazione endogena ed esogena, hanno [...] origine cisti figlie e numerosissimi scolici (piccoli prolungamenti a forma di uncino); si trova di preferenza nel fegato. Più in generale, termine che designa perticolari formazioni cistiche: i. del Morgagni, formazione annessa a organi dell’uomo ( ...
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NUCLEARE, MEDICINA
Antonio Centi Colella
. Negli ultimi 20 anni si è delineata una nuova branca della medicina, che riguarda l'impiego degl'isotopi radioattivi a fini diagnostici e terapeutici in forma [...] paziente sul piano operativo e in rapporto al rischio di danno da radiazione.
È a questi organi in particolare (tiroide, fegato, cervello, rene, pancreas) che si farà cenno per mettere in evidenza le possibilità di studio e il grado di attendibilità ...
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(gr. Τιτυός) Mitico gigante dell’isola di Eubea, figlio di Zeus e di Elara. Nacque nelle profondità della terra, dove Zeus, timoroso della gelosia di Era, aveva nascosto Elara incinta. Per aver tentato [...] Latona, T. è condannato a giacere immobile mentre due avvoltoi (o serpenti) gli rodono il fegato che rinasce secondo le fasi lunari. ...
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In anatomia topografica, si dice di organo o formazione anatomica situati posteriormente all’intestino cieco, nel cavo addominale. Appendice r. Varietà di appendice ascendente in rapporto con l’intestino [...] cieco; è diretta dal basso in alto: il suo apice si porta in prossimità del rene destro, talora del fegato. Ernia r. Ernia interna formata per lo più da un’ansa del tenue. ...
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Concentrazione di prodotti azotati non proteici nel sangue al di sotto del valore di azotemia pari a 0,16 g‰. Si verifica per gravi insufficienze epatiche e nella gravidanza.
L’ipoazoturia è la scarsa [...] escrezione urinaria di urea che si osserva per lo più in gravi malattie del fegato e del rene e in alcune malattie del ricambio. ...
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Periodo di astensione totale o parziale dagli alimenti – sia volontaria sia in osservanza di una prescrizione medica o di un precetto ecclesiastico – durante il quale l’organismo consuma i materiali nutritivi [...] ugualmente i vari tessuti: è massimo per il tessuto adiposo – che è un vero deposito di riserva –, cospicuo per il fegato e il sangue, assai modesto per i muscoli, quasi nullo per il sistema nervoso.
Religione
Sotto l’aspetto religioso, il d ...
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Sindrome emolitica acuta accompagnata da emoglobinuria e dovuta verosimilmente all'ingestione di fave e alla aspirazione delle rispettive emanazioni (polline).
Nell'introduzione segue un periodo prodromico [...] più o meno lungo, caratterizzato da malessere generale. Insorge poi rapidamente febbre con brivido, pallore, ittero. Il fegato deborda, la milza s'ingrossa, le urine si fanno scarse, cariche d'urobilina, spesso emoglobinuriche. Sono abituali l' ...
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TENDELOO, Nicolas Philip
Anatomopatologo, nato il 20 aprile 1864 ad Ajermadidi (Celebes). Si laureò a Utrecht; fu prosettore nell'Istituto di anatomia patologica di Rotterdam, nel 1904 ordinario d'anatomia [...] a Leida.
È autore di importanti studî sull'anatomia patologica del polmone (enfisema, polmonite, tubercolosi), del fegato, del rene, del cervello e su argomenti di patologia generale (costituzione, specificità, eredità). Ha scritto: Studien ...
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latticodeidrogenasi
Enzima, appartenente alla classe delle ossidoreduttasi, che in presenza del coenzima NADH catalizza una delle reazioni fondamentali del metabolismo intermedio, cioè la conversione [...] ’acido piruvico in acido lattico. Indicata con la sigla LDH, è reperibile in maggior quantità nei muscoli, nel cuore, nel fegato, negli eritrociti e nelle cellule tumorali. La l. è costituita da 4 catene polipeptidiche, che possono essere di due tipi ...
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mefenitoina
Farmaco antiepilettico, usato nelle crisi generalizzate tonico-cloniche. Il suo meccanismo d’azione si esplica con la riduzione delle scariche ripetitive di potenziali d’azione neuronali, [...] agendo sui canali del calcio di tali cellule. La m. è un farmaco potenzialmente tossico per il cuore, per il fegato, per il sistema nervoso centrale; il suo dosaggio deve essere strettamente monitorato, perché gran parte degli effetti tossici sono ...
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fegato
fégato s. m. [lat. ficātum, in origine termine di cucina, propr. iecur ficatum, calco del gr. ἧπαρ συκωτόν «fegato (d’animale) ingrassato coi fichi»; il passaggio da ficātum piano a fégato sdrucciolo è un caso tipico di ritrazione dell’accento]....
epatico
epàtico agg. [dal lat. hepatĭcus, e questo dal gr. ἡπατικός, der. di ἧπαρ -ατος «fegato»] (pl. m. -ci). – 1. a. Del fegato, pertinente al fegato: malattie e.; insufficienza e.; cirrosi e.; ascesso e., lo stesso che epatite suppurativa;...