AMORE e PSYCHE
M. Napoli
Il gruppo di Ps. e A., che nel suo significato di unione dell'anima umana con l'amore divino può risalire al Fedro di Platone, è tema largamente diffuso nell'arte antica a partire [...] Sole intelligibile che conduce le anime dall'espiazione della vita terrestre ai "Campi della Verità" (secondo l'espressione platonica, Fedro, 248 B); egli è il mistagogo che rivela loro la vera bellezza alla quale aspirano. Con analogo significato la ...
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UTILITAS
G. Becatti
¿ W. Koehler
1. Termine critico. - È una qualità che i Romani vogliono trovare associata alla bellezza nelle varie manifestazioni artistiche, poiché l'arte per l'arte è in teoria [...] come un inutile lusus, attività non degna di un cittadino romano. Nisi utile est quod facimus, stulta est gloria, dice Fedro (iii, 17), perciò l'arte più sentita e più celebrata dagli scrittori e anche coltivata di preferenza dai Romani sarà l ...
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Contraffazione di un documento, un’opera d’arte o altro o per lo più a scopo di frode.
Arte
La storia dei falsi ha seguito costantemente lo sviluppo del commercio antiquario, con tecnica proporzionata [...] le f. si diffusero soprattutto con l’accresciuta richiesta di capolavori greci da parte della ricca clientela romana: Fedro parla di false firme di Prassitele; frequenti divennero le f. dei cosiddetti bronzi corinzi; firme apocrife erano apposte ...
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Vedi MENANDRO dell'anno: 1961 - 1995
MENANDRO (Μένανδρος, Menander)
L. Laurenzi
Il maggiore poeta (343? - 291 a. C.) della Commedia Nuova greca, amatissimo dagli antichi. Aristofane di Bisanzio l'aveva [...] (I.G., xiv, 1183 Kaibel, Ep. gr. ex lap. coll., 1085). Secondo Ateneo (284 d.; 364 d.) M. era bello, e Fedro (v, 1, 12) lo ha descritto mentre avanzava unguentu delibutus, vestitu fluens, / ... gressu delicato et languido. Era strabico (Suda, s. v ...
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PLATONE e ARISTOTELE
F. Adorno
F. Adorno
Sono raccolte in questo articolo le notizie, contenute nelle opere dei due filosofi, che interessano la storia delle arti figurative è la terminologia critica. [...] , 110 c-e; Repubblica, 373 a, 377 e, 400 e-401 a, 420 c-d, 484 c, 501 b, 529 a, 529e, 596b-598c, 605 a, 601 a, 616 d ss.; Fedro, 248 e, 275 d; Cratilo, 423 d-425 a, 429 a, 430 e, 431 c, 432 b, 434 a-b; Teeteto, 208 e; Sofista, 234 b, 235 d-236 a, 239 ...
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SIMILITUDINES
S. Ferri
Il vocabolo, che nell'uso classico ha un significato generalmente astratto, è adoperato spesso da Plinio in due principali significati: uno astratto, di "somiglianza" (similitudinis [...] ".
La presenza delle due accezioni nel testo di Plinio non può spiegarsi in altro modo che ammettendo traduzione da due termini greci dei quali Plinio ignorava il preciso significato: homoiòtes, astratto, e homòioma "immagine" (Platone: Fedro). ...
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ESOPO (Αἴσοπος, Aesopus)
L. Laurenzi
La biografia del grande favolista greco è messa in relazione con Creso e con i Sette Sapienti; egli sarebbe perito tragicamente a Delfi nel 564 a. C. È possibile [...] 332) elogia Lisippo come autore di una statua di E.; Taziano (Contra Graec., 55) parla di una sua immagine, opera di Aristodemos. Fedro (Epil., ii, 1) narra di una statua di E. eretta dagli Ateniesi. Non è improbabile che fosse quella di Lisippo. La ...
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FAVOLA
C. Frugoni
La f. è un racconto fantastico-didascalico dove agiscono animali umanizzati; si distingue dalla fiaba, che è priva di intenti morali, e dai racconti dei bestiari, dove oggetto di moralizzazione [...] e lo Speculum doctrinale (Goldschmidt, 1947, p. 50; Randall, 1957; 1966).Il Medioevo ebbe conoscenza diretta delle f. esopiane di Fedro solo fino al sec. 10°; circolavano però anche altre raccolte in latino, per es. quella di Aviano (sec. 4°), la ...
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– Pseudonimo di artista italiano (n. Belluno ?). Popolare muralista e raffinato disegnatore è tra gli artisti più conosciuti ed apprezzati nel suo campo, anche all’estero. Si forma e cresce artisticamente [...] francese ottocentesco Grandville, coabitano con la lucida oggettività naturalistica del segno. Come in una favola di Esopo o di Fedro E. parla, con gli animali, dell’uomo e dell’umanità, dei suoi difetti e delle sue bassezze, calandosi di ...
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LEONARDI, Leoncillo
Maura Picciau
Nacque a Spoleto il 18 nov. 1915 da Fernando, professore di disegno e poeta dialettale, e da Giuseppina Magni, ultimo di tre figli, dopo Chiara e Lionello.
Il nonno [...] , operò isolato nel suo studio. Nel 1937 espose a Perugia, alla VI Mostra sindacale fascista dell'Umbria due bassorilievi monocromi ispirati a Fedro: Il cervo e i cani e Il nibbio e le colombe (Roma, Galleria nazionale d'arte moderna).
Nel 1939 il L ...
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favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati (sempre però come tipizzazioni di...
leonino1
leonino1 agg. [dal lat. leoninus, der. di leo -onis «leone»]. – Di, da leone: faccia l., aspetto l. (di uomo che abbia somiglianza col leone, o ne rammenti la maestosità); chioma l., che ricorda la criniera del leone; coraggio l.;...