metempsicosi
Dal gr. μετεμψύχωσις, comp. da μετά (prep. che indica il trasferimento), ἐν («dentro») e ψυχή («anima»). Credenza propria di alcune dottrine religiose secondo cui, dopo la morte, l’anima [...] Empedocle (fr. 115, 117, 119). Nel Fedone (➔) (70 c) la dottrina della m. è attribuita a un’antica tradizione, mentre nel Fedro (➔) (248 c-d) la legge di Adrasteia, il Destino, vincola l’uomo al ciclo delle rinascite in corpi diversi, a seconda del ...
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GRONOW, Johann Friedrich (Johaitnes Fredericus Gronovius)
G. I. Hoogewerff
Filologo, nato a Amburgo il 5 settembre 1611, morto a Leida il 20 dicembre 1671. Dopo i suoi studî di giurisprudenza e lettere [...] del codice fiorentino delle tragedie di Seneca l'indusse allo studio critico anche dei poeti latini, fra cui Fedro e Marziale. Abbiamo del G. anche un importante volume di carattere numismatico: Commentarius de Sestertiis seu Subsecivorum pecuniae ...
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EROLI, Giovanni
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Narni (od. prov. di Terni) il 17 nov. 1813 da Francesco dei marchesi Eroli e da Luisa Tani di Cannara, in una famiglia patrizia narnese, che aveva avuto [...] , del Pater Noster ed altre (ibid. 1889); Lettera descrittiva dell'antica fiera di Senigallia (ibid. 1890); Traduzioni delle favole di Fedro e delle sentenze di P. Siro e di Dionisio Catone (ibid. 1890); Commento al verso del terzo canto dell'Inferno ...
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poesia
Il tratto distintivo della p. è innanzitutto il suo carattere intransitivo e autoriflessivo. La parola poetica, infatti, nel rimandare a sé stessa, produce una molteplicità di significati sempre [...] come ϑεῖα μανία, e quindi di uno stato di ἐνϑουσιασμός, di «entusiasmo» (➔) o invasamento divino (Platone, Ione, 533 e-534 d; Fedro, 245 a; Leggi, 719 c). Ed è appunto in quanto espressione di una tale possessione mistica che la p. mostra la sua ...
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MABIL, Pier Luigi
Paolo Pontari
MABIL (Mabille), Pier Luigi. – Nacque a Parigi il 31 ag. 1752 da Giovan Battista Mabille e da Francesca Prevost, e fu chiamato con i nomi dei suoi due padrini, l’abate, [...] una specie di zibaldone, e ad alcuni esperimenti di traduzioni di Orazio, di capitoli della Storia naturale di Plinio e delle favole di Fedro.
Il M. morì a Padova l’8 marzo 1836.
Come traduttore di autori latini, il M. fu molto stimato da Foscolo che ...
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CIPELLI (Cipello), Gian Giacomo
Roberto Ricciardi
Nacque, nel 1484 a Maleo, in provincia di Milano, da Antonio, membro di una famiglia illustre e agiata.
Si ricorda che nel 1339 un Nicolò Cipelli lasciò [...] la prepositura. Dalla lettera risulta che ufficio del C. era quello di trascrivere copie dell'orazione (ancora manoscritta) per Bartolomeo Fedro e Annibale Gennaro, che le avrebbe portate a Napoli.Il 2 sett. 1509, con lettera di papa Giulio II ...
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epicureismo
Dottrina filosofica che fa capo a Epicuro (➔) di Samo, il quale fondò il primo nucleo della sua scuola a Mitilene tra il 312 e il 310 a.C. e di lì la trasferì a Lampsaco, quindi, nel 306, [...] i suoi membri di questo periodo vanno ricordati Apollodoro di Atene (noto come «il tiranno del Giardino»), Zenone di Sidone, Demetrio Lacone e Fedro, che fu maestro di Cicerone. Nel 1° sec. a.C. Filodemo di Gadara (110 ca.- 35 a.C. ca.), allievo di ...
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Follia
Sergio Moravia
Leonardo Ancona
Il termine follia, come il suo sinonimo pazzia, indica uno stato generico di alienazione mentale. Di difficile definizione da parte del sapere medico e psicologico, [...] . A tale proposito, senza inoltrarsi in periodi più arcaici, basterà fermarsi a Platone. In uno dei suoi dialoghi maggiori, il Fedro, il filosofo distingue una follia buona da una follia cattiva; e della pazzia non esita a dire che "i maggiori beni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Favolistica e satira, che hanno la loro origine nella letteratura classica, nel Medioevo trovano forme [...] delle quali hanno la loro origine nell’opera del favolista greco Esopo: la prima passa attraverso la latinizzazione di Fedro, la seconda attraverso la versificazione di Babrio e la traduzione di Aviano, mentre la terza nasce dalla raccolta indiana ...
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LEONARDI, Leoncillo
Maura Picciau
Nacque a Spoleto il 18 nov. 1915 da Fernando, professore di disegno e poeta dialettale, e da Giuseppina Magni, ultimo di tre figli, dopo Chiara e Lionello.
Il nonno [...] , operò isolato nel suo studio. Nel 1937 espose a Perugia, alla VI Mostra sindacale fascista dell'Umbria due bassorilievi monocromi ispirati a Fedro: Il cervo e i cani e Il nibbio e le colombe (Roma, Galleria nazionale d'arte moderna).
Nel 1939 il L ...
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favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati (sempre però come tipizzazioni di...
leonino1
leonino1 agg. [dal lat. leoninus, der. di leo -onis «leone»]. – Di, da leone: faccia l., aspetto l. (di uomo che abbia somiglianza col leone, o ne rammenti la maestosità); chioma l., che ricorda la criniera del leone; coraggio l.;...