Dalla concordia discors alla polemica: filosofia e psicologia di una vicenda
Gennaro Sasso
L’amicizia come tema storiografico
La recensione che, nel 1949, Benedetto Croce dedicò al secondo dei due volumi [...] considerato con sfavore, ossia al primato del discorso scritto su quello orale, che Platone aveva innalzato sull’altro nel Fedro. Era infatti la definitività propria del discorso scritto a garantirne, nel caso in questione, la superiorità; che valeva ...
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Vedi LISIPPO dell'anno: 1961 - 1995
LISIΡΡΟ (v. vol. IV, p. 654)
P. Moreno
Prima di esporre le acquisizioni dovute alla ricerca successiva, vanno segnalate alcune inesattezze οοηίεημίε nella precedente [...] che l'Esopo era stato collocato davanti alle immagini dei Sette Sapienti: la notizia coincide e si integra con l'affermazione di Fedro (11, epil. 1-4) che erano stati gli Ateniesi a dedicare una statua al genio di Esopo, «e avevano posto lui schiavo ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] ) e alla classificazione delle scienze (con al vertice la teologia): Alcibiade, Gorgia, Fedone, Cratilo, Teeteto, Sofista, Politico, Fedro, Simposio, Filebo, Timeo, Parmenide. Colpisce l’assenza di Repubblica e Leggi. Può darsi che questi dialoghi ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] trinitarie, mentre è possibile rintracciare cenni e allusioni alla terza persona, lo Spirito Santo, nelle teorie dell'amore contenute nel Fedro e nel Convivio. Una delle convinzioni centrali di questo testo, e in genere del pensiero di R., è che la ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] cadute le ali]", tesa a sminuire la comica e inopportuna altezzosità della donna, forse con riferimento alla nota favoletta di Fedro, Graculus superbus et pavo, che si adatterebbe alla donna la quale ha cercato di spacciarsi come di alta estrazione ...
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TEATRO e ODEON (ϑέατρον, theatrum)
P. E. Arias
1. - La parola ϑέατρον, derivata quasi sicuramente dal verbo ϑεάομαι ("guardo, sono spettatore"), indicò in origine soprattutto la massa degli spettatori, [...] viene trasformato in un podio o, addirittura, il podio si applica davanti al proscenio (ad esempio, bèma dell'arconte Fedro ad Atene) e si costruisce una parete di fondo della scena con prospetto architettonicamente decorato secondo gli schemi già ...
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Vedi ATENE dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATENE (v. vol. i, pp. 767-863)
L. Beschi
In seguito agli sviluppi dello studio storico-urbanistico di A., i più recenti rinvenimenti si descrivono ormai più facilinente [...] di Adriano.
Anche il teatro di Dioniso ebbe allora un'ultima fase, successiva a quella della donazione del bèma di Fedro, con la creazione di una colimbetra, nell'area dell'orchestra, per esibizioni di spettacoli in acqua.
Il nuovo sviluppo della ...
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GAZA, Teodoro
Concetta Bianca
Figlio di Antonio, nacque a Salonicco probabilmente intorno al 1408-10. Suoi fratelli furono Andronico, Giorgio e Demetrio.
Se il luogo di nascita del G. è confermato dal [...] Trapezunzio su due problemi, cioè sulla questione "se la natura delibera" e sulla tesi dell'immortalità dell'anima esposta nel Fedro platonico. A essa il G. rispondeva con una serie di Problemata, anch'essi conservati autografi nel citato codice dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'educazione in Grecia
Roberto Nicolai
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I due concetti educativi fondamentali nella cultura greca sono [...] del V secolo a.C. gli uomini politici non compongono per iscritto i loro discorsi per paura, come dice Platone (Fedro 257d) di essere presi per sofisti, cioè per professionisti e manipolatori della parola. Il cambiamento è legato soprattutto alla ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] da ➔ Pier Paolo Pasolini (cfr. Cirese 1997), e Michele Cima (1884-1932) autore di favole, sul modello di Esopo, Fedro e La Fontaine, nel dialetto nativo di Riccia (Campobasso).
Nella Puglia centro-settentrionale, se si eccettuano alcuni casi isolati ...
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favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati (sempre però come tipizzazioni di...
leonino1
leonino1 agg. [dal lat. leoninus, der. di leo -onis «leone»]. – Di, da leone: faccia l., aspetto l. (di uomo che abbia somiglianza col leone, o ne rammenti la maestosità); chioma l., che ricorda la criniera del leone; coraggio l.;...