Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia e altre forme di sapienza
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la nascita e lo sviluppo nella Ionia, il [...] ; il Fedone, sull’immortalità dell’anima; la Repubblica, grande dialogo in dieci libri che tratta dello Stato ideale; il Fedro, dove compare la svalutazione della parola scritta rispetto all’unico vero modo di apprendere, che consiste nel rapporto ...
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SPAVENTA FILIPPI, Silvio
Sabrina Fava
– Nacque ad Avigliano (Potenza) il 31 agosto 1871 da Giuseppe Filippi (1831-1900), professore di lettere, e da Beatrice Roberticchio (1836-1885).
Nell’atto di battesimo [...] conoscenza linguistica e metrica. Per la stessa casa editrice è anche degna di nota la cura delle Favole (1927) di Fedro, voluta fortemente dal grecista Ettore Romagnoli.
Dal primo dopoguerra in poi tradusse gran parte delle opere di Dickens (Il ...
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FAERNO, Gabriele
Simona Foà
Nacque a Cremona nel 1510 da Francesco, notaio e letterato. Nel 1528 fu iscritto al Collegium notariorum della città natale, ed entrò quindi al servizio di Ermete Stampa. [...] francese da Charles Perrault. Jacques-Auguste de Thou accusò il F. di aver ricavato l'argomento di alcune delle sue favole da Fedro, di cui avrebbe conosciuto e quindi occultato il testo, che venne però pubblicato per la prima volta solo nel 1596. La ...
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LISCI, Biagio
Roberto Ruini
Nacque a Volterra intorno al 1423 da messer Benedetto di Iacopo e da Bartolomea, o Lisa, di Moisatto Rapucci; dal matrimonio nacquero anche Niccolò, Antonio, Iacopo e Girolamo.
Il [...] atto addirittura in data 10 dic. 1517 (ibid., n. 267). È attestata inoltre una corrispondenza con l'umanista volterrano Tommaso Inghirami detto Fedra tra il 1510 e il 1514.
L'opera del L. è edita in Il sacco di Volterra nel MCDLXXI. Poesie storiche ...
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Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] ispirazione divina. Così disse, dello stesso Omero, Democrito; e così ripete Platone nell'Ione, nell'Apologia, nel Fedro, riaffermando quella irrazionalità del poetare che appunto condanna nella Repubblica: e in questa irrazionalità si discioglie la ...
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lavoro
Complesso delle energie fisiche e intellettuali che l’uomo traduce nella creazione di oggetti, beni o opere di utilità individuale o collettiva; rappresenta una delle principali chiavi di lettura [...] mestieri o ambiti produttivi. Alcuni liberti si distinsero per il successo ottenuto nei commerci, per meriti intellettuali (Fedro, Terenzio), militari o politici. Fu verosimilmente un liberto anche il fornaio Eurisace, il cui sepolcro riproduce ...
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GUADAGNI, Francesco
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Roma nel 1769 da Giacomo, giureconsulto, originario di Fara Sabina e da Teresa Franceschini. Seguendo una prassi della società romana più tradizionalista, [...] exhibitus, pp. 109-157), in parte in forma di epigrammi e in parte in forma di favole, alla maniera di Fedro. Il G. espresse anche ammirazione per il più vivace animatore del Giornalearcadico, Giulio Perticari, genero di V. Monti, componendone l ...
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SERIMAN, Zaccaria
Gilberto Pizzamiglio
– Nacque a Venezia il 9 novembre 1709, primogenito di Diodato Sceriman, membro di una ricca e nobile famiglia di mercanti di origine armena trasferitasi dalla [...] per tutti i paesi del mondo, è possibile misurare, nel commento alle sentenze di Ovidio, Orazio, Marziale, Giovenale, Fedro proposte alla meditazione quotidiana del lettore, l’accentuarsi di un cupo pessimismo dell’autore nei confronti della propria ...
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CANTONI, Carlo
Claudio Mutini
Nacque a Novellara (Reggio Emilia) il 14 ottobre del 1674 da Giovanni e da Francesca Vezzadini. Seguì nella città natale i primi studi presso il collegio impiantato dai [...] stilistica.
A questo livello di poesia bonariamente satirica si ascrive il genere degli apologhi, mutuati da esempi classici (Fedro) e moderni (La Fontaine). Si tratta di una sessantina di componimenti in cui viene stigmatizzata la superbia e ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] il terzo e infimo grado. Ma è anche (come non sempre si rammenta), il teorico entusiasta della Bellezza, che nel Simposio e nel Fedro canta l'inno all'idea eterna del Bello, incorruttibile e uniforme, che non appare tale in un certo aspetto e in un ...
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favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati (sempre però come tipizzazioni di...
leonino1
leonino1 agg. [dal lat. leoninus, der. di leo -onis «leone»]. – Di, da leone: faccia l., aspetto l. (di uomo che abbia somiglianza col leone, o ne rammenti la maestosità); chioma l., che ricorda la criniera del leone; coraggio l.;...