Uomo politico siciliano, letterato e scienziato (sec. 12º). Arcidiacono di Catania (1155?), verso il 1158 prese parte a una ambasceria inviata da Guglielmo I a Costantinopoli; alla morte del grande ammiraglio [...] congiura aristocratica, fu imprigionato a Palermo (primavera 1162), dove presto morì. Importante mediatore tra il pensiero greco e l'Occidente latino, tradusse dal greco il Menone e il Fedone di Platone e il libro 4º della Meteorologia di Aristotele. ...
Leggi Tutto
Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] Trebisonda per le Leggi e il Parmenide). In un primo momento, l'interesse si rivolse soprattutto ai dialoghi socratici, quali il Fedone, il Critone e l'Apologia, all'etica e, in una certa misura, alla politica platonica. In seguito, con l'arrivo di ...
Leggi Tutto
Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] . Plotino unisce l’esegesi del Teeteto (dottrina del fine dell’uomo identificato con l’assimilazione a dio) con quella del Fedone (dove le virtù sono considerate quali purificazioni dell’anima: Phd. 69 c) e con la distinzione delle quattro virtù ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] nello scrivere il Timeo, che appare in qualche modo come la conclusione di un'elaborazione di cui il Menone, il Fedone, la Repubblica e il Fedro costituiscono le tappe essenziali.
Questa divisione della realtà in modelli, che costituiscono la vera ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] forze e influenze sul mondo inferiore, che danno felicità e infelicità, vita e morte. L'opera è chiaramente modellata sul Fedone di Platone; in parte segue un testo greco perduto, ma nell'insieme la versione latina conosciuta deriva da una traduzione ...
Leggi Tutto
Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] contaminazioni culturali sia stata soggetta la corte sveva. L'epistola accompagna la versione ebraico-latina della rielaborazione araba del Fedone, nota come De Pomo sive de morte Aristotilis e tràdita ‒ intorno al 1230 ‒ dall'opera di Abraham ben ...
Leggi Tutto
Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] a. per renderla migliore (Apologia, 24d; 30a) e che "l'uomo è la sua anima" (Alcibiade, 130c); Platone mette a punto nel Fedone una vera e propria psicologia. L'a. che conosce le idee è come loro di natura divina e, contrariamente al corpo, ha per ...
Leggi Tutto
Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] origeniana del problema del male. Sempre tradizionali risultano la dimostrazione dell’immortalità dell’anima sulla base del Fedone e la fondazione dell’idea di creazione ex nihilo a partire da una peculiare forzatura interpretativa del Timeo ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] , 483, 18 seg.); l’opinione diffusa che la filosofia preparasse l’anima al proprio destino mistico derivava ovviamente dal Fedone, e venne sviluppata in tutti i suoi aspetti da Giamblico, Simplicio, Damascio, Olimpiodoro e perfino in tardi commenti ...
Leggi Tutto
Il neoplatonismo
Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo
Elena Gritti
La vita di Costantino coincide con il momento in cui la filosofia greca, dominata dal neoplatonismo, conosce [...] cioè dell’individuo umano in quanto anima razionale, quale condizione necessaria per indagare le realtà esterne; Gorgia e Fedone, scritti etici, riguardano rispettivamente le virtù politiche e catartiche, le une volte a governare desideri e passioni ...
Leggi Tutto
misologia
miṡologìa s. f. [dal gr. μισολογία, comp. di μισο- «miso-» e λόγος «discorso, ragionamento»]. – Termine con cui Platone nel Fedone indica la sfiducia o addirittura l’avversione per i ragionamenti che si ingenera in chi, non conoscendo...
parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha parlato presto, tardi; di solito, le bambine...