Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] si è parlato di dialettismi anche per voci del toscano vernacolare, per es. i senesismi-toscanismi attestati in FederigoTozzi (come barbaiola «bavaglio», ciabare «parlare a voce alta», ecc.; Mengaldo 1994: 146-147).
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] collana della casa editrice Morcelliana ov’erano apparsi l’anno prima l’Emilio De Marchi di Vittore Branca e il FederigoTozzi di Ferruccio Ulivi, che, insieme a Petrocchi aveva curato un’Antologia della lirica italiana dell’Ottocento (Roma 1947), lo ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] , tenerne molti, perché certo Domenico le avrebbe domandato se andava in campagna per curarsi oppure per starci in villeggiatura (FederigoTozzi, Con gli occhi chiusi, Milano, Rizzoli, 1986, p. 74)
o pensati, come in (4):
(4) Annotò quello che aveva ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] … e io non volevo dirti che anch’io ero come te [= come eri tu].
– Proprio come me [= come ero io]? Si misero a ridere (FederigoTozzi, La stessa donna, pp. 25-26)
(20) alla cotal festa l’altre donne, che non sono sì belle com’ [sono bella] io, erano ...
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Gli avverbi temporali sono ➔ avverbi e locuzioni avverbiali (➔ avverbiali, locuzioni) che indicano il momento in cui si svolge un’azione indicata dal predicato, o quello in cui è dato registrare una certa [...] la Provvidenza (Giovanni Verga, I Malavoglia)
(21) La donna in un batter d’occhio, portò giù la tavola della pasta (FederigoTozzi, Il podere)
(b) solitamente / di solito sono sinonimi di spesso:
(22) Io non amo di essere dipinto come solitamente io ...
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L’a capo (o accapo, nome maschile invariabile) si ha quando in un testo scritto la frase è seguita da uno spazio bianco fino alla fine della riga. Spesso, ma non necessariamente, la riga di testo successiva [...] con le folaghe”, in La Bufera). L’a capo è sfruttato come risorsa stilistica anche da alcuni prosatori tra Ottocento e Novecento (FederigoTozzi nelle novelle, Scipio Slataper in Il mio Carso, Silvio D’Arzo in Casa d’altri; cfr. Mengaldo 2003: 41 e ...
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