(fr. Avignon) Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento di Vaucluse.
Nella località dove poi sorse A. colonie massaliote eressero templi dedicati a Eracle e ad Artemide; in età romana [...] carta di libertà comunali, confermata tre anni dopo da Federico Barbarossa. Ma, per il suo atteggiamento favorevole agli divenuti dal 1229 i papi, che l’avevano tolto a Raimondo VII conte di Tolosa. Perciò dopo l’incoronazione a Lione (1305), ...
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Nobile famiglia modenese; nota dal 1149 con un Guglielmo, dette varî podestà alle principali città guelfe dell'Italia settentr. e centrale. Dal 1247 fu a capo del partito guelfo modenese degli Aigoni, [...] Gherardo fu (1156 e 1167) podestà imperiale a Modena per Federico Barbarossa; dopo l’adesione della città alla Lega lombarda, tutte le sue imprese; fu (1530) agli ordini di Clemente VII e di Carlo V, partecipò alla guerra contro i Fiorentini e fu ...
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Spira Città della Germania (49.930 ab. nel 2008) nel Land di Renania-Palatinato, situata a 104 m s.l.m., sulla sinistra del Reno, a S di Mannheim.
È l’antica Noviomagus dei Galli, la Civitas Nemetum o [...] V le innovazioni in materia religiosa.
Trattati di S. Il primo, concluso nel settembre 1309 da Enrico VII con gli Asburgo, dava ai figli di re Alberto I, Federico il Bello d’Austria e Leopoldo I, l’investitura sull’Austria e sulla Stiria. Il duca ...
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Comune della prov. di Viterbo (52,3 km2 con 8798 ab. nel 2008). Il centro è posto a 441 m s.l.m., sul versante esterno sud-orientale del recinto craterico del Lago di Vico. Industrie alimentari, meccaniche, [...] importante, conteso tra Chiesa e Impero dal tempo di Federico II. Possesso dei Prefetti di Vico e poi degli Anguillara alla Chiesa da Paolo II nel 1469. Concessa da Clemente VII in beneficio al cardinale Alessandro Farnese, questi, divenuto papa ...
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Dichiarazione politica, poi sistema politico che regolò la vita dei principali Stati europei dal 1815 al 1830. La dichiarazione, firmata a Parigi il 26 settembre 1815 da Alessandro I di Russia, Federico [...] seguito aderirono anche i re di Francia, dei Paesi Bassi, di Svezia e di Sardegna; non aderirono invece Pio VII e il principe reggente d’Inghilterra. Tuttavia il ministro degli esteri britannico R.S. Castlereagh promosse il rinnovamento (20 novembre ...
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Feudatario napoletano (m. poco prima del 1266); seguì Federico II nella 5a crociata (1228), e fu nominato dall'imperatore bailo dei regni di Cipro e di Gerusalemme (1232-42). Caduto in disgrazia per la [...] perdita di Tiro, fu con tutta la famiglia incarcerato, poi esiliato e accolto da Raimondo VII a Tolosa (1244-50). Morto Federico II, tornò a Napoli, dove si schierò a favore del papa Innocenzo IV e, eletto podestà di Napoli (1251), la difese ...
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Figlio (n. 1257 - m. Wartburg 1323) del langravio Alberto e di Margherita, figlia dell'imperatore Federico II. Unico erede maschio dei diritti degli Hohenstaufen, alla morte di Corradino non poté farli [...] ), dovette lottare a lungo, dapprima contro Adolfo di Nassau, poi contro Alberto I, re di Germania, che gli contendevano il possesso della Turingia e del margraviato. Solo l'elezione a re di Germania di Enrico VII (1310) gli garantì la sua sovranità. ...
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Figlio minore (n. 1115 - m. Memmingen 1191) del duca Enrico il Nero e di Vulfilda di Billung, sostenne i diritti della sua casata contro Corrado III dopo la morte del fratello maggiore Enrico il Superbo [...] (1139). Dal cugino Federico Barbarossa ottenne in feudo (1152) il ducato di Spoleto e il margraviato di Toscana. La morte del figlio Guelfo VII (1167) lo colpì profondamente. Rinunciò ai suoi dominî (1174) e si diede a vita dissipata; morì dopo esser ...
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Ecclesiastico (n. 1285 - m. Treviri 1354), arcivescovo di Treviri (dal 1308); si adoperò per l'elezione del fratello, Enrico VII di Lussemburgo, a re dei Romani (1308), partecipando poi all'incoronazione [...] (1309) e seguendolo in Italia fino alla morte (1313). Sostenne poi Ludovico il Bavaro, contro Federico III e contro il papa Giovanni XXII, ma nel 1346 lo abbandonò promovendo l'elezione di Carlo IV. ...
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VICENZA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe PAVANELLO
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Fausto FRANCO
Antonio DALLA POZZA
Giuseppe PAVANELLO
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Fausto FRANCO
Antonio DALLA POZZA
Paola [...] durò sino al 1236, in cui dominandovi la parte ostile ai da Romano con podestà Azzo VII d'Este, la città fu presa d'assalto e duramente saccheggiata da Federico II ed Ezzelino III; da quel giomo (31 ottobre 1236) sino alla caduta del tiranno (29 ...
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