MANIACE (Maniakes), Giorgio (Georgios)
Francesca Luzzati Laganà
Figlio di Goudelios, di discussa discendenza nobiliare microasiatica - ovvero homo novus, secondo un'altra interpretazione - nacque presumibilmente [...] castello, che, completamente riedificato da Federico II, reca a tutt'oggi il nome di castello Maniace.
Nonostante il suo slancio guerriero, che quasi faceva sperare, in prosieguo di tempo, in una riconquista di tutta la Sicilia, il M. fu stroncato da ...
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CATANIA
EEnrico Pispisa
La storia di Catania è contrassegnata da un avvenimento capitale, vero e proprio spartiacque di grande importanza nelle vicende della città tra XII e XIII sec.: il disastroso [...] 1994, pp. 235-245; C. Terranova-D. Aprile-P. Fasanaro, Castello Ursino, in Federico e la Sicilia. Dalla terra alla corona, I, Archeologia e architettura, a cura di C.A. Di Stefano-A. Cadei, Siracusa-Palermo 2000, pp. 465-485 (con tutta la bibl ...
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Ancona
Alberto Meriggi
Nelle vicende storiche che contrassegnarono la politica degli Svevi in Italia, la città di Ancona ha sempre occupato una posizione di rilievo. Essa, grazie ai suoi antichi rapporti [...] di Castiglione, vicario diFederico II.
Con la morte dell'imperatore Federico II, nel 1250, tutta la Marca tornò all'obbedienza del pontefice. Qualche anno dopo il re diSicilia incerto le procurò i rimproveri di papa Clemente IV. Ma, quando nel 1265 ...
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GRIMALDI, Antonio
Riccardo Musso
Impossibile indicare la sua data di nascita, comunque collocabile verso la fine del XIII secolo, forse a Nizza (luogo di rifugio per molti della sua famiglia), o piuttosto [...] , trovò la morte, il 27 maggio 1357, per mano, a quanto sembra, di Artale Alagona, gran giustiziere diSicilia e tutore di re FedericoIV.
Della sua vita privata sappiamo molto poco. Sembra però che la moglie sia stata Argenta Malaspina, figlia ...
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GUAIFERIO
Andrea Bedina
Principe di Salerno, nato probabilmente intorno agli anni Trenta del secolo IX, era figlio di Dauferio detto il Muto (o il Balbo).
Nell'area salernitana, da decenni interessata [...] di F. Blühme, ibid., Leges, IV, ibid. 1868, pp. 221 s.; Codex diplomaticus Cavensis, a cura di , a cura di V. Federici, in Fonti di Salerno e dei re normanni diSicilia, in Contributi dell'Istituto di storia medioevale. Raccolta di studi in memoria di ...
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Ravenna
Augusto Vasina
Le relazioni della città, già antica capitale dell'Esarcato bizantino in Italia, con Federico II costituiscono l'ultimo capitolo di una tradizione pressoché ininterrotta nel corso [...] Lega lombarda.
Fu proprio la crescente politica antimperiale espressa dalla federazione dei comuni lombardi, veneti e romagnoli a richiamare l'attenzione diFederico II dai problemi irrisolti del Regno diSicilia e delle relazioni con la S. Sede e la ...
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CALABRIA
PPietro De Leo
Tra la fine del sec. XII e gli inizi del XIII la Calabria, suddivisa lungo la linea Squillace-Tiriolo-Nicastro nei giustizierati di Val di Crati e Terra Giordana a nord e di [...] Nella scia dei re diSicilia suoi predecessori, Federico II concesse notevoli estensioni di bosco alle abbazie di Corazzo, di S. Giovanni in Fiore, di S. Stefano del Bosco, di S. Angelo del Frigilo, di S. Maria di Acquaformosa, della Sambucina/Matina ...
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CASTROGIOVANNI
EEnrico Pispisa
Posta al centro della Sicilia, su un ampio terrazzo panoramico a circa 900 m sul livello del mare, la città (l'odierna Enna), alla confluenza di fondamentali strade di [...] Castelli medievali diSicilia. Dai bizantini ai normanni, Palermo 1992, pp. 143-144 e 282; E. Pispisa, Medioevo meridionale. Studi e ricerche, Messina 1994, pp. 200 e 207; S.A. Alberti, Enna. Il castello di Lombardia, in Federico e la Sicilia. Dalla ...
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FRATI PREDICATORI
GGiulia Barone
Ordine religioso sviluppatosi all'inizio del Duecento e consacrato alla predicazione. La denominazione Domenicani ‒ con cui sono comunemente conosciuti ‒ li ricollega [...] , che comportò anche la formale deposizione diFederico da parte di Innocenzo IV. Il papato, infatti, per ottenere dell'appoggio della dinastia angioina, che sostituì gli Svevi nel Regno diSicilia, e dal 1266 la loro diffusione non trovò più alcun ...
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Caccia
Baudouin van den Abeele
"L'arte della caccia", scrive Federico II nel prologo al De arte venandi, "è la ricerca degli insegnamenti che permettono all'uomo di catturare per il suo uso degli animali [...] (IV), caccia dell'airone con il falco sacro (V), caccia delle anatre con il falco pellegrino (VI).
Alla corte diFederico che erano stati redatti per i suoi predecessori normanni in Sicilia, come il Dancus rex e il Guillelmus falconarius, dovevano ...
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