FEDERICO I Gonzaga, marchese di Mantova
Gian Maria Varanini
Figlio primogenito di Ludovico III marchese di Mantova e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova il 2 luglio (più probabilmente che il [...] 82.000 ducati complessivi durante bello, 12.000 furono previsti per Federico. Sin dal 1469, inoltre, ss., 533 s., 548 ss., 986, 1006 s., 1032, 1036; A. Luzio-R. Renier, Il Platina e i Gonzaga, in Giorn. stor. della letter. ital., VII (1889), p. 439 s ...
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Benedetto Caetani (Anagni 1235 circa - Roma 1303); dopo varie missioni diplomatiche in Inghilterra e in Francia fu creato cardinale nel 1281. Dopo l'abdicazione di Celestino V, ch'egli poi confinò nel [...] e investito della Corsica e della Sardegna. Ma il fratello di questo, Federico, aveva accettato (25 marzo 1296) la Sull'insuccesso siciliano ebbero certo peso anche i rapporti con Filippo ilBello, turbati dal gesto di B., che con la bolla Clericis ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] K. nella celebre opera, dapprima vietata sotto Federico Guglielmo II, Die Religion innerhalb der grenzen der , intersoggettivamente valido, che valga a distinguere ilbello dal brutto. Il giudizio estetico non rimane tuttavia puramente soggettivo, ...
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Figlio (n. forse a Valenciennes tra il 1274 e il 1276 - m. Buonconvento 1313) di Enrico III, conte di Lussemburgo, e di Beatrice di Avesnes e di Beaumont. Scese in Italia (1311) per restaurare il potere [...] della politica del suo dominio, E., nelle lotte tra Filippo ilBello di Francia e Edoardo I d'Inghilterra, prese le parti verso i confini del regno di Napoli già attaccato da re Federico d'Aragona, suo alleato. Ma giunto a Buonconvento, nei pressi ...
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Filosofo e scienziato tedesco (Winterthur 1720 - Berlino 1779). S. è noto nella storia dell'estetica per l'ampia e fortunata Allgemeine Theorie der schönen Künste (4 voll., 1771-74), un manuale di estetica [...] una prospettiva classicistica e illuministica, S. avvicina ilbello al sentimento morale e considera l'arte soprattutto come visse principalmente in quella città, godendo della stima di Federicoil Grande, che, gli affidò vari incarichi scientifici e ...
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BENEDETTO XI, papa
Ingeborg Walter
Nacque nel 1240 a Treviso, da Boccassio e da Bernarda che gli imposero il nome di Niccolò. Il padre, che esercitava il notariato, era di umilissime origini e, a quanto [...] ad attribuime la redazione alla cancelleria di Filippo ilBello. Ma, come hanno già osservato il Wenck, il Finke e R. Holtzmann, non c'è di Bonifacio VIII. Nel messaggio augurale inviatogli da Federico di Sicilia egli rilevò l'uso del titolo " ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] quelle inviate da Filippo ilBello, al comando del fratello Giovanni, avevano occupato il Campidoglio, il Vaticano e Castel Sant' la vacanza dell'Impero, ch'egli calcolava dalla morte di Federico II all'elezione di Arrigo VII, la Chiesa si era ...
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CARLO I d'Angiò, re di Sicilia
Peter Herde
Nacque alla fine di marzo del 1226, ultimo dei sette figli del re di Francia Luigi VIII e di Bianca di Castiglia. Battezzato dal cardinal legato Romano di [...] battaglia di Tagliacozzo sotto la guida di Corrado Capece e Federico di Castiglia. Le truppe di C., impegnate nell' moglie di Filippo III, madre dell'erede al trono Filippo ilBello, era stata la principessa aragonese Isabella -, nel febbraio del ...
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Leone X
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Fin dalla prima età, ebbe quali maestri alcuni dei più illustri [...] di S. Maria in Domnica venne restaurata e adornata di una bella facciata con portico; l'importante cattedrale di S. Cristina di V aveva messo a repentaglio, per non consentire a Federicoil Saggio di Sassonia, sulla cui collaborazione egli contava per ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] con l'aiuto di Raffaele Mattioli, chiamando a dirigerlo Federico Chabod.
Furono questi ultimi anni, di più intensa del legame fra unità e distinzione, e definisce ilbello, il vero, l'utile e il buono come concetti distinti, che come tali nella ...
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etno-identitario
agg. Che costituisce l’identità di un’etnia, di un popolo, di una nazione. ◆ il Crocifisso, inteso come strumento identitario di civiltà, rischia di perdere ogni contenuto positivo di fede (l’idea dell’uomo-Dio, della salvezza,...
etnonazionale
(etno-nazionale), agg. Relativo all’essere e al sentirsi nazione da parte di un’etnia, di un popolo. ◆ C’è però anche un’altra idea di autogoverno (talvolta confusa con la precedente). È l’idea di autogoverno connessa ai principi...