Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] Piero della Francesca ritrae nel 1465 il duca Federico da Montefeltro proponendoci l'immagine di sempre impegnata e le sorelle lo interrompono sempre sul più bello dell'ispirazione. Ma il vero problema è il papà: "Non è che Jimmy non gli piacesse, ...
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BEATRICE di Lorena, marchesa e duchessa di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlia di Federico, duca dell'Alta Lotaringia, e di Matilde, figlia di Ermanno II duca di Svevia e di Gerberga figlia [...] III; aveva portato con sé in Italia il fratello di Goffredo, Federico, che nominò cancelliere della Chiesa (31 manens Mathildis cognita mater / Ut pax in regno toto fieret sine bello, / Pontificis pacem regem suadebat amore / Atque pium papam de regis ...
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STORIOGRAFIA, FINO ALL'ILLUMINISMO
FFrancesco Tateo
La narrazione delle gesta di Federico II e la rappresentazione della sua figura si fondano soprattutto, nei secoli successivi alla caduta della dominazione [...] attuale, ma Giovanni Pontano non mancava di ricordare, in una veloce retrospettiva all'inizio del De bello neapolitano, il fastidio dato da Federico alla Chiesa e allo stesso tempo di elogiare l'imperatore nel De magnificentia per l'erezione dei ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] di Mastro-don Gesualdo. Non solo, ma una delle più belle novelle, Jeli il pastore, è inquadrata nelle case Tebidi, cioè a dire di richiami e di ritmi e cantilene locali.
Perfino Federico De Roberto si tormentò molto sulla lingua nella quale egli ...
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PONTANO, Giovanni
Bruno Figliuolo
PONTANO, Giovanni. – Nacque il 7 maggio del 1429, da Giacomo e da Cristina Pontano, membri della piccola nobiltà locale, a Cerreto di Spoleto.
Dopo l’assassinio del [...] Subito dopo la guerra, tra il 1465 e il 1469, quasi di getto, compose il De bello Neapolitano, testimonianza dell’esperienza bellica tanto in tanto lettere regie. Sia Ferrandino sia lo zio Federico, i due ultimi re della dinastia, si servirono infatti ...
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Oltre la critica
Daniele Giglioli
Fattori della crisi
Di crisi della critica si discute in Italia da più di vent’anni. Anche se, come sempre in questi casi, è fuori luogo cercare un inizio assoluto, [...] a dire ‘brutto’ o ‘bello’, ha derivato il suo senso la questione del giudizio di valore.
Bello e brutto, in quanto non storia davanti alla quale ha ragione Don DeLillo e torto Federico Moccia. Ci sono pratiche da contrapporre a pratiche, interessi ...
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PIAMONTINI, Giuseppe
Dimitrios Zikos
– Nacque il 3 gennaio 1663 nella parrocchia di S. Michele Visdomini a Firenze, figlio del legnaiolo Andrea di Domenico e di Caterina Angiola Farsi (Bellesi, 1991, [...] Urbano, sez. XIX, prot. 64, c. 23v), ricevette «molte belle cose» (Lankheit, 1962, p. 266, docc. 242, 244; Pascoli opera, tra le molte realizzate per il gran principe, il Monumento equestre del re Federico IV di Danimarca, bronzetto oggi perduto ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Le collezioni e lo studio dei vegetali e degli animali
Jean-Marc Drouin
Le collezioni e lo studio dei vegetali e degli animali
La monumentale Histoire naturelle, [...] Antoine-Joseph Dezallier d'Argenville (1680-1765), il più bello tra quelli che aveva visitato in Inghilterra. Alla nella prefazione alla descrizione del museo del re di Svezia, Adolfo Federico, tentò di difendere lo zelo di coloro che avevano creato ...
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L’impresa di terzo millennio
Gianfranco Dioguardi
Scenario
Affrontare il tema dell’impresa produttiva agli albori del 21° sec. significa anzi tutto analizzare l’evoluzione dello scenario generale, nel [...] affermare – seguendo le notazioni di Federico Butera, studioso delle organizzazioni – che la qualità del ‘piccolo è bello’ con l’indispensabilità del ‘grande nel migliore dei modi la governance aziendale e il ruolo di ‘imprenditori di sé stessi’.
L ...
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FRANCESCO II Sforza, duca di Milano
Gino Benzoni
Secondogenito di Ludovico Maria Sforza detto il Moro e di Beatrice d'Este nasce a Milano il 4 febbr. 1495. Orfano ben presto della madre, che muore il [...] il 27 aprile F. ha in dono dal padre il ducato di Bari, il principato di Rossano, il contado di Burrello, confermatigli poc'anzi, il 6 dic. 1496, da Federico d'Aragona. Sicché, a partire da questa data, a F. compete il , De bello Mediolanensi, ...
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etno-identitario
agg. Che costituisce l’identità di un’etnia, di un popolo, di una nazione. ◆ il Crocifisso, inteso come strumento identitario di civiltà, rischia di perdere ogni contenuto positivo di fede (l’idea dell’uomo-Dio, della salvezza,...
etnonazionale
(etno-nazionale), agg. Relativo all’essere e al sentirsi nazione da parte di un’etnia, di un popolo. ◆ C’è però anche un’altra idea di autogoverno (talvolta confusa con la precedente). È l’idea di autogoverno connessa ai principi...