Testimonianze - Il mito di Cinecitta
Tullio Kezich
Il mito di Cinecittà
Cinecittà non era ancora stata inaugurata, il 28 aprile 1937, che già questo nome, felicemente impostosi sugli altri in ballottaggio [...] saltuariamente. Fiorito da solo, il mito ha avuto in Federico Fellini il suo celebrante più accreditato. Nel libro Fare una poltrona Frau saldamente avvitata alla piattaforma della gru, con i gambali di cuoio scintillanti, un foulard al collo di seta ...
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Gaumont
Francesco Zippel
Casa cinematografica francese di produzione, distribuzione ed esercizio, fondata il 10 agosto 1895 da Léon Gaumont (nato a Parigi il 10 maggio 1864 e morto a Sainte-Maxime, [...] vita (1978-1983), ma ha prodotto opere di registi come Federico Fellini (La città delle donne, 1980; E la nave va di Luc Besson. Gli anni Novanta hanno consolidato il successo della G. con i film di Besson, da Nikita (1990) a Jeanne d'Arc (1999; ...
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Testimonianze - Luchino Visconti
Marco Tullio Giordana
Luchino Visconti
I suoi film li ho visti nell'adolescenza. Già sapevo qualcosa sul cinema, sullo star system, sulla celebrità del metteur en scène. [...] du cinéma", inchinarsi a Michelangelo Antonioni (lo faccio volentieri), ammettere Federico Fellini (altra gioia) purché con sufficienza, idolatrare Jean-Luc Godard (obbedisco) e adorare i fratelli maggiori tedeschi in auge al momento (cari nomi di ...
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Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] università iniziavano ad aprirsi a corsi di studio dedicati al cinema.
Come tutti i settori delle scienze umane, la s. del c. non durò che lo 'esempio classico è quello di 8 ¹/₂, 1963, di Federico Fellini). Di qui l'importanza, per il film, della ...
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Sternberg, Josef von (propr. Sternberg, Jonas)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, di origine ebraica, nato a Vienna il 29 maggio 1894 e morto a Hol-lywood il 22 dicembre 1969. [...] studio (un po' come sarebbe stato più tardi per Federico Fellini) è la scatola magica in cui ambientare una realtà e The case of Lena Smith (1929). The docks of New York (1928; I dannati dell'oceano) è un'altra storia d'amore tra due diseredati, che ...
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Cinema nuovo
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, poi bimestrale, fondata a Milano il 15 dicembre 1952, diretta da Guido Aristarco, con Giuseppe Grieco redattore capo, Tom Granich [...] a quello di Roberto Rossellini successivo a Germania anno zero (1948) e a Federico Fellini, che tuttavia furono considerati, con Renato Castellani e Vittorio De Sica, i maggiori registi del cinema italiano. Rispetto a "Cinema", soprattutto alla prima ...
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Comparse
Mino Argentieri
Nel linguaggio teatrale e cinematografico sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, isolate, in gruppo o in massa, senza prendere la parola, dilettanti o mestieranti [...] da presa, diventare famosi: questa l'aspirazione che pervade i protagonisti di I should have stayed home (1938; trad. it. 1994 come La dolce vita (1960) e 8 1/2 (1963) di Federico Fellini e negli accenti amari dell'apologo di Pier Paolo Pasolini La ...
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La dolce vita
Leopoldo Santovincenzo
(Italia/Francia 1959, 1960, bianco e nero, 178m); regia: Federico Fellini; produzione: Giuseppe Amato per Ria-ma/Pathé/Gray; soggetto: Federico Fellini, Tullio Pinelli, [...] , dove si è appena consumata una tragedia: l'uomo ha ucciso i figli e si è suicidato. Turbato, Marcello accompagna il commissario a compagnia.
Dopo Le notti di Cabiria (1957) Federico Fellini lavorò all'aggiornamento di una vecchia sceneggiatura, ...
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Guerra, Tonino (propr. Antonio)
Serafino Murri
Scrittore e sceneggiatore, nato a Santarcangelo di Romagna (Rimini) il 16 marzo 1920. La sua scrittura cinematografica, lirica e introspettiva, ha trovato [...] Antonioni e nel connubio con il conterraneo Federico Fellini, accanto al quale, specialmente in Amarcord dal romanzo di G. García Márquez; ha cominciato a collaborare con i fratelli Taviani prima per il suggestivo La notte di San Lorenzo (1982 ...
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Arcalli, Kim (propr. Franco)
Enzo Siciliano
Montatore e sceneggiatore, nato a Roma il 13 marzo 1929 e morto ivi il 24 febbraio 1978. Eminente figura di cineasta, seppe innovare lo stile del montaggio [...] ) film firmato anche da Roger Vadim e Federico Fellini, collaborazione questa molto significativa, che sarebbe con la collab. di S.G. Germani, Venezia 1980; Kim e i suoi compagni. Testimonianze della resistenza veneziana, a cura di G. Turcato, ...
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eVTOL (evtol) Sigla di electric Vertical Take-Off and Landing, (‘velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale’), che indica, come s. m. inv., un tipo di velivolo caratterizzato dalla capacità di decollare e atterrare lungo una linea...
baglioniano agg. e s. m. (f. -a) Che è proprio del cantautore e uomo di spettacolo Claudio Baglioni; come s., chi è seguace, fan di Claudio Baglioni. ◆ Lo spettacolo deve piacere, senza rischi inutili. Fatuo e sfacciato, ricorre ad ogni astuzia,...