Città della Danimarca (55.051 ab. nel 2007), nell’isola di Sjaelland, situata in fondo a un fiordo. Importante nodo ferroviario e sede di industrie metallurgiche, meccaniche, alimentari e della carta.
Dal [...] di stile gotico, ha parti più tarde; è celebre per le tombe di re danesi (notevoli la statua giacente di Margherita I, 1432, e i mausolei di Federico II, di Gert von Egen, e di Cristiano III, di C. Floris). La chiesa di Nostra Signora (Vor Frue Kirke ...
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Pittore fiammingo (n. tra 1435 e 1440 - m. dopo il 1475), riconosciuto maestro ad Anversa nel 1460, entrò nella gilda di S. Luca di Gand nel 1464 e per la cattedrale dipinse una Crocefissione (1465) che, [...] legata alla sua cultura fiamminga ma con particolari nessi con i moduli del più giovane U. van der Goes. invece nelle opere eseguite posteriormente, per lo studio del duca Federico da Montefeltro (ritratto del duca col figlio Guidobaldo; figure ...
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Comune della prov. di Torino (29,5 km2 con 50.115 ab. nel 2008), parte integrante dell’agglomerato torinese. Il centro è situato a 390 m s.l.m., sul versante esterno e all’estremità orientale dell’anfiteatro [...] tessile e alimentare.
Ricordata dall’11° sec., il suo dominio fu conteso per tre secoli tra i vescovi di Torino e i conti di Savoia. Nel 1244 Federico II imperatore, impadronitosi di R., l’assegnò al conte Amedeo IV, che concesse vari privilegi agli ...
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Gemma incisa a rilievo, secondo diverse tipologie. Particolari effetti decorativi sono ottenuti con l’uso di pietre policrome quali l’agata, la sardonica, l’onice, nelle quali l’intaglio sfrutta i delicati [...] successivi (c. bizantino con Annunciazione, Parigi, Cabinet des médailles). In Italia scomparve quasi del tutto nel Medioevo; solo con Federico II si registra la creazione di notevoli esemplari ispirati all’antico. Con il 15° e il 16° sec. l’arte ...
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Uomo politico svedese (Stoccolma 1695 - Akerö 1770), figlio di Nicodemus il Giovane, fu dal padre indirizzato agli studî di architettura. Alla morte del padre (1728) fu nominato soprintendente ai lavori [...] attività soprattutto politica. Dopo la morte di Carlo XII fu tra i capi più influenti del partito di Holstein. Ambasciatore (1725-44) attiva dopo l'ascesa al trono di Adolfo Federico, che aveva precedentemente coadiuvato nella definizione della ...
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Nome con cui è noto lo scultore e architetto Ambrogio d'Antonio Barocci (nato a Milano nella seconda metà del sec. 15º, morto a Urbino). Robusto e insieme elegante scultore, A. raccoglie svariati elementi [...] chiese di S. Michele e S. Salvatore a Venezia (1470), i fregi di stipiti, porte e finestre del palazzo ducale di Urbino ( del duomo di Spoleto, d'impronta bramantesca. Lavorò ancora a Urbino e a Todi (1516). Fu bisnonno del pittore Federico Barocci. ...
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Comune della prov. di Savona (36,5 km2 con 23.735 ab. nel 2007).
Antichissima città dei Liguri Ingauni ( Albium Ingaunum), poi municipio romano, fu distrutta più volte dalle invasioni dei barbari e dei [...] lottò a lungo contro Genova, cui si sottomise dopo la morte di Federico II (1250), rimanendole legata fino alla ribellione del 1625, quando si diede in signoria a Vittorio Amedeo I di Savoia.
La città, caratterizzata da torri dei sec ...
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Nome con il quale è più noto Adriano di Giovanni dei Maestri, fonditore in bronzo e medaglista (Firenze tra il 1440 e il 1450 - ivi 1499). Scolaro di Bertoldo, fuse per lui il Bellerofonte. Al servizio [...] si trasferì in Germania, ove eseguì il busto in bronzo di Federico il Saggio (1498; Dresda, Albertinum), ma nel 1499 ritornò a della collezione Foulc di Parigi. Gli sono attribuite alcune medaglie e il busto di Ferdinando I nel Museo naz. di Napoli. ...
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Pittore (n. Paredes de Nava, Palencia, verso la metà del sec. 15º - m. prima del 1504). Studiò in una bottega di tradizione fiamminga, e passò poi in Italia ove su lui influirono, a Urbino (1477), Piero [...] alla decorazione dello Studiolo e della Biblioteca di Federico di Montefeltro (Uomini Illustri e Arti liberali, ora Louvre). Della sua attività spagnola (dopo il 1483) sono esempio i polittici di s. Domenico e s. Pietro Martire per il convento ...
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Scultore e medaglista (n. forse Mantova 1425 circa - m. Venezia 1504), figlio dell'orafo Bartolomeo (m. 1457). Attivo a Ferrara, a Mantova e a Bologna, fu scultore facile, con una sensibilità decorativa [...] lombarda non scevra da reminescenze lauranesche: busto di Ercole I d'Este (Parigi, Louvre); l'Annunciazione in terracotta ( Tra le numerose medaglie, quelle di Andrea Bentivoglio, Bartolomeo della Rovere, Federico da Monferrato, Antonio Vinciguerra. ...
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baglioniano agg. e s. m. (f. -a) Che è proprio del cantautore e uomo di spettacolo Claudio Baglioni; come s., chi è seguace, fan di Claudio Baglioni. ◆ Lo spettacolo deve piacere, senza rischi inutili. Fatuo e sfacciato, ricorre ad ogni astuzia,...
vishing s. m. inv. La frode informatica finalizzata all'ottenimento di dati personali sensibili (password, numero di carta di credito, codice di sicurezza ecc.) e perpetrata attraverso una telefonata a nome di istituti di credito, finanziarie,...