Una storia dei confini mobili: santi e culti fra universale e particolare
Sofia Boesch Gajano
Dal punto di vista cronologico la storia della santità è caratterizzata da un’accentuata diacronia e dalla [...] ‘nuova’ dinastia degli Ottoni. Non per caso FedericoBarbarossa nel pieno del conflitto con il papa aveva voll., 2007).
I patronati cittadini sanciti per il Regno di Napoli nel corso dell’età moderna ebbero la tendenza, come si è detto, a estendere il ...
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La cancelleria ducale fra culto della "legalitas" e nuova cultura umanistica
Girolamo Arnaldi
Il 4 settembre 1362 il maggior consiglio approvò la convenzione con la quale Francesco Petrarca si impegnava [...] nell'estate del 1177 fra Alessandro III e FedericoBarbarossa, che mise fine allo scisma dell'antipapa imperiale quaeque locum teneant sortita decentem", detto in riferimento alla necessaria distinzione fra i generi letterari). "A che infatti ...
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storiografia
storiografìa
Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Storiografia [...] della grande s., i fatti, i costumi e idetti di un determinato personaggio alle vicende della lotta tra Barbarossa e i comuni dell’Italia settentrionale ( S. Germano, che riferiscono le vicende di Federico II e di Manfredi, come per Bartolomeo di ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] della famosa battaglia tra il Barbarossa e la Lega lombarda (con (nel 1855 e nel 1859 dovette dimettersi per i suoi contrasti con Vittorio Emanuele II), ma che del conservatore Luigi Federico Menabrea (che, sia detto per inciso, riprendeva ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] 290)
In questo caso il patto sottoscritto tra i comaschi e FedericoBarbarossa è considerato niente meno che «iniquo», perché viola sebbene allora non portasse la camicia rossa, non si sarebbe detto che fosse un generale, ma il capo d’una religione ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] i vincitori delle opere di storia antica consegnarono i dipinti molti anni più tardi: Altamura nel 1867 e Amos Cassioli, che ebbe il premio per FedericoBarbarossa è contentissimo. Morelli e Pagliano mi hanno detto più volte [...] che era la sola ...
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impero (imperio)
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Pier Giorgio Ricci
Nella lingua di D., il termine è portatore di tre valori, ai quali fin dall'antichità risulta legato il corrispondente latino e che nel Vocabularium di Papia [...] diffinire errato, D. afferma che Federico di Svevia, che ‛ esercitò l gl'infrascritti... e co' detti a coronarlo sì furono dei Barbarossa).
La Dottrina dell'Impero. - La dottrina concernente la natura, i compiti, la provvidenzialità dell'I ...
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Immagini di un mito
Elisabeth Crouzet-Pavan
Come è definita Venezia nel 1500? Come un grosso agglomerato urbano, come un porto, una potenza mercantile e un centro economico, come la capitale d'un [...] realtà singolare, ma di tutte Venezia si dice, ed è detta, la più singolare. E, senza entrare nella competizione per l'imperatore FedericoBarbarossa, il papa avrebbe riconosciuto la sovranità veneziana sull'Adriatico e donato al doge i trionfi, ...
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La quarta Crociata
Donald M. Nicol
Le crociate, guerre cristiane contro gli infedeli per la riconquista di Gerusalemme e dei luoghi santi della Cristianità, sono per definizione imprese ispirate [...] stati piegati con la forza al dominio latino. FedericoBarbarossa l'aveva affermato esplicitamente, e forse Dandolo aveva la sua più celebre cronaca.
Va detto che Martino scriveva circa settant'anni dopo i fatti della Crociata, e una decina ...
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Musica e teatro
Carlotta Sorba
La sera del 18 febbraio 1861 si festeggiava a Torino, in piazza Castello, l’inaugurazione del nuovo Parlamento italiano avvenuta quel giorno. Era in programma un concerto [...] 2003, p. 125).
Il «Viva V.E.R.D.I!» era conosciuto come acrostico allusivo al nome di colui che dei comuni lombardi contro FedericoBarbarossa, un precedente germano e non li rendono accessibili alle così dette masse, che pure formano il vero pubblico ...
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