Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Enea Silvio Piccolomini
Stefan Bauer
Nel panorama storiografico del Quattrocento, Enea Silvio Piccolomini è importante in primis perché, come agente politico, fu testimone di molteplici eventi di portata [...] Ottone di Frisinga, per mettere in rilievo l’operato di FedericoBarbarossa e di re Corrado III a favore delle crociate, mentre le informazioni più scomode, relative ai contrasti tra i papi e gli imperatori, vennero tralasciate (cfr. Wagendorfer 2003 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Marino Berengo
Carlo Capra
Marino Berengo è stato uno dei più autorevoli storici italiani della seconda metà del 20° secolo. Lo hanno contraddistinto il lavoro diretto e continuo sulle fonti, l’ampiezza [...] affollata università anglicana, o in un campo trincerato di FedericoBarbarossa, o nel ghetto di Venezia (Chittolini 1999, pp. sociale della città, pp. 327-31; E. Brambilla, La città e i chierici, pp. 339-43).
A. Ventura, Ricordo di Marino Berengo, « ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gioacchino Volpe
Eugenio Di Rienzo
Con una formula sintetica si può attribuire a Gioacchino Volpe il titolo di ‘storico della nazione’. Occorre però aggiungere che per Volpe la nazione non si risolse [...] lombarde avverse alla calata del Barbarossa è avvertita come prima manifestazione le «vicende dell’Italia fuori d’Italia», i «problemi di rapporti fra noi e gli altri variegatissima galassia politica: da Federico Chabod a Walter Maturi, ...
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FERRARI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lalatta di Palanzano (Parma) il 13 ag. 1850, primogenito dei quattro figli di Giuseppe e di Maddalena Longarini. La famiglia Ferrari apparteneva al ceto [...] esistenti di Gorla Minore e di S. Carlo di Milano. Per preparare i chierici ad affrontare le questioni sociali, nel 1897 il F., ormai conquistato di S. Eustorgio nel 1164 su ordine di FedericoBarbarossa, ma il F. ne approfittò per partecipare al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Cantù
Ada Gigli Marchetti
Cesare Cantù, scrittore, polemista, storico, letterato, giornalista, educatore e organizzatore di cultura, non senza incursioni nella politica, fu attivo pressoché per [...] della lotta dei liberi Comuni lombardi contro FedericoBarbarossa. Secondo «il metodo dell’allusione alle condizioni a caso si chiama Pensabene, esempio di self made man che segue i canoni di laboriosità, onestà e altruismo. E il clou arriva con ...
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BOSONE
Zelina Zafarana
Su B., cardinale vissuto attorno alla metà del sec. XII, la tradizione erudita del Cinque-Seicento ha tramandato una serie di notizie che, partendo evidentemente dal dato di fatto [...] ei iuraverant domno papa Adriano vivente...", come si apprende dalla lettera che i canonici di S. Pietro sostenitori dell'antipapa Vittore, inviavano a FedericoBarbarossa, in termini pieni di odio per B., "auctor scelerum" e "primogenitus Sathanae ...
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CAFFARO
Giovanna Petti Balbi
Nacque intorno al 1080-81 da Rustico signore di Caschifellone, una piccola località della Val Polcevera nella pieve di San Cipriano. Appartenne quindi ad un antica famiglia [...] il consolato per i gravi oneri finanziari che comportava, distolse C. dall'attività di cronista, lo riportò nell'agone politico e lo spinse ad assumere, nel 1154, Più che settantenne, l'incarico di ambasciatore presso FedericoBarbarossa. Di questa ...
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DE ROSA, Loise
Mauro De Nichilo
Nacque a Pozzuoli il 14 o il 16 ott. 1385, ma visse a Napoli, dove morì dopo il 1475.
Questo è quanto si ricava dalla sua opera, unica fonte su di lui: "lo nassive a [...] di Napoli con le Lodi della donna ai ff. 62r-73v (bianchi i ff. 69v-70r). Decisamente autografo per il De Blasiis, il Mazzatinti, il Lucrezia d'Alagno, oppure le leggende su FedericoBarbarossa, confuso con Federico II, e su Cesare). Dopo un altro ...
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BAFFO, Giorgio
Gian Franco Torcellan
Ultimo rappresentante di una modesta famiglia del patriziato veneziano detto di toga, nato a Venezia da Giannandrea e da Chiara Querini il 1° agosto 1694, il B. [...] Cecilia, caduta in mano al Barbarossa a Paro divenuta prima schiava " rappresentata nel 1754, che Federico Berchet pubblicò a Venezia nel contemporanee sono in C. Goldoni, Opere, a cura di G. Ortolani, I, Milano 1935, p. 1008; V, ibid. 1941, pp. 263- ...
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BONSIGNORI, Francesco
Ursula B. Schmitt
Nato a Verona nel 1460 circa, era il maggiore dei figli di Alberto di Bonsignorio che, come dice il Vasari, pare si sia a sua volta dilettato di pittura.
Il cognome [...] luglio dello stesso anno (Gaye, pp. 331-333). Soltanto nel 1506-07 i documenti tornano a dar notizia del B., che in quel periodo lavorava a lunga serie di ritratti, oggi tutti spariti: FedericoBarbarossa, il doge Barbarigo, Francesco e Massimiliano ...
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lombardo
agg. e s. m. (f. -a) [dalla voce germanica che fu adattata nel lat. mediev. nelle forme Longobardus o Langobardus (v. longobardo)]. – 1. Di Lombardia, relativo o appartenente alla Lombardia, e alla popolazione che abita questa regione:...