GIOVANNI XXII, papa
Christian Trottmann
Jacques Duèse (Jacme Duesa), figlio di Arnaud, nacque a Cahors nel Sudovest della Francia, intorno al 1244 da una famiglia molto abbiente della borghesia cittadina.
Minuto [...] : tra marzo e aprile del 1317 chiese al re di Sicilia Federico III d'Aragona e ai prelati di Sicilia di consegnare i frati Marca dovette dare il suo contributo, al pari di Guglielmo di Occam, i cui scritti politici coinvolgono i due pontefici ...
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SICILIA, REGNO DI, AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA
MMario Caravale
Numerosi sono i passi del Liber Constitutionum Regni Siciliae in cui Federico II definisce l'amministrazione della giustizia il principale [...] offese minori in campo penale. E sempre risalenti a Guglielmo II sono sia la costituzione successiva (I, 66 C.A. Garufi, 1936-1938, pp. 89-92. Delle Costituzioni di Federico II è stata utilizzata in questa sede l'edizione più recente, quella curata ...
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SICILIA, REGNO DI, AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA
EEnrico Mazzarese Fardella
Il tentativo di fornire una immagine complessiva dell'amministrazione finanziaria nel Regnum Siciliae durante il regno di Federico [...] camerari, amministrative e giudiziali. Poiché pare che i maestri camerari normanni siano scomparsi al tempo di Guglielmo II, la loro presenza al tempo di Federico II è da considerare una ricomparsa (e su ciò, per più ampie notizie, rimandiamo alle ...
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CANCELLERIA DELL'IMPERO
WWalter Koch
Durante il lungo regno di Federico II, si possono distinguere nella struttura della sua cancelleria e nella forma dei relativi documenti almeno tre ampie fasi, che [...] documenti nell'era di Marcovaldo di Annweiler e di Guglielmo Capparone (v.); il ritorno del cancelliere Gualtiero di la cancelleria si collocava fra le due sfere di sovranità di Federico separate sul piano giuridico; o, detto in altri termini, ...
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Tortura
"Una strana conseguenza
che necessariamente deriva dall'uso
della tortura è che l'innocente
è posto in peggiore condizione che il reo"
(Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene)
Un dramma diffuso [...] primo a eliminare la tortura dal novero delle pratiche giudiziarie fu Federico II re di Prussia tra il 1740 e il 1754. Alle contro il barbiere Gian Giacomo Mora e l'ufficiale sanitario Guglielmo Piazza, condannati dopo aver ammesso, sotto tortura, di ...
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Città, Regno d'Italia
Giuliano Milani
Fino a pochi anni fa la valutazione del rapporto che legò Federico II alle città del Regno d'Italia appariva sospesa tra prospettive che privilegiavano intenzioni [...] come si era configurato prima e dopo il Barbarossa, un gioco che Federico II si trovò a ereditare e che con lui fu portato alle estreme quell'ampliamento. Così la concessione in feudo al milanese Guglielmo di Pusterla di un reddito di 20 marchi d' ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Sicilia
EErrico Cuozzo
Nobiltà e aristocrazia
Nel Regno svevo di Sicilia erano attive e operanti almeno due concezioni della nobiltà, che ora esamineremo. [...] alla teoria aristotelico-tomistica della nobiltà è la Summa virtutum ac vitiorum di Guglielmo Peraldo, è altrettanto vero che quest'ultimo non riferisce a Federico II di Svevia la definizione della nobiltà, che, al contrario, gli attribuisce Dante ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] un gruppo di letterati: Annibal Caro, Giulio Poggiani, Guglielmo Sirleto e Paolo Manuzio. Insieme alle conversazioni letterarie e scandinava che fallì per la freddezza dei sovrani interpellati: Federico II di Danimarca gli negò l'ingresso, mentre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] (1548-1617), sulla scia della teoria di Guglielmo di Occam sull’indipendenza della filosofia dalla teologia, a Salerno, vi fu Montpellier). L’università fondata a Napoli da Federico II nel 1244 si qualificò per lo studio delle opere di Aristotele, ...
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AZZONE (Azone, Azzo, Azo; in qualche documento Azzo Soldani, Azzolino; senza fondamento il prenome Domenico; dubbio il cognome Porci, senz'altro erroneo Ramenghi)
Piero Fiorelli
Fu sua patria, secondo [...] un passo interpolato della cronaca d'Ottone Morena, l'imperatore Federico Barbarossa, una volta che andava a cavallo avendo ai suoi Domenico da Ferrara, per parte del podestà di Bologna, Guglielmo Pusterla. In questi documenti dal 1198 in poi (tutti ...
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croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non più antica), da due legni, uno orizzontale...
apuliense
apuliènse s. m. [dal lat. mediev. Apuliensis, propr. «pugliese»]. – Moneta d’argento (detta anche a. normanno), del valore di un soldo, fatta coniare dal re di Sicilia Guglielmo II il Buono, che porta al dritto la sigla del re e...