Mitologico, film
Stefano Della Casa
La mitologia e il mondo antico costituiscono un vasto repertorio di storie e immagini ampiamente 'saccheggiato' dal cinema fin dai primi anni del Novecento; e l'elemento [...] ), tradotto in chiave moderna e psicoanalitica da Pier Paolo Pasolini, o la trasposizione da Petronio realizzata da FedericoFellini in Fellini Satyricon (1969). A partire dagli anni Novanta, al di fuori delle regole stereotipate dei blockbusters, il ...
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Musicarello
Stefano Della Casa
Sottogenere cinematografico, nato e sviluppatosi in Italia tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta e caratterizzato dalla presenza di giovani cantanti, già [...] era proprio quella di Celentano, che, giovanissimo, già interpretava sé stesso in un film come La dolce vita (1960) di FedericoFellini. L'anno precedente, sempre sotto la direzione di Fulci, era stato il protagonista di I ragazzi del juke box e nel ...
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Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] Siletti, Enzo Biliotti, Armando Migliari, Silvio Bagolini, Michele Riccardini. Tra i tanti da ricordare: Achille Majeroni, riproposto da FedericoFellini in I vitelloni (1953) e da Marco Ferreri in L'ape regina (1963). Una vitalità che il dopoguerra ...
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Titanus
Gaia Marotta
Casa di produzione italiana, nata a Roma nel 1928 per volere dell'imprenditore napoletano Gustavo Lombardo. Uomo colto e dotato di spiccato senso imprenditoriale, Lombardo, dopo [...] (solo occasionalmente su film di qualità come Il cappotto, 1952, di Alberto Lattuada e Il bidone, 1955, di FedericoFellini), nel decennio successivo la situazione si andò trasformando, i gusti del pubblico si affinarono con un più attento interesse ...
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Pathé Frères
Gaia Marotta
Società cinematografica di produzione, distribuzione ed esercizio francese, fondata a Parigi nel 1896 da Charles Pathé con i fratelli Théophile, Jacques ed Émile.Charles (1863-1957), [...] ; Il silenzio è d'oro) di Clair e, negli anni Sessanta, in coproduzione, La dolce vita (1960) di FedericoFellini e Il Gattopardo (1963) di Luchino Visconti. Successivamente la società si sarebbe occupata prevalentemente di distribuzione e produzione ...
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Testimonianze - Il mito di Cinecitta
Tullio Kezich
Il mito di Cinecittà
Cinecittà non era ancora stata inaugurata, il 28 aprile 1937, che già questo nome, felicemente impostosi sugli altri in ballottaggio [...] relazione con Cinecittà artisti e personalità che magari vi hanno operato saltuariamente. Fiorito da solo, il mito ha avuto in FedericoFellini il suo celebrante più accreditato. Nel libro Fare un film (1980) il regista racconta la sua prima andata a ...
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Gaumont
Francesco Zippel
Casa cinematografica francese di produzione, distribuzione ed esercizio, fondata il 10 agosto 1895 da Léon Gaumont (nato a Parigi il 10 maggio 1864 e morto a Sainte-Maxime, [...] Francesco Rosi. L'esperienza della G. italiana non ha avuto lunga vita (1978-1983), ma ha prodotto opere di registi come FedericoFellini (La città delle donne, 1980; E la nave va, 1983), Ettore Scola (Il mondo nuovo, 1982) e Michelangelo Antonioni ...
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Testimonianze - Luchino Visconti
Marco Tullio Giordana
Luchino Visconti
I suoi film li ho visti nell'adolescenza. Già sapevo qualcosa sul cinema, sullo star system, sulla celebrità del metteur en scène. [...] rosselliniani come quelli dei "Cahiers du cinéma", inchinarsi a Michelangelo Antonioni (lo faccio volentieri), ammettere FedericoFellini (altra gioia) purché con sufficienza, idolatrare Jean-Luc Godard (obbedisco) e adorare i fratelli maggiori ...
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Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] della sua destinazione e il suo carattere autoreferenziale (l'esempio classico è quello di 8 ¹/₂, 1963, di FedericoFellini). Di qui l'importanza, per il film, della nozione di sguardo. Interessarsi all'enunciazione filmica, significa interessarsi ...
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Sternberg, Josef von (propr. Sternberg, Jonas)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, di origine ebraica, nato a Vienna il 29 maggio 1894 e morto a Hol-lywood il 22 dicembre 1969. [...] di un cinema sbilanciato sul versante della stilizzazione. Per lui lo studio (un po' come sarebbe stato più tardi per FedericoFellini) è la scatola magica in cui ambientare una realtà fantastica, tra scenografie visionarie e luci usate in funzione ...
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felliniano
agg. – Relativo al regista cinematografico Federico Fellini (1920-1993) e alla sua opera, soprattutto con riferimento alle particolari atmosfere, situazioni, personaggi dei suoi film, caratterizzati da un forte autobiografismo,...
dolcevitaiolo
agg. Che ricorda, si richiama ai tempi e alle atmosfere della Dolce vita degli anni Sessanta. ◆ Contro di lui [Gianfranco Miccichè], stando alle voci dei corridoi forzisti, gioca soltanto il carattere scanzonato, irruento e dolcevitaiolo....