Flaiano, Ennio
Raffaele Manica
Scrittore, giornalista, soggettista e sceneggiatore, nato a Pescara il 5 marzo 1910 e morto a Roma il 20 novembre 1972. Spesso ricondotta a una serie di battute o calembours [...] di film, con un'attività che va da semplici consulenze a collaborazioni più importanti, in particolare quella con FedericoFellini. Per i suoi soggetti vincitore più volte del Nastro d'Argento, ottenne le nominations all'Oscar per le sceneggiature ...
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Di Venanzo, Gianni
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Teramo il 18 dicembre 1920 e morto a Roma il 3 febbraio 1966. Insieme a G.R. Aldo, con il quale lavorò da operatore alla macchina, [...] reali e non ricostruiti, diretto a più mani da un gruppo di giovani registi emergenti: Lizzani, Antonioni, Maselli, FedericoFellini, Dino Risi e Alberto Lattuada. Vicino agli ambienti dei cineasti progressisti e soprattutto a Lizzani, D. V. venne ...
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Steno
Stefano Della Casa
Nome d'arte di Stefano Vanzina, nato a Roma il 19 gennaio 1917 e morto ivi il 13 marzo 1988. La sua filmografia è sterminata, con una particolare propensione per il cinema comico [...] umoristico "Marc'Aurelio") approdò al cinema dopo essersi rivelato umorista corrosivo e innovativo, seguendo l'iter di FedericoFellini e di molti registi e sceneggiatori italiani. La sua carriera cinematografica iniziò nel 1939, quando Mario Mattoli ...
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Pinelli, Tullio
Serafino Murri
Autore teatrale e sceneggiatore, nato a Torino il 24 giugno 1908. Attivo nel cinema dai primi anni Quaranta, fra le collaborazioni più importanti e di lunga durata si [...] e Pietro Germi. Fondamentale si rivelò l'incontro con Ennio Flaiano con il quale scrisse alcuni dei capolavori di FedericoFellini: proprio la caratura mistico-sperimentale di P., unita all'ironia di Flaiano, divenne una delle connotazioni più ...
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Villaggio, Paolo
Demetrio Salvi
Attore cinematografico e scrittore, nato a Genova il 31 dicembre 1932. Pur avendo dimostrato in molte occasioni di potersi identificare con vari generi e ruoli, il suo [...] ottenuto prestigiosi riconoscimenti come il David di Donatello conferitogli nell'edizione del 1989-90 per La voce della luna (1990) di FedericoFellini, il Nastro d'argento nel 1994 per Il segreto del bosco vecchio (1993) di Ermanno Olmi e il Leone d ...
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Trieste, Leopoldo
Italo Moscati
Autore teatrale e attore e sceneggiatore cinematografico, nato a Reggio Calabria il 3 maggio 1917 e morto a Roma il 25 gennaio 2003. Fu uno dei caratteristi più impegnati [...] tratto da Cronaca, il suo dramma sull'Olocausto ebraico. La sua carriera di attore iniziò con Lo sceicco bianco (1952) di FedericoFellini. Lavorò poi, tra gli altri, con Roberto Rossellini (Dov'è la libertà…?, 1954, Steno (Un americano a Roma e Un ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] Nella grande stagione del boom economico, che coincide con il periodo d’oro del cinema – con il successo di autori come FedericoFellini, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Sergio Leone, Dino Risi – che passa dal 33% al 51,7% del mercato130, le sale ...
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La città del cinema
Gian Piero Brunetta
Il cinema arriva a Venezia
«Andémo, andémo alle vedute vive!»: come un gioioso grido di battaglia questa frase risuona nelle calli, rimbalza e guida la folla [...] l’anima e di osservarla veramente dall’interno, promuovendola, come Fellini ha fatto con Rimini o Roma, Carné e Truffaut con film di Visconti e Castellani, anche La strada di FedericoFellini, I sette samurai di Akira Kurosawa, L’intendente Sansho ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] sul piano del linguaggio giustificate dalla volontà di rappresentare meglio l'esperienza (8 1/2, 1963, di FedericoFellini). Ironia metalinguistica combinata con la ricerca di un'assoluta verità psicologica (Jean-Pierre Léaud contrapposto a Marlon ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] di declino del modello divistico che aveva dominato il decennio precedente. Una menzione a parte merita l'opera di FedericoFellini nei cui film l'ossessione del corpo femminile assume memorabili configurazioni. Si pensi ai sogni del dottor Antonio ...
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felliniano
agg. – Relativo al regista cinematografico Federico Fellini (1920-1993) e alla sua opera, soprattutto con riferimento alle particolari atmosfere, situazioni, personaggi dei suoi film, caratterizzati da un forte autobiografismo,...
dolcevitaiolo
agg. Che ricorda, si richiama ai tempi e alle atmosfere della Dolce vita degli anni Sessanta. ◆ Contro di lui [Gianfranco Miccichè], stando alle voci dei corridoi forzisti, gioca soltanto il carattere scanzonato, irruento e dolcevitaiolo....