Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il lavoro
Riccardo Del Punta
Dalla Liberazione allo Statuto dei lavoratori
All’indomani della Liberazione, a dispetto dell’urgenza del tema sociale cui rimandava, il diritto del lavoro era come un fiume [...] ), gli esponenti di spicco sono stati Federico Mancini e Gino Giugni, che ne poi divenute classiche, come lo studio di Raffaele De Luca Tamajo La norma inderogabile nel diritto del 1980); il trasferimento d’azienda (Roberto Romei, 1993); la cassa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] dell’Università di Parigi del 1215, redatti da Robertode Courçon, legato pontificio, che distingue espressamente fra Salerno, vi fu Montpellier). L’università fondata a Napoli da Federico II nel 1244 si qualificò per lo studio delle opere di ...
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Assise di Capua
Aurelio Cernigliaro
Le Assise di Capua costituiscono il primo complesso normativo emanato da Federico II al rientro nel Regno dopo l'assenza per la conquista della corona imperiale e [...] dei beni inalienabili usurpati. E pur con mezzi esigui, Federico fa applicare il suo decreto, cui cercano di opporsi alcuni due autorevoli giudici, Giovanni da Reggio e Roberto da S. Maria del Monte (De Vergottini, 1952, p. 89), qualificati il ...
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MARSUPPINI, Carlo.
Paolo Viti
– Nacque forse nel 1398 ad Arezzo, la città del padre, Gregorio di Domenico di Minuccio, o a Genova, la città della madre, il cui nome non è noto.
Il padre soggiornò a [...] genn. 1452 in occasione della visita a Firenze dell’imperatore Federico III d’Asburgo, che gli conferì il titolo di conte avviata con Francesco Petrarca e con Salutati e proseguita con Robertode’ Rossi, Niccoli, Bruni, Traversari, Manetti e lo stesso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La storia del diritto romano
Aldo Schiavone
Viale del tramonto
La storia degli studi di diritto romano nell’Italia del Novecento è la storia di un’identità perduta, e mai ritrovata – ed è perciò, nel [...] guardare fuori della romanistica, in direzione di Adolfo Omodeo, di Federico Chabod, dell’ultimo Croce e dell’Istituto che prese il almeno Ugo Zilletti e Franca De Marini; e fuori da quelle scuole, Ferdinando Bona e Roberto Bonini), o, in Germania, ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO DI SICILIA: L'EREDITÀ DI FEDERICO II
EEnnio Cortese
Nell'età angioina, apertasi poco dopo l'ingresso di Carlo I a Napoli con la 'rifondazione' dello Studio nell'ottobre del [...] Curia. La quaestio olomoucense del maestro emiliano, ricordata da Federico Martino (Ricerche sull'opera di Guido da Suzzara. Le De subfeudis baronum, Venetiis 1579, c. 79a). Del salernitano Matteo della Porta, professore, consigliere di re Roberto ...
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Giudici, Regno d'Italia
Mario Ascheri
Thomas Szabó
Nel corso del lungo periodo federiciano giunse a maturazione una trasformazione profonda delle istituzioni pubbliche nel Regno. Essa non poté non [...] "de Porta", "Presbyter Caccia", il già ricordato Gerardo "de Tebaldis" di Parma, Roberto "de Sancta G. Chiodi, Istituzioni e attività della seconda Lega Lombarda (1226-1235), in Federico II e la civiltà comunale nell'Italia del Nord, a cura di C ...
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CANCELLERIA, REGNO DI SICILIA
TTheo Kölzer
Quello di 'cancelleria' è un termine convenzionale che definisce l'insieme di persone che in una corte reale si occupano della stesura dei documenti di un [...] in cui fu attivo il cancelliere inglese Roberto di Selby e potrebbe quindi essere conseguenza . Si dice dei notai di Federico II che si fossero attribuiti questo Palermo come notaio nella duhana de secretis, quindi nell'amministrazione centrale ...
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ARSENDI, Raniero (Raynerius de Forlivio, Raynerius de Arscendinis o de Arsendis o Arsendus)
Roberto Abbondanza
Nacque da Pietro alla fine del sec. XIII. La famiglia, forlivese, apparteneva al partito [...] affianca (pur senza che sia stato mai - è quasi assolutamente certo - pubblicato) ai trattati "de interpretatione" di Stefano Federici, di Bartolomeo Cipolla, di Costantino Rogerio e di Matteo Mattesillani. Della nuova metodologia scolastica dall'A ...
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Protimesi
Ennio Cortese
La prelazione o protimesi (dal greco πϱοτίμησιϚ) è stata largamente usata sin dall'antichità greco-romana per convogliare le alienazioni di beni immobili verso proprietari che [...] libraria più ornata, la Sancimus; l'attribuisce esplicitamente a Federico II e la fa seguire (cc. 161r-166r) dal d'Afflitto in capo al suo trattato De iure prothomiseos; tra i capitoli di Roberto d'Angiò nelle edizioni delle Costituzioni del ...
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discussant s. m. e f. Chi affianca un relatore (o è chiamato a commentarne la relazione) o chi ha il compito di presiedere un dibattito, nell’àmbito di una conferenza, un convegno, un seminario e sim. ◆ Dibattito sul tema Il ruolo della magistratura...
maanchismo
(ma-anchismo), s. m. (iron.) Il tener conto di qualcosa e del suo esatto contrario. ◆ A [Federico] De Roberto non interessava certo raccontare col suo romanzo [«I Viceré»] un caso di «ma-anchismo» ante litteram, di un voltagabbana...