CERVELLI, Federico
Francesca D'Arcais
Nato a Milano nel 1638, giunse giovane a Venezia, secondo quanto tramandano le fonti, alla scuola del pittore allora celebre Pietro Liberi, e fu attivo in quella [...] città almeno a partire dal 1668.
La sua personalità è poco conosciuta dalla critica, ma ai suoi tempi ebbe una notevole fama, tanto che fu lodato da M. Boschini, che addirittura lo segnalò al cardinale ...
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CELESTI, Andrea
Nicola Ivanoff
Nato a Venezia nel 1637, fu discepolo di Matteo Ponzone (Zanetti) e di Sebastiano Mazzoni (Temanza), e subì l'influsso di Luca Giordano. Gli diede notorietà (1675) un [...] pure un influsso su Gregorio Lazzarini. Si dovrebbe, invece, parlare di parallelismi con i quasi coetanei Antonio Bellucci e FedericoCervelli, che possono spiegate certi scambi d'attribuzione. Il C. ebbe certo, ai suoi inizi, contatti con i pittori ...
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BELLUCCI, Antonio
Nicola Ivanoff
Nacque nel 1654 a Pieve di Soligo (Treviso). A quanto pare, aveva studiato pittura in Dalmazia, dove esercitava il mestiere di uomo d'armi. Il suo primo maestro sarebbe [...] essere invece avvicinato agli artisti più aperti agli influssi bolognesi e romani, come Nicolò Bambini, FedericoCervelli, nonché Gregorio Lazzarini, coi quale spesso collaborò. Nelle sue vaste composizioni spettacolari egli sembra compiacersi ...
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DIAMANTINI, Giuseppe
Paolo Bellini
Figlio primogenito di Vincenzo e di Vittoria Amici, nacque a Fossombrone (Pesaro-Urbino) nel 1621. Giunto in età di apprendere l'arte, fu inviato a Bologna ove, stando [...] a Venezia, ove l'artista ebbe certamente contatti con i modi pittorici di Pietro Liberi e forse di FedericoCervelli.
Neppure risulta possibile, allo stato attuale delle conoscenze, tracciare una successione cronologica della sua opera, sicché la ...
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FEDERICO da Montefeltro, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nasce a Gubbio (Perugia) il 7 giugno 1422, frutto, ci si affretta a spiegare, d'una relazione tra il maturo conte di Montefeltro ed Urbino Guidantonio [...] lo sottolinea Vespasiano da Bisticci - le "bocche" che pesano sulle "spese" di Federico. Ma, altrettanti, in questo caso, i cervelli. Musici, architetti, ingegneri, copisti, cantori, intarsiatori, miniatori, pittori, arazzieri, ricamatori, stuccatori ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] , pp. 43-59; S. Tramontin, Il "Deofficio episcopi" di G. C., in Studia Patavina, XII (1965), pp. 292-303; I. Cervelli, Storiografia e problemi intorno alla vita religiosa e spirituale a Venezia nella prima metà del '500, in Studi venez., VIII (1966 ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] Ciò perché il nonno d'Emilia avrebbe avuto il merito di allertare Federico su di una trama ordita a corte a suo danno. Ma G. e i suoi fratelli. Guglielmo può mobilitare i cervelli dei migliori giuristi, può reggere le relative spese, può prolungare ...
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GRIMANI, Domenico
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Primo dei cinque figli - gli altri sono Vincenzo, Girolamo, Piero, Marino - di Antonio di Marino, il futuro doge, e di Caterina di Domenico Loredan, nasce [...] ", costretto - precisa Baldassarre Castiglione al marchese di Mantova Federico Gonzaga - ad abbandonare il conclave. Un minimo la storia dell'arte, VII (1972), pp. 76-85; I. Cervelli, Machiavelli e le crisi dello Stato veneziano, Napoli 1974, ad ind ...
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CARLO Borromeo, santo
Michel De Certeau
Nato il 2 ottobre 1538 nel castello di Arona, ai bordi del lago Maggiore, terzogenito di Gilberto, conte di Arona, e di Margherita de' Medici, apparteneva ad [...] scudi del duca di Toscana, per sistemare i cugini Carlo e Federico, ecc.
La rete delle alleanze famigliari costituiva una unità di creazione di istituzioni modello e persino dalla "fuga dei cervelli" verso Milano) ed anche la restaurazione nel 1575 ...
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BRIGNOLE SALE, Antonio
Giuseppe Locorotondo
Nato a Genova il 22 maggio 1786 da Giulio e dalla senese Anna Pieri, nel 1798 fu mandato a proseguire gli studi nel collegio Tolomei di Siena, insieme al [...] un arciduca austriaco; l'imperatore Alessandro e il re Federico Guglielmo III, privi di mire in Italia, gli rifiutarono le classi medie lo spirito liberale e nazionale scaldava molti cervelli, il popolo minuto e gli abitanti delle campagne sarebbero ...
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drenaggio di cervelli
loc. s.le m. Capacità di attrazione esercitata nei confronti di studiosi e intellettuali da parte di uno stato che offre loro migliori opportunità di lavoro e retribuzioni più elevate. ◆ Senza il costante drenaggio di...
oca2
òca2 s. f. [lat. tardo auca, da *avĭca, der. di avis «uccello»]. – 1. a. Nome comune di varie specie di uccelli anseriformi anatidi, che vivono nelle zone umide o costiere di tutto il mondo; al genere Anser appartengono le specie più...