Matematico e teologo (Grünberg, Slesia, 1561 - Heidelberg 1613). Fu predicatore di corte dell'elettore Federico IV del Palatinato. Si dedicò a studî di matematica e in particolare alla trigonometria (il [...] suo opuscolo: Trigonometria, sive de solutione triangulorum tractatus brevis et perspicuus, 1595). A P. si deve la revisione del cosiddetto "grande canone" del Rhaeticus, cioè la tavola dei seni di 10″ in 10″ con 15 decimali, che pubblicò, con suoi ...
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Figlia (Iburg 1668 - Hannover 1705) del principe Ernesto Augusto di Hannover e di Sofia del Palatinato. Cresciuta sotto l'influenza di Leibniz, sposò (1684) il futuro primo re di Prussia, Federico. Dal [...] castello di Lützenburg (poi Charlottenburg), a lei donato dal marito, svolse una grande funzione culturale quale amica e protettrice di intellettuali; fondò la Società delle scienze di Berlino ed ebbe rapporti con Bayle e con Toland; fu anche ...
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Figlio (sec. 13º) di Tedisio, a capo dei guelfi di Genova, combatté contro Federico II, portando aiuto a Parma ribelle. Fu poi capo dell'esercito di papa Innocenzo IV nelle operazioni militari contro Manfredi. [...] Vinto quest'ultimo, il F., coi Grimaldi, ebbe grande influenza in città finché la reazione ghibellina, favorita dalle pretese angioine in Genova, non lo costrinse a esulare. Nel 1276 tornò in città, ma la sua vita politica era finita. ...
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Figlia (Hannover 1776 - Hohenzieritz, Neustrelitz, 1810) del duca Carlo di Meclemburgo-Strelitz, sposò (1793) il principe ereditario di Prussia, il futuro Federico Guglielmo III. Esercitò grande influenza [...] sul consorte, e negli anni della guerra sostenne energicamente la necessità di opporsi a Napoleone. Ebbe parte decisiva nella chiamata (1807) a capo del gabinetto prussiano del barone K. von Stein, e nella ...
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Famiglia siciliana, nota fin dal sec. 12º, tra i cui membri si ricordano: Federico, senatore di Messina (1286), vessillifero di Pietro I d'Aragona; Enrico, conte d'Aidone, stratigoto di Messina (1355), [...] grande ammiraglio, gran cancelliere e gran giustiziere del Regno, che si ribellò al sovrano (1375). Il figlio Enrico non riebbe i feudi confiscati al padre, ma acquistò Sinagra (1396), Sclafani (1407), ed altre terre. ...
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Figlia (L'Aia 1630 - Herrenhausen, Hannover, 1714) di Federico V del Palatino e di Elisabetta Stuarda, trascorse la giovinezza in Olanda, dove imparò a Leida matematica, storia e diritto, nonché il latino [...] e le più importanti lingue europee. Sposò (1658) Ernesto Augusto di Hannover, allora vescovo di Osnabrück, poi (1679) duca di Hannover. Donna di grande intelligenza, protesse le lettere e fu ammiratrice di Leibniz. ...
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Monaco e prelato (castello di Chiginin, presso Chambéry, 1107 - Belley 1178), sacerdote secolare a Belley, poi (dal 1137) certosino a Portes e alla Grande Chartreuse e primo generale dell'ordine (rinunciò [...] nel 1151); vescovo di Belley (1163), dapprima avversato, poi favorito, da Federico Barbarossa, e in lotta con il conte Umberto di Moriana. Festa, 26 giugno. ...
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Schnittke, Alfred
Federico Pirani
Compositore russo di origine tedesca, nato a Engels, nell'oblast´ di Saratov, il 24 novembre 1934, morto ad Amburgo il 3 agosto 1998. Di grande importanza nella sua [...] durato fino agli anni Ottanta; ma grazie al sostegno di alcuni grandi solisti quali G. Kremer, Y. Bashmet e N. Gutman, per film e documentari, S. compose anche lavori per le scene, come il balletto Peer Gynt (1986) e le opere Žizn´s idiotom (1990-91; ...
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Harnoncourt, Nikolaus
Federico Pirani
Direttore d'orchestra, violoncellista, gambista e musicologo austriaco, nato a Berlino il 6 dicembre 1929. Fondatore e direttore nel 1953 del Concentus Musicus [...] studio filologico delle fonti e sul ripristino di una sonorità il più possibile vicina a quella originale. Ha studiato violoncello a affiancata da numerose incisioni discografiche. Prima grande affermazione internazionale dell'ensemble è stata la ...
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Ramey, Samuel
Federico Pirani
Basso-baritono statunitense, nato a Colby (Kansas) il 28 marzo 1942. Considerato uno dei migliori 'bassi cantanti' della sua generazione, si è imposto per l'eccezionale [...] ha cantato regolarmente in quel teatro interpretando opere quali Il barbiere di Siviglia di Rossini, Mefistofele di Boito, Faust di New York come Argante nel Rinaldo di Händel.
Grande specialista del repertorio rossiniano (Maometto ii, L'Italiana in ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
estrattivismo s. m. 1. In senso polemico, lo sfruttamento delle risorse naturali di un paese o di una località, che, senza cura degli interessi delle popolazioni locali, vengono esportate e lavorate tutte o in gran parte altrove. 2. In senso...