GIORGIO da Trebisonda (Giorgio Trapezunzio)
Paolo Viti
Nacque a Creta il 3 apr. 1395 da Costantino, in una famiglia emigrata da tempo da Trebisonda, sul Mar Nero, città che a G. rimase di fatto sconosciuta [...] il problema di Costantinopoli e del recupero di Gerusalemme e della Terrasanta: temi, questi, su cui sarebbe tornato ancora in tempi successivi. Nel 1447, per esempio, avrebbe scritto al re di Napoli Alfonso d'Aragona e all'imperatore Federicogrande ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] il 24 apr. 1444, il F. inviò al Panormita un'opera di oltre cinquemila versi appena completata, il De bello Veneto Codiano, dove veniva narrata, con grande al F. nel 1457: vedi anche F. Federici, Scrutinio della nobiltà ligustica, ms., La Spezia, ...
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CASELLA, Alfredo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Torino il 25 luglio 1883 da Carlo e Maria Bordino. Negli anni trascorsi nella città natale (fino al 1896) non frequentò, neanche saltuariamente, scuole o [...] giara, p. 22) e di grande cultura. Ma soprattutto il C., dotato di un'intelligenza il Concerto in re min. di Mozart e il Capriccio brillante di Mendelssohn. Circa in questo stesso periodo prese qualche lezione di pianoforte da Federico ...
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INNOCENZO VIII, papa
Marco Pellegrini
Giovan Battista Cibo nacque a Genova nel 1432 da Aronne (Arano) e da Teodorina De Mari.
Dopo avere seguito il padre, giusdicente, in varie città d'Italia, il Cibo [...] legazione in Germania per procurare la pace tra l'imperatore Federico III e il re d'Ungheria, Mattia Corvino, ma la missione non le porte della burocrazia curiale alle speculazioni del grande capitale finanziario attivo a Roma.
Fonti e Bibl ...
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] il C. era il modo di sentire unanime dei Piemontesi, le cui simpatie, ovviamente, andavano all'Inghilterra e a Federico alla du Barry, gesto che gli procurò una grande popolarità. Perfettamente fuso con il bel mondo parigino, poteva fare tutto ciò ...
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CARLO Borromeo, santo
Michel De Certeau
Nato il 2 ottobre 1538 nel castello di Arona, ai bordi del lago Maggiore, terzogenito di Gilberto, conte di Arona, e di Margherita de' Medici, apparteneva ad [...] del duca di Toscana, per sistemare i cugini Carlo e Federico, ecc.
La rete delle alleanze famigliari costituiva una unità principio si applicava alla riforma del clero. Per C., grande vegliatore, il nemico era la lethargia dei preti e dei vescovi. Vi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Cuoco
Fulvio Tessitore
Il nesso tra opera storiografica e impegno etico-politico è tratto caratterizzante della personalità di Vincenzo Cuoco, tutto dedito all’azione pubblica nelle varie forme [...] Teodorico» e «perduto per la vigliaccheria dei suoi successori», alle incerte «promesse» di Carlo Magno e soprattutto al grande «Federico II di Svevia», il quale «riuniva in sé e titolo […] e domini in Italia», onde avrebbe «saputo e voluto produrre ...
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BRIGNOLE SALE, Antonio
Giuseppe Locorotondo
Nato a Genova il 22 maggio 1786 da Giulio e dalla senese Anna Pieri, nel 1798 fu mandato a proseguire gli studi nel collegio Tolomei di Siena, insieme al [...] recano in margine postille ministeriali di vivo apprezzamento e di grande soddisfazione. In una relazione redatta dopo la battaglia di sotto un arciduca austriaco; l'imperatore Alessandro e il re Federico Guglielmo III, privi di mire in Italia, gli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Cremonini
Marco Forlivesi
Cesare Cremonini fu per oltre cinquant’anni docente di filosofia naturale nelle Università di Ferrara e di Padova, interprete e sostenitore dell’epistemologia e della [...] ove si formò. Secondo quanto egli stesso scrisse, seguì le lezioni di Federico Pendasio (1526-1603) – che fu docente di filosofia naturale a in due grandi parti. Nella prima Cremonini pone in luce il perpetuo divenire del mondo e il problema ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] di S. Pelagia). Egli stesso sembra che nutrisse grande devozione verso il Casolo: "in conventu huius novae religionis - . Nel settembre-ottobre viene invece chiamato a Copenaghen da Federico III.
Vi fu accolto generosamente. A Rosenborghaube, nei ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
estrattivismo s. m. 1. In senso polemico, lo sfruttamento delle risorse naturali di un paese o di una località, che, senza cura degli interessi delle popolazioni locali, vengono esportate e lavorate tutte o in gran parte altrove. 2. In senso...