Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] di tenerezza e languore, che riporta a quanto s'è detto, della grande rispondenza del Fogazzaro a un gusto medio, a un pubblico che si ragioni delle iniziali diffidenze.
Del tutto diverso il destino di Federico Tozzi, morto giovane e involto in una ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] di uomo di lettere e di dottrina. Se il tempo giovanile della grande poesia d'amore non è affatto dimenticato o negato quei prìncipi mondani (come Carlo II d'Angiò, re di Napoli, e Federico II d'Aragona, re di Sicilia, e altri signori e «tiranni»), ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] fedele ed equilibrato dei suoi chiaroscuri:
Tenghiamo noi questo grande principio, che nulla è grande, né piccolo in sé, e ch'egli è della «conversione al galileismo» di Federico Cesi, può esemplificare il rapido mutamento di impostazione che abbiamo ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] tutto pacato e analitico: si pensi a Federico Barbarossa, «principe molto eccellente» nelle essere una legge che prevede l'appello finale al Consiglio Grande? Il primato delle leggi si collega allora strettamente alla discussione sulle forme ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] senza tema di offendere – lo considerava suo «maestro e guida»149. A giudicare dalle confidenze temistiane, il principe lo tenne in effetti in grande stima, al punto da dedicargli una statua di bronzo in Senato – la seconda, dopo quella di Costanzo ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] ombra ascosa - de' suoi fatui splendor famiglia stolta» (III).
Federico Meninni ammira stupito la forza dell'umano ingegno: «In breve vita quotidiana (il problema che risolse, con la virtù del suo genio, il loro grande contemporaneo Michelangelo da ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] personaggio, criticando la composizione del futuro governo che i Federati lombardi congiurati del '20-21 avrebbero predisposto: «Mi era, ma sostenuto dalla solidarietà delle grandi potenze, e nel quale il Cattaneo non era alieno dall'apprezzare ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] , col massimo sforzo di assimilazione, il rinnovato studio della filosofia aristotelica, attraverso i volgarizzamenti latini dall'arabo.
È una grande impresa che sembrerà morire insieme col sogno egemonico di Federico, ma i cui frutti appariranno ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] lo stesso Leopardi rilevava, nello Zibaldone. il 30 novembre 1828, «che il gran dolore (come ogni grande passione) non ha linguaggio esterno. Io nel Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie, dove, dissociando la morte e il dolore, egli sembra ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] è nemica della natura: la natura è grande, la ragione è piccola" (14). Quasi identicamente si esprime il Discorso di un italiano intorno alla poesia a quello dalla veglia al sonno (Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie). Interrotti dalla " ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
fediverso s. m. L'insieme dei server federati e decentralizzati sui quali è installato lo stesso protocollo di comunicazione che consente di creare, scambiare e commentare contenuti (post, foto, video) e di importare ed esportare liste di contatti,...